ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùIl futuro del supercomputer

Dompé: «Risposte più rapide ai rischi di pandemia grazie al supercomputer Leonardo»

Parla il presidente esecutivo dell'azienda che ha aumentato a 150 milioni gli investimenti in ricerca e sviluppo per il 2023

di Simona Rossitto

Sergio Dompé, presidente esecutivo di Dompé Farmaceutici

4' di lettura

Analizzare grandi librerie di molecole, avere risposte più rapide ed efficaci ai futuri rischi di pandemia e ridurre di 1.000 volte (da micro a millisecondi) il tempo necessario per simulare l'interazione di una molecola con un tessuto biologico. Sono gli obiettivi che Dompé Farmaceutici intende raggiungere sfruttando la potenza del supercomputer di Leonardo al Tecnopolo di Bologna che entrerà in funzione proprio in queste settimane e di cui l’azienda sarà il primo utilizzatore. «In Dompé – spiega il presidente esecutivo Sergio Dompé a DigitEconomy.24, report del Sole 24 Ore Radiocor e di Digit’Ed - crediamo nella partnership pubblico-privato, condizione fondamentale per favorire lo sviluppo della ricerca. E’ proprio seguendo questo approccio che siamo diventati i primi utilizzatori del supercomputer Leonardo». L’azienda, che nel 2022 aveva investito 100 milioni di euro in ricerca e sviluppo per i successivi tre anni, ha aumentato questa quota a più di 150 milioni per il 2023.

SFOGLIA IL REPORT COMPLETO

Loading...

Dompé Farmaceutici è stata la prima azienda a siglare un accordo per usare il supercomputer Leonardo del Tecnopolo di Bologna. Da cosa è nata questa scelta?

Exscalate, la piattaforma di supercalcolo sviluppata in collaborazione con Cineca e il Politecnico di Milano, è frutto di anni di investimento di Dompé per accelerare lo sviluppo di farmaci in silico ed è al centro della strategia R&D, sia per iniziative internazionali che per progetti industriali. Questo investimento tecnologico è stato possibile grazie al supporto di una rete mondiale di oltre 60 partner. In Dompé crediamo nella partnership pubblico privato, condizione fondamentale per favorire lo sviluppo della ricerca. E’ seguendo questo approccio che siamo diventati i primi utilizzatori del supercomputer Leonardo siglando un accordo di trasferimento tecnologico che ci permetterà di mettere a sistema le nostre competenze nel Life Science e al contempo di accedere a capacità di calcolo avanzate e intelligenza artificiale fondamentali per accelerare lo sviluppo di nuovi farmaci e favorire risposte rapide a beneficio dei pazienti. Le tecnologie di calcolo ad alte prestazioni sono oggi risorse indispensabili nella ricerca e sviluppo e su questo continueremo a investire nei prossimi anni. Una dimostrazione di questo è il progetto Exscalate4Cov nel quale abbiamo coordinato oltre 30 dei migliori laboratori di ricerca europei per trovare in tempi rapidissimi risposte al Covid. Exscalate4Cov è stato portato a esempio come modello di collaborazione nell’interesse pubblico dalla stessa presidente Ursula Von Der Leyen e ha generato conoscenze che ancora oggi producono risultati di grande valore come dimostra una recente pubblicazione su una delle testate del gruppo Nature, Signal Transduction and Targeted Therapy, che dà indicazioni per produrre vaccini sempre più avanzati con minori effetti collaterali sul fronte delle coagulopatie.

In passato avete già utilizzato il predecessore di Leonardo, Marconi100, che cosa vi aspettate dalla nuova macchina?

Oltre alla potenza computazionale, l'uso della macchina Leonardo permetterà di utilizzare simulazioni molto più complesse che consentiranno di ottenere risultati con un'accuratezza e una precisione senza precedenti. A Exscalate sono già state assegnate 1 milione di ore di calcolo che la collocano come lo strumento più avanzato a livello globale per il supporto della chimica computazionale in ambito biofarmaceutico e che saranno destinate ad accelerare la ricerca contro le pandemie e lo sviluppo di nuovi farmaci per malattie con elevate necessità di trattamento. L'accordo prevede anche la costruzione di un nuovo Data Center Tier 1 a Napoli, dove Dompé ha collocato la sede del centro di ricerca e sviluppo Exscalate. Il nuovo centro fa parte delle strategie nazionali di sviluppo del supercalcolo nell'ambito del progetto National High-Performance Computing, Big Data and Quantum Computing Center.

A che punto è l’implementazione dell’accordo con Leonardo? Riuscirete ad avere risposte più efficaci nel caso di una nuova pandemia?

L’accordo con Leonardo è stato firmato a novembre 2022 e la macchina sta per cominciare a funzionare a pieno regime proprio in queste settimane. In particolare, nei laboratori di Dompé a Napoli, il team di Exscalate sfrutterà la potenza di Leonardo per ridurre di migliaia di volte il tempo necessario per analizzare grandi librerie di molecole, consentire risposte più rapide ed efficaci ai futuri rischi di pandemia, e ridurre di 1.000 volte (da micro a millisecondi) il tempo necessario per simulare l'interazione di una molecola con un tessuto biologico. In particolare, Exscalate4Cov, l’iniziativa che ha visto Dompé capofila di un progetto di risposta rapida al Covid-19 con 30 partner di sette Paesi europei, la piattaforma Exscalate hanno prodotto importanti risultati, individuando una molecola per il trattamento dei casi lievi e moderati della malattia. L’AI e il supercalcolo sono oggi al centro della strategia di drug repurposing dei farmaci con il progetto REMEDI4ALL (Sito web: https://remedi4all.org) finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon Europe (HE). A livello industriale invece, Exscalate ha recentemente permesso alla start-up statunitense Aramis Biosciences di arrivare alla sperimentazione clinica nell’uomo in appena 14 mesi. La piattaforma è anche utilizzata dalla startup britannica Engitix nella ricerca sui tumori solidi.

In totale quanto investite in tecnologie ogni anno, sarà un trend crescente?

A partire dal 2022 abbiamo stanziato 100 milioni di euro in ricerca e sviluppo per i successivi tre anni, ma abbiamo già aumentato questa quota a più di 150 milioni per il 2023.L’Italia, nel campo del supercomputer, non è, per una volta, indietro rispetto alla media europea.

Come governo, enti di ricerca e istituzioni possono incentivare le aziende a utilizzare le nuove tecnologie?

Per stimolare le aziende ad investire e adottare le nuove tecnologie, sono necessarie diverse misure. Prima di tutto, è essenziale creare una solida connessione tra gli interessi del Paese e quelli dell'industria, con il sostegno del governo. Successivamente, è fondamentale sostenere la ricerca e lo sviluppo: gli enti di ricerca e le istituzioni hanno un ruolo fondamentale nel finanziare lo studio e lo sviluppo di nuove tecnologie. Inoltre, essi possono agevolare la creazione di reti di collaborazione che facilitano lo scambio di conoscenze, l'accesso a risorse complementari e la possibilità di avviare progetti congiunti che promuovono l'utilizzo delle nuove tecnologie.

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti