La cabina di regia

Dl semplificazioni, stralcio del “massimo ribasso” appalti e proroga della soglia del 40% per i subappalti

Nel provvedimento anche la governance del Pnrr: subito 350 assunzioni. Draghi ai sindacati: sui licenziamenti raggiunta soluzione più adatta ma siamo disponibili al confronto

(imagoeconomica)

5' di lettura

Salta nel decreto Semplificazioni il passaggio che introduceva la possibilità di aggiudicare al massimo ribasso le grandi opere del Pnrr, in caso di assegnazione dell’appalto su progetto di fattibilità. Il testo riflette quanto deciso nel corso della cabina di regia che si è tenuta in mattinata ed è stato confermato da Palazzo Chigi. La norma prevedeva di favorire l’offerta economicamente più vantaggiosa nei bandi di gara per gli appalti.

Sui contenuti del decreto si è svolto un incontro a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio Mario Draghi, i ministri Orlando, Giovannini e Brunetta e i sindacati. Ai leader sindacali che gli chiedevano di cambiare la norma sui licenziamenti, Draghi ha risposto - secondo quanto riferiscono i vertici dei sindacati confederali - che il tema non era all’ordine del giorno e «non sono della vostra idea perché reputo la soluzione raggiunta quella più adatta, ma siamo disponibili al confronto».

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Governance Pnrr

Il Governo vuole semplificare per andare avanti il più rapidamente possibile con gli appalti e la realizzazione dei progetti, per spendere i fondi in bilancio, rafforzando le cautele e la tutela del lavoro. È quanto hanno spiegato fonti di Palazzo Chigi in merito all'illustrazione del decreto Recovery fatta da Draghi ai sindacati

Quello del massimo ribasso era una delle norme più dibattute del decreto Semplificazioni. Il provvedimento, legato a Piano nazionale di ripresa e resilienza, dovrebbe approdare domani, venerdì 28 maggio, sul tavolo del Consiglio dei ministri. Nella bozza del provvedimento i primi 17 articoli (su un totale di 65) riguardano la governance del Pnrr: dalla cabina di regìa politica fino ai meccanismi di audit e controllo.

Via le norme sul massimo ribasso

Salta la possibilità di aggiudicare al massimo ribasso le grandi opere del Pnrr, in caso di assegnazione dell'appalto su progetto di fattibilità. Nell'ultima versione del decreto rimane la possibiltà di assegnare i contratti particolarmente complessi sulla base di semplici progetti di fattibilità tecnico-economica, me non viene più riportata la clausola che consentiva in questi casi la possibilità di procedere all'aggiudicazione del contratto «sulla base del criterio del prezzo più basso».

Verso proroga 40% soglia subappalti

La soglia per i subappalti dovrebbe restare ferma al 40%, come nella misura attualmente in vigore e che, nel nuovo dl semplificazioni, verrà semplicemente prorogata. In merito al decreto Recovery il governo prevede di permettere l'uso dell'appalto integrato. Sul tema del sub-appalto Draghi ha sottolineato nell’incontro a Palazzo Chigi con i sindcati che che la normativa europea ha di fatto liberalizzato quest’area, facendo cadere i limiti imposti nell'ordinamento italiano. C'è la necessità quindi di tenere insieme il rispetto del diritto Ue che prevede il superamento dei limiti al subappalto con la massima tutela del lavoro e della legalità. Un tavolo tecnico tra governo e sindacati, presieduto dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli e convocato in serata, dovrà trovare una soluzione.

Sindacati: bene incontro, ora confronto su lavoro

Cgil, Cisl, Uil giudicano positivamente l’incontro con il governo. Dal testo del dl Semplificazioni, spiegano in un comunicato unitario, è stato espunto ogni riferimento «all'inaccettabile principio del massimo ribasso». Sulle norme relative al subappalto, proseguono, si è invece «convenuto di avviare, già nella serata odierna, un tavolo tecnico di approfondimento, per quanto ci riguarda con l’obiettivo di garantire trattamenti economici e normativi di sicurezza sul lavoro a tutti i lavoratori coinvolti. È stato assunto, poi, un impegno per la riduzione delle stazioni appaltanti». Sulla governance del Pnrr, il Governo «ha affermato la disponibilità alla partecipazione delle parti sociali. Abbiamo riconfermato la proposta da noi avanzata e indicato la necessità di prevedere sulle riforme un sistema di confronto preventivo».

Landini (Cgil): mediazione non basta, venerdì in piazza

«La mediazione sui licenziamenti per noi non è sufficiente. Lo abbiamo fatto presente, dal governo è stato preso atto di ciò ma non abbiamo avuto ancora una risposta» ha detto il segretario generale della Cgil dopo l’incontro con il governo a Palazzo Chigi. Landini ha quindi confermato che domani a Montecitorio Cgil, Cisl e Uil scenderanno in piazza.

