Discariche abusive, ecco le app che vi consentono di segnalarle
Da Gaia Observer di Legambiente a TrashOut. E poi ci sono tutte le applicazioni elaborate dai Comuni. Puglia in testa alle denunce via web
di Daniela Russo
I punti chiave
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La direzione generale Ambiente della Commissione europea, lo scorso giugno, ha revocato la procedura di infrazione all’Italia per sei discariche abusive, in seguito all’intervento del commissario unico per le bonifiche. Nel 2014, Bruxelles ha condannato Roma per la presenza di circa 200 siti di sversamento illegali distribuiti in 18 regioni, di cui 14 contenenti rifiuti pericolosi. Un censimento purtroppo parziale. La presenza di discariche illecite, soprattutto in aree non urbane, è una piaga che non risparmia nessuna area della Penisola e la mappatura richiede un aggiornamento costante.
Molte associazioni, da Legambiente all’estone Let’s Do It!, e molte amministrazioni locali si sono dotate di app per avvicinare e sensibilizzare i cittadini, incentivandoli a segnalare la presenza di discariche illegali e richiedere l’intervento rapido degli enti preposti.
L’app Gaia Observer, dalle discariche alle specie a rischio
Legambiente, da qualche anno, ha promosso Gaia Observer, app e relativa piattaforma che consentono di collezionare informazioni georeferenziate sull’ambiente per segnalare, con foto, testo e posizione, discariche abusive, incendi, attività di bracconagg io. Inoltre, grazie all’Ecosportello Animali è possibile accedere alle informazioni relative alla fauna del luogo e avere contatti utili per soccorrere animali domestici o selvatici feriti o in difficoltà.
«Abbiamo pensato di realizzare una app multiutente e multiservizi – spiega Antonino Morabito, responsabile nazionale fauna e benessere animale di Legambiente – proprio per migliorare i risultati ottenuti e consentire a istituzioni e altre associazioni di beneficiare di funzionalità diverse, raccolte in un unico strumento. Ispra e Federparchi, ad esempio, la utilizzano per il monitoraggio nazionale sul lupo, alcune Regioni per la segnalazione di specie animali minacciate. La denuncia delle discariche abusive è stata la prima funzionalità implementata e, oggi, resta la più utilizzata in Campania, Sicilia e Calabria».
Altre app
La app funziona anche dove non c'è campo, registra le informazioni e le condivide successivamente con gli enti preposti. Inoltre, permette di segnalare e memorizzare piante e animali incontrati durante le escursioni, come un vero e proprio Diario della Natura, indicando la posizione, le coordinate Gps e l'eventuale presenza in una area protetta.
TrashOut, l'app che unisce l'EuropaTrashOut è la app che mappa le discariche abusive realizzata da diverse ONG, tra cui Let's Do It!, presente anche in Italia. Uno strumento, condiviso dalle diverse espressioni territoriali dell'organizzazione, che consente di localizzare e mappare le discariche, in forma anonima.
La segnalazione avviene con una foto della discarica abusiva, geolocalizzata, e l'indicazione della tipologia di rifiuti presenti nei diversi luoghi. Una volta caricata, è visibile agli enti locali e alle organizzazioni di salvaguardia dell'ambiente.
Dal 1° gennaio 2021 ad agosto 2022, sono state effettuate 2.080 segnalazioni sul territorio italiano: nessuna di questa, secondo le rilevazioni di Let's Do It! Italy, è stata presa in carico e risolta dall’ente territoriale di turno. Il 61% delle discariche segnalate sono di grandi dimensioni. “Ognuno di noi – commenta Vincenzo Capasso, presidente Let’s do It! Italy - produce in media un chilo di rifiuti al giorno. Se ci fermiamo un attimo a riflettere e li moltiplichiamo per i circa 60 milioni di cittadini italiani, raggiungiamo dei numeri impressionanti. Un’enorme quantità finisce nelle discariche illegali, molti finiscono in mare, in aree protette. TrashOut nasce per mappare questi siti. Ci aiuta anche a definire il perimetro delle zone inquinate».
A guidare la classica per numero di denunce c’è la Puglia con il 36,5%, con Altamura e Toritto capofila. Seguono la Campania con il 20,6% (la Città Metropolitana di Napoli ha il maggior numero di segnalazioni), la Sicilia con il 16,3% (principalmente provincie di Palermo e Catania), il Lazio 7,6% (Roma) e la Lombardia 6,7% (Lodi).
Nel 46% dei casi la tipologia di rifiuti rilevati interessa la plastica, nel 19% gli inerti e nel 18% si tratta di rifiuti domestici. L'impegno dell'associazione transnazionale si concretizza nella celebrazione del World Cleanup Day, in programma il 17 settembre, la più grande azione civica di pulizia al mondo, giunta alla quinta edizione.
Un'onda verde che coinvolge 191 Paesi e che nel 2021 ha visto la partecipazione di 8,6 milioni di persone. Oltre 450 mila i volontari italiani impegnati nella pulizia di spiagge, corsi d'acqua, piazze, boschi, parchi.
Le esperienze dei Comuni
L'attenzione al tema delle discariche illegali ha portato anche tanti Comuni italiani ad adottare soluzioni su misura, con app proprie o adottato funzionalità previste da soluzioni già in essere. Dal 2018, ad esempio, il Comune di Caserta si è dotato di una app che consente ai cittadini di segnalare, in maniera del tutto anonima, la presenza sul territorio di discariche, roghi e altri eventi dolosi che riguardano l'ambiente. SWM (System Waste Monitoring) permette di censire tutte le situazioni di criticità.
In Sicilia, EtnAmbiente è lo strumento nato da un'idea dell'associazione Strada del Vino e dei Sapori dell'Etna per segnalare microdiscariche nel territorio del vulcano. Permette di fotografare e di geolocalizzare gli accumuli di rifiuti. Al progetto hanno aderito, nel 2018, Wwf, Aigae, Cai di Piedimonte, Terre di Biosfera, Federescursionismo, Cai di Bronte, Corpo Forestale, Parco dell'Alcantara, Parco dell'Etna, Lions, Legambiente, Consorzio della Ciliegia, Consorzio Etna Doc, Consorzio EtnaRe ed è stato siglato un protocollo di intesa con il Comune di Piedimonte Etneo.
Diversi gli enti locali che hanno scelto di avvalersi della funzionalità Sentinella di Junker, che permette di gestire segnalazioni ambientali di danni, abbandoni, situazioni critiche provenienti dagli addetti ai lavori o dalla cittadinanza. È in uso, ad esempio, ad AnconAmbiente e presso il Comune laziale di Castelnuovo di Porto (Città Metropolitana di Roma).
A Ladispoli, infine, è possibile utilizzare la app di Tekneko, società attiva nel settore dell'igiene urbana, per segnalare rifiuti abbandonati nelle aree verdi o più nascoste della città.
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