237 voti a favore, 156 contrari

Dl fiscale, ok della Camera: è legge. Passa la rottamazione-bis delle cartelle

di Redazione Online

(Ansa)

2' di lettura

La Camera ha approvato il decreto fiscale con 237 sì, 156 no e tre astenuti.
Il testo, già approvato dal Senato, è legge. In mattinata l’Aula della Camera aveva detto sì con 284 voti a favore, 162 contrari e 1 astenuto al voto di fiducia chiesto dal governo per il provvedimento. Ricco il menù del provvedimento che accompagna la legge di bilancio attualmente all’esame del Senato: dalla rottamazione bis delle cartelle all'equo compenso, passando per la stretta sull'e-cig e le bollette a 28 giorni.

Equo compenso per tutti i professionisti
In particolare, viene esteso a tutti i professionisti, anche se non appartenenti ad un ordine, il riconoscimento economico “proporzionato” al lavoro svolto. Un principio che anche la P.a. è tenuta a riconoscere. Da menzionare però la bocciatura senza appello da parte dell'Antitrust per le norme sull'equo compenso. In una segnalazione ai presidenti delle Camere ed al premier, il Garante ha sottolineato che l'equo compenso «in quanto idoneo a reintrodurre un sistema di tariffe minime, peraltro esteso all'intero settore dei servizi professionali, non risponde ai principi di proporzionalità concorrenziale» e si pone «in stridente controtendenza con i processi di liberalizzazione» che hanno riguardato anche «il settore delle professioni regolamentate». Il parere non è vincolante. E il governo, intenzionato a far licenziare il dl fiscale «blindato», non ha voluto apportare modifiche al testo nel passaggio a Montecitorio.

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Stop bollette a 28 giorni
Da segnalare anche che la fatturazione diventa obbligatoriamente mensile per telefoni e pay-tv, con l'esclusione di promozioni non rinnovabili o inferiori al mese. Gli operatori avranno 4 mesi per adeguarsi. Già si solleva da più parti il nodo dei rimborsi per il passato.

Estesa la rottamazione
Viene estesa poi la rottamazione, che vale per tutte le cartelle degli ultimi 17 anni, dal 2000 a settembre 2017. Inclusi anche i contribuenti esclusi dalla prima edizione perché non in regola. L'operazione porterà nelle casse dello Stato 209 milioni di euro. Cambia anche lo spesometro. I contribuenti potranno trasmettere i dati annualmente o semestralmente. Per gli errori commessi nell'invio dei dati delle fatture del primo semestre 2016, sono abolite le sanzioni, purché é tali errori siano sanati con un nuovo invio entro febbraio 2018.

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