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DocsMarshal entra nelle strutture sanitarie. Ecco come funziona

Cualeva, software house italiana specializzata in Business Process Management (BPM), entra sempre di più nelle strutture sanitarie italiane

di Raffaele Gomiero

3' di lettura

Cualeva, software house italiana specializzata in Business Process Management (BPM), entra sempre di più nelle strutture sanitarie italiane. Grazie al suo software proprietario DocsMarshal, negli ultimi anni alcune importanti realtà sanitarie come il Policlinico di Monza e l’Istituto Diagnostico Varelli di Napoli hanno potuto gestire la loro attività con processi di gestione interna che fino a poco tempo fa non erano possibili per svariati motivi. Innanzitutto nelle strutture sanitarie come del resto in una qualsiasi azienda mediamente strutturata, ci si affida a specifici software che hanno il compito di svolgere attività interne più o meno complesse. Proprio per il fatto che questi software sono molto specifici e spesso sviluppati apposta per i bisogni di un’azienda, può capitare che laddove ci sia la necessità che un software “parli” con un altro software in modo che l’unione dei due software permetta un ulteriore processo sia una cosa complicata o in molti casi addirittura impossibile. Queste problematiche costringono l’azienda o in questo caso la struttura sanitaria a impiegare risorse interne umane per compilare manualmente documenti o tabelle che vadano a compensare questa mancanza di comunicazione tra i software, facendo perdere tempo prezioso nella gestione ma soprattutto aumentando considerevolmente la probabilità di errore.

Due esempi concreti

Per capire esattamente i vantaggi nell’utilizzo di questa tipologia di software, di seguito vi evidenziamo due esempi concreti di situazioni che due importanti strutture sanitarie italiane come Il Policlinico di Monza e l’Istituto Diagnostico Varelli di Napoli hanno affrontato e risolto. Queste strutture utilizzando il software DocsMarshal per un medio-lungo periodo (tre anni nel caso del Policlinico di Monza e un anno per l’Istituto Diagnostico Varelli di Napoli), hanno potuto risolvere delle problematiche delicate come la gestione dei posti letto e la comunicazione con i pazienti presso il loro domicilio. Policlinico di MonzaIl problema all’inizio era che inizialmente la lista d’attesa non era adatta e il software precedente non dava l’automazione adatta a gestire i pazienti, mancavano le informazioni riguardanti il tipo di professionista medico adatto a gestire la tipologia di paziente, identificare la sala operatoria adeguata all’intervento e il letto più adatto alla degenza del paziente e di conseguenza all’intervento. Se ad esempio se ci fosse un paziente con una frattura alla gamba sinistra e l’ospedale mettesse il paziente con il lato sinistro verso il muro, questo avrebbe più difficoltà a scendere dal letto o forse non potrebbe proprio, costringendo la struttura a cambiare il letto del paziente sperando che ce siano di disponibili. L’utilizzo di DocsMarshal ha permesso ai professionisti interni di avere delle informazioni certe su ogni tipo di paziente che entra nella struttura ed evitare che si accorga di problematiche simili solamente quando è troppo tardi. Questo contribuisce ovviamente ad un aumento della qualità del servizio. Come obiettivo del prossimo anno, per tutti quei pazienti che sono stati dimessi dopo un’operazione o comunque una permanenza nella struttura, sarà quello di creare una sorta di check list di attività da fare ogni giorno per capire se l’operazione è andata a buon fine. Il tutto verrà gestito completamente da remoto dal personale della struttura tramite lo smartphone, il tablet o il computer del paziente dimesso. Istituto Diagnostico Varelli di NapoliIn questo caso la struttura aveva intenzione di creare un efficiente supporto per pazienti a domicilio che prima non c’era. L’utilizzo di DocsMarshal ha garantito la connessione tra l’interno e l’esterno della struttura da parte di medici e pazienti, garantendo anche una continuità nell’assistenza a domicilio. Quindi l’assistenza medica da parte della struttura non si ferma alla prima visita, ma l’operatore sanitario può sincerarsi in tempo reale o quasi delle condizioni del paziente tramite l’utilizzo di vari canali come Whatsapp, email, sms, telefonate e chat diretta accessibile tramite il portale dell’Istituto Diagnostico Varelli. In futuro è previsto anche un collegamento con 2.000 strutture sanitarie che invieranno i dati dei pazienti alla struttura principale, in modo da permettere un’elaborazione dei dati immediata, senza aspettare che il personale di ogni struttura esterna mandi di volta in volta i dati alla sede principale.

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