Fondi per piattaforma green pass Covid

Nella bozza del decreto con le semplificazioni e la governance del Recovery sono previsti 866mila euro per realizzare la piattaforma tecnologica nazionale per le certificazioni verdi Covid. Il testo affida la realizzazione della piattaforma a Sogei, la società del Mef che gestisce il sistema informativo dell'amministrazione fiscale, e prevede che sia alimentata con i dati del Sistema tessera sanitaria. Sogei gestirà la piattaforma per conto del ministero della Salute che rimane «titolare del trattamento dei dati generati dalla piattaforma» stessa.

Clausole e “premi” per assumere giovani e donne

Nella bozza del decreto sono state inserite norme per garantire pari opportunità generazionale e di genere nella realizzazione del Pnrr. Le aziende coinvolte nel piano sono tenute a presentare relazioni sulla situazione del loro personale e a garantire quote di giovani e donne nelle assunzioni per l'esecuzione dei contratti. Le stazioni appaltanti prevedono specifiche clausole, nei bandi, per «promuovere l’imprenditoria giovanile, la parità di genere e l’assunzione di giovani, con meno di 36 anni, e donne». Ci sono penali per gli inadempienti e meccanismi premiali, ad esempio per chi non discrimini e assicuri conciliazione vita-lavoro.

Premiate le aziende con più donne a vertici

La norma prevede anche «ulteriori misure premiali» con l’assegnazione di un punteggio aggiuntivo all’offerente o al candidato che nei tre anni precedenti non risulti destinatario di accertamenti relativi ad atti o comportamenti discriminatori; utilizzi o si impegni a utilizzare specifici strumenti di conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro per i propri dipendenti, nonché modalità innovative di organizzazione del lavoro; si impegni ad assumere, oltre alla soglia minima percentuale prevista come requisito di partecipazione, giovani, con età inferiore a trentasei anni, e donne per l’esecuzione del contratto o per la realizzazione di attività ad esso connesse o strumentali; abbia, nell’ultimo triennio, rispettato i principi della parità di genere e adottato specifiche misure per promuovere le pari opportunità generazionali e di genere, anche tenendo conto del rapporto tra uomini e donne nelle assunzioni, nei livelli retributivi e nel conferimento di incarichi apicali».

Subito 350 assunzioni per governance Pnrr

Previste 350 assunzioni di tecnici con un profilo «giuridico, informatico, statistico-matematico, ingegneristico gestionale» per attuare le misure previste dalla governance del Pnrr. Entro 30 giorni dall'entrata in vigore del provvedimento, «il Dipartimento della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio indice un concorso pubblico per titoli ed esame orale»: i contratti sono a tempo, potranno superare però i 36 mesi ma non andare oltre il 31 dicembre 2026. Prevista anche la possibilità di assumere “esperti” da parte delle amministrazioni.

Per la segreteria tecnica durata fino al 2026

La «segreteria tecnica per il supporto alle attività della Cabina di regia e del Tavolo permanente» per la governance del Recovery ha una «durata temporanea» ma «superiore a quella del Governo che la istituisce e si protrae fino al completamento del Pnrr e comunque non oltre il 31 dicembre 2026».

Decreto al rush finale

Il governo tenta dunque il rush finale sul decreto Semplificazioni. Dopo settimane di stesure, discussioni e tensioni all'interno dell'esecutivo e con le parti sociali (arrivate in alcuni momenti anche ad assumere i toni dello scontro diretto), e soprattutto dopo “l'incidente” sui licenziamenti, la cabina di regia convocata dal presidente de Consiglio Mario Draghi ha fatto il punto sulle misure, specialmente quelle più divisive come gli appalti, così da tirare le somme per raggiungere un’intesa e rispettare la tempistica indicata dal cronoprogramma del Recovery plan.

I tempi per il via libera

Il provvedimento, fondamentale per proseguire praticamente con tutti i progetti del Pnrr, è infatti atteso entro la fine del mese e il consiglio dei ministri per l'approvazione potrebbe essere domani, venerdì 28 maggio, ma non è escluso uno slittamento alla prossima settimana. «Penso che si chiuda domani», ha detto la ministra Elena Bonetti al termine della cabina di regia.

Confindustria Servizi: bene stop massimo ribasso

Soddisfazione per l’eliminazione del massimo ribasso nelle gare d'appalto + stata espressa da Confindustria Servizi HCFS: «Un risultato importantissimo per il mondo dei Servizi - ha sottolineato Lorenzo Mattioli, presidente della federazione confindustriale che raccoglie imprese del facility, pulizie e sanificazione, lavanderie industriali e dispositivi di protezione individuale e ristorazione collettiva - poiché, caratterizzato da alta intensità di manodopera, avrebbe ricevuto un danno enorme a scapito dei lavoratori, della qualità dei servizi e della legalità».

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