Videogiochi

Dopo 13 anni e 12 milioni di iscritti Machinima dice addio a YouTube

di Luca Tremolada

3' di lettura

Aveva compreso le potenzialità cinematografiche dei videogame ma non ha intuito Twitch, gli streamer, gli eSport e il successo di persone-che-trovano-divertente-guardare-altre-persone-giocare-ai-videogame. Machinima spegne la luce e cerca nuova canali di sviluppo. Parliamo di uno dei più vecchi canali di YouTube (risale al 2006), che attualmente conta più di dodici milioni di iscritti. I più vecchi di noi se lo ricorderanno. A sorpresa, almeno a leggere quello che ha scritto sui social chi ci lavora, più di un decennio di video è stato reso privato . Va subito detto che non significa la fine. La proprietà, Otter Media di At&t che aveva acquisito Machinima nel 2008 da Warner Bros, ha affermato che i prossimi contenuti saranno distribuiti sui nuovi canali nei prossimi mesi. Secondo fonti della rivista online Techcrunch la nuova proprietà in difficoltà con i sistemi di monetizzazione di YouTube starebbe pensando a soluzioni alternative. Un’altra motivazione può essere legata alla gestione dei diritti di copyright, la maggiore parte dei contenuti contiene musiche, animazioni e quindi contenuti protetti dalla proprietà intellettuale. Certo è che con Machinimia che dice addio a YouTube se ne va una delle intuizioni più sfortunate della storie di internet. Partiamo dal nome.

Diary of a Camper

Cosa vuol dire Machinima. Nasce dalla crasi di machine, animation e cinema. Sono cortometraggi realizzati con il motore grafico dei videogame. Parliamo di filmati registrati in tempo reale utilizzando motori grafici per il rendering 3D all'interno di ambienti in 3D. All'epoca si parlò di una nuova generazione di registi capaci di usare i videogiochi per raccontare storie. Nacquero parodie, videoclip, mini-film ma anche webseries ovvero mini-serie tv. Tutto rigorosamente in computer grafica usando titoli di videogiochi più o meno noti (World of Warcraft, Gta, Dragon Age, Sims ecc). All’inizio i machinima erano realizzati per mostrare la bravura del gamer. Gli speedruns erano tentativi di completare un livello nel minor tempo possibile. Alla fine degli anni Novanta si sperimentano prodotti più maturi con una trama e una regia. Qualcuno ricorderà i Quake Movie, veri e propri film realizzati all'interno del mondo virtuale del videogame della id Software. La nascita ufficiale del “genere” è il 1996 con il primo capitolo della serie di Quake che realizzò un tributo a l game designer John Romero. Il sito machinima.com invece lo dobbiamo all’incontro tra il gamer Hugh Hancock e il filmaker Gordon McDonald.

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Breath con gli orchi

Il fenomeno e la fine. In quegli anni, all’inizio del secondo millennio accadono cose. La BBC comincia a usare il gioco per Pc Rome: Total War per fare rivivere in digitale le grandi battaglie della storia. Spuntano videoclip parodia degli artisti del momento. Machinima viene citata anche nel cartone South Park per realizzare l'episodio “Make love, not Warcraft”. A un certo punto sembra vicina al successo una nuova specie di registi-game designer, o registi programmatori in grado di raccontare dal basso storie con i videogame. Quello che invece accade è che i videogame evolvono, diventano più cinematografici rendendo questi sperimentazioni amatoriali una nicchia per affezionati del genere. Nel 2012 arrivarono i soldi di Google, 35 milioni di dollari. Pochini ma abbastanza per suggerire quello che sarebbe diventato YouTube, una gigantesca idrovora capace di federare video blog, gattini e influencer. Le macchine dei sogni hanno smesso di sognare.

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