Dl sostegni bis, l’Upb non stima «grosse espulsioni» dopo stop blocco licenziamenti
L’Ufficio parlamentare di bilancio stima che stima che i lavoratori che potrebbero perdere il loro impiego siano nell'ordine di 70.000 concentrati quasi esclusivamente nell'industria
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Una volta terminato il blocco dei licenziamenti non ci saranno «grosse espulsioni». Anzi, lo sblocco favorirà l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. È quanto ha messo in evidenza l’Upb, l’Ufficio parlamentare di bilancio, nella memoria sul decreto Sostegni bis trasmessa alla commissione Bilancio della Camera.
Con stop Cigo Upb stima -70.000 lavoratori nell’industria
«I recenti andamenti di produzione, fatturato e ordinativi lasciano presumere che i datori di lavoro non dovrebbero avere né necessità né convenienza a grosse espulsioni di forze di lavoro - si legge nel documento -. Si stima che i lavoratori che potrebbero perdere il loro impiego siano nell'ordine di 70.000 concentrati quasi esclusivamente nell'Industria, visto che nelle Costruzioni le attivazioni nette sono già aumentate in tutti e tre i perimetri contrattuali (tempo determinato, indeterminato e apprendistato)»
È plausibile che i licenziamenti siano scaglionati nel tempo
«I licenziamenti - osserva ancora l’Upb - saranno plausibilmente scaglionati nel tempo man mano che si concretizzano le opportunità di turnover e di ricomposizione degli organici e una quota potrebbe anche transitare nella cigo/cigs agevolata».
Sblocco licenziamenti favorirà ingresso giovani
«L'eliminazione del blocco dei licenziamenti - continua la memoria dell’Upb - favorirà le politiche di occupazione a favore dei soggetti, soprattutto i giovani, in cerca di lavoro che nei mesi scorsi hanno visto venire meno le opportunità di impiego».
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