Inclusione

Donazioni online per potenziare le ore di lezione con gli insegnanti di sostegno

Scuole Faes Milano lanciano il crowdfunding inclusivo e solidale per integrare i contributi pubblici e offrire maggiore supporto agli studenti con bisogni educativi speciali

di Redazione Scuola

3' di lettura

In pochi giorni, la campagna di raccolta fondi su piattaforma online lanciata venerdì 3 dicembre, nella Giornata internazionale delle persone con disabilità, ha ottenuto alcune migliaia di euro di donazioni, a riprova che nelle Scuole Faes di Milano il tema dell'accoglienza e dell'inclusione non è solo uno slogan. Il progetto di crowdfunding solidale (crowdfunding.faesmilano.it/projects/inclusione) servirà infatti a costituire un tesoretto per potenziare le ore in cui gli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado con bisogni educativi speciali (Bes) saranno affiancati da insegnanti di sostegno.

La sollecitazione di Papa Francesco

All'origine dell'idea, anche una frase di Papa Francesco: «L'educazione è un movimento inclusivo. Un'inclusione che va verso tutti gli esclusi: quelli per la povertà, per la vulnerabilità a causa di guerre, carestie e catastrofi naturali, per la selettività sociale, per le difficoltà familiari ed esistenziali». «Una scuola più inclusiva e più giusta è una scuola migliore per tutti, perché permette a ciascuno di dare il meglio di sé e di contribuire con i propri talenti al bene dell'intera comunità - spiega Sam Guinea, direttore della Scuola Faes Argonne, che ha lanciato il progetto perché è nella scuola dell'obbligo che si concentra il maggior numero di bambini con Bes -. La nostra non è un'iniziativa assistenzialistica, ma un modo per stare tutti meglio, per imparare tutti di più: le risorse comunali, provinciali e regionali a cui possono accedere le famiglie con figli disabili iscritti alla scuola paritaria coprono appena 9/10 ore settimanali su 30/35 di didattica effettiva, dunque vanno integrate se si vuole disporre più a lungo del sostegno». Ma ben pochi possono permetterselo con risorse proprie: il monte ore andrebbe aumentato almeno del 50%, o raddoppiato, per fruire maggiormente di docenti che sono una ricchezza per l'intera classe, perché sono a disposizione di tutti gli alunni, affiancano e supportano l'insegnante “della materia” e contribuiscono con la propria competenza alla progettazione didattica. «Come Scuole Faes continueremo a lavorare nelle sedi opportune, insieme alle altre scuole paritarie, per ottenere le giuste risorse da destinare agli alunni Bes - conclude Guinea -, ma nel frattempo diamo il nostro contributo a creare un ambiente ancora più inclusivo, sensibilizzando le famiglie, che sempre rispondono con generosità, e facendo adeguata formazione ai docenti attraverso i corsi di Faes Campus, aperti a tutti i colleghi».

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Le altre raccolte

Quella per aumentare le ore di sostegno non è l'unica raccolta fondi che Scuole Faes Milano conduce in nome dell'inclusione: negli ultimi 10 anni sono stati versati da 1.120 benefattori oltre 3,5 milioni di euro per garantire rette agevolate a 2.625 alunni, aiutando così 1.050 famiglie che non avrebbero potuto sostenere i costi di iscrizione. Solo nell'anno 2021-22, il 20% dei quasi 1.300 alunni che frequentano le classi dal nido ai licei, e il 12% delle famiglie, ha ricevuto un contributo medio di circa 1.300 euro a ragazzo (3.000 euro a famiglia), per un importo totale di 330.570 euro.

Il Faes

Il Faes, ente morale no-profit nato nel 1974, gestisce infatti la scuola paritaria con il maggior numero di rette agevolate erogate, attribuite attraverso un processo rigoroso e trasparente, perché è un'associazione di famiglie per famiglie che vuole rendere i suoi istituti accessibili a chiunque lo desideri e puntare sul valore sociale di un'istruzione di qualità. Il fondo rette agevolate vuole contribuire agli obiettivi di Sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 dell'Onu, in particolare: istruzione di qualità, parità di genere, lavoro dignitoso e crescita economica, riduzione delle disuguaglianze.

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