Dopo il caffè nello spazio Argotec lavora ai satelliti anti-Armageddon
Il caso della Pmi torinese: 50 ingegneri, età media di 29 anni, da dieci anni impegnata nelle missioni spaziali. È l’unica europea coinvolta in Artemis 1 e DART
di Filomena Greco
2' di lettura
L’avventura della Argotec è iniziata 10 anni fa su iniziativa di David Avino, fondatore e ceo dell’azienda. Oggi la Pmi innovativa di Torino conta cinquanta ingegneri, un’età media in azienda intorno ai 29 anni e una competenza tecnologica che le ha permesso di sviluppare direttamente per la Nasa un satellite che sarà utilizzato nella missione DART e che sarà lanciato nel 2021.
Come nel film Armageddon, anche in questo caso il problema è un asteroide. In sostanza la Nasa sta studiando un sistema di difesa planetaria per evitare collisioni tra i corpi celesti e la Terra. Tra due anni sarà messo in orbita, a 11 milioni di chilometri dalla Terra, un satellite americano da 450 chili accanto ad un satellite più piccolo sviluppato completamente dalla Argotec. «Il progetto della missione – racconta Avino – è di scagliare il satellite americano contro un asteroide per capire se e come ne modifica la traiettoria, il nanosatellite a cui stiamo lavorando sarà testimone di questo scontro».
A rendere famosa questa piccola società ad altissimo contenuto tecnologico, protagonista del roadshow organizzato dalla Piccola Industria di Confindustria, in collaborazione con Audi, iniziato il 26 giugno a Ivrea, è stata una missione compiuta nel 2015 per gli astronauti dell’ISS, la Stazione Spaziale Internazionale. In collaborazione con Lavazza, gli ingegneri di Argotec hanno trovato il modo di mandare nello spazio il caffè, costruendo una macchina per l’espresso adatta alle condizioni della stazione spaziale che orbita a 400 chilometri dalla Terra.
Condizioni estreme, dove i principi della fluidodinamica sono diversi da quelli sulla Terra, tanto che la crema e il caffè̀non sono miscelati ma separati, mentre la tradizionale tazzina è diventata uno speciale sacchetto (pouch). Il core della Argotec sono «i sistemi e i sottosistemi destinati alla Stazione Spaziale Internazionale, destinati al confort degli astronauti», lo descrive così David Avino. Una competenza che arriva da anni di esperienza di training con gli astronauti. «Le condizioni nello spazio – sottolinea Avino – sono spesso difficili e non sempre confortevoli, l’ambiente è altamente stressogeno, Argotec sviluppa sistemi per migliorare l’impatto psicologico».
Lo sviluppo di satelliti poi è il secondo mestiere della società che negli ultimi anni è cresciuta velocemente, del 150% l’anno scorso, del 169% nel 2019 in base ai contratti finora già firmati. Argotec è stata selezionata dalla Nasa, attraverso l’Agenzia Spaziale Italiana, per entrare in due importanti missioni statunitensi, Artemis 1 (in orbita lunare) oltre a DART. In entrambi i casi sarà la prima azienda europea a realizzare satelliti di piccole dimensioni capaci di operare nello spazio profondo.
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