cala l’effetto brexit: +6% domande

Dopo il calo del 2017 gli europei tornano a sognare Oxford e Cambridge

di Marzio Bartoloni

(Olycom)

2' di lettura

Dopo il calo vistoso dell’anno scorso (-9%) a causa anche della confusione provocata dal referendum dell’estate del 2016 sulla Brexit, gli europei tornano a sognare i prestigiosi atenei inglesi. L’ultimo dato sulle domande da presentare entro il 15 ottobre per iscriversi ai corsi di medicina e a quelli di Oxford e Cambridge mostrano una crescita del 6 per cento. Un aumento su cui probabilmente gioca a favore la decisione del Governo inglese di continuare a garantire agli europei lo stesso trattamento sulle tasse e sui prestiti degli studenti d’Oltremanica.

Subito dopo la Brexit domande in calo tra gli europei
Il dato diffuso l’anno scorso per le iscrizioni 2017/2018, diffuso dalla Universities and Colleges Admissions Service (Ucas) - l’organizzazione inglese che si occupa del processo d'iscrizione alle università del Regno Unito - mostrava un calo delle candidature degli europei per i corsi di Oxford e Cambridge e per quelli di medicina, odontoiatria e veterinaria in tutte le università britanniche (la scadenza delle application è anticipata al 15 otttobre) scese a 6.240, 620 in meno rispetto all’anno prima (-9%). Un calo confermato anche dai dati successivi legati alle iscrizioni a tutte le università d’Oltremanica (la scadenza qui è il 15 gennaio) dove si erano registrate 699.850 domande, il 2,6% in meno rispetto all’anno prima. Con l’arrettramento maggiore registrato proprio dagli europei (-4,4%). Molti osservatori avevano allora dato la colpa al divorzio dell’Inghilterra dall’Unione europea e alla conseguente mancanza di certezze sul trattamento da riservare agli studenti provenienti dai Paesi Ue.

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Torna il fascino degli atenei prestigiosi d’Oltremanica
I dati diffusi da poco dall’Ucas per le iscrizioni dell’anno accademico 2018-2019 per Oxford e Cambridge e per gli altri corsi di Medicina con scadenza per le domande al 15 ottobre mostra un rinnovato appeal degli studenti europei. Le cui application sono in crescita del 6% (6610 rispetto alle 6240 dell’anno prima). Ora bisognerà aspettare il dato anche sul resto dei corsi e delle altre università inglesi. Ma questo dato fa ben sperare sul ritorno degli studenti del Vecchio Continente attirati dalle scelte el Governo britannico che ha fatto chiarezza sul tema confermando che i giovani che provengono dai Paesi europei potranno ancora accedere ai prestiti scolastici e pagare le tasse universitarie per corsi di laurea breve e master secondo le stesse regole che riguardano gli allievi inglesi anche per l'anno scolastico 2018-2019 e fino al copmpletamento dei corsi. Un annuncio importante visto che per frequentare un corso ad Oxford, ad esempio, un allievo inglese e, per ora europeo, deve spendere 9250 sterline all’anno, mentre chi arriva da altri paesi ne paga tra le 15.755 e le 23.190.

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