Indagine Doxa-Edufin

Coronavirus, dopo l’emergenza quasi il 60% delle famiglie italiane non riesce ad arrivare alla fine del mese

Studio “Emergenza Covid 19: gli italiani tra fragilità e resilienza finanziaria”: tre famiglie su 10 avrebbero difficoltà ad affrontare una spesa imprevista di 2mila euro, come ad esempio la riparazione dell’auto, l’acquisto inaspettato di un elettrodomestico, una spesa medica, o emergenze simili

di An.C.

Coronavirus, Bankitalia: un terzo delle famiglie ha riserve per soli 3 mesi

3' di lettura

A causa dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, e del lockdown che questa situazione ha imposto, sono aumentate di 12 punti percentuali le famiglie italiane che dichiarano di non riuscire ad arrivare alla fine del mese: se prima della pandemia erano pari al 46%, adesso si attestano al 58%. Ciò significa che circa 6 famiglie su 10 ritengono di essere in maggiore difficoltà a seguito dell’emergenza Covid-19. È quanto emerge dallo studio “Emergenza Covid 19: gli italiani tra fragilità e resilienza finanziaria”, commissionato dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria (Comitato Edufin) alla società di ricerche e analisi di mercato Doxa.

L’indagine è stata condotta tra il 27 maggio e il 10 giugno su un campione rappresentativo di 5mila famiglie attraverso la somministrazione di un questionario. Obiettivo della ricerca: misurare conoscenze, comportamenti, attitudini finanziarie degli Italiani anche a seguito dell'emergenza Covid-19.

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Lo spettro di dover affrontare spese impreviste

Il quadro è preoccupante. Il 30,7% delle famiglie interpellate, quindi tre su 10, avrebbe difficoltà ad affrontare una spesa imprevista di 2mila euro, come ad esempio la riparazione dell’auto, l’acquisto inaspettato di un elettrodomestico, una spesa medica, o emergenze simili. A vivere questa difficoltà in particolare i giovani con un’età compresa tra i 18 e i 34 anni (38,9%), le donne (38,5%), i residenti al Sud e nelle Isole (33,8%) e coloro che hanno un basso livello d'istruzione (35,8%).

L’importanza di disporre di conoscenza finanziarie

L’indagine rivela però che disporre di solide conoscenze finanziarie può fare la differenza: il 49,5% di coloro che dichiarano di possederle sarebbe capace di gestire una spesa improvvisa di 2mila euro, contro il 27,7% del campione meno alfabetizzato. A questo si aggiunge che il 63% degli intervistati con un basso livello di cultura finanziaria ha difficoltà ad arrivare a fine mese contro il 43,8% di coloro che sostengono di possedere elevate conoscenze finanziarie.

Fragilità finanziaria pre crisi

I dati dimostrano che esisteva una fragilità finanziaria già prima della crisi. Ancora prima dell’emergenza sanitaria, più di un terzo delle famiglie (36,6%) non avrebbe avuto le risorse per affrontare la mancanza di reddito per un periodo superiore ai due mesi.

Come ci si informa

Prendendo in considerazione le fonti di informazione normalmente consultate per le decisioni economiche-finanziarie dalle famiglie, dall’indagine è emerso che il 48% di queste attinge alle fonti istituzionali e il 21% ammette di non informarsi. Gli strumenti di sostegno al reddito garantiti dal Governo per contenere gli effetti della crisi legata al Covid-19 sono invece conosciuti da circa il 70% dei nuclei familiari intervistati. Almeno 7 su 10, senza particolari variazioni per classi di genere, istruzione, età e provenienza geografica, sono informati sugli aiuti pubblici che lo Stato ha messo a disposizione.

Meno di un terzo degli intervistati conosce concetti base della finanza

L’indagine conferma, infine, la bassa alfabetizzazione finanziaria degli italiani: meno di un terzo degli intervistati (29%) conosce concetti base della finanza come tasso d’interesse semplice, tasso d’interesse composto, relazione rischio-rendimento. «L’indagine - spiega Annamaria Lusardi, direttore del Comitato Edufin - dimostra la stretta correlazione tra alfabetizzazione finanziaria e capacità di far fronte a momenti di crisi e di difficoltà: chi ha maggiori conoscenze dei concetti finanziari di base sa affrontare meglio uno shock grande ed improvviso, come quello ad esempio dovuto al Covid-19, fronteggia meglio situazioni di stress economico e risulta in definitiva avere un maggior grado di resilienza». Lusardi ricorda che «quest’anno il Mese dell'educazione finanziaria in programma a ottobre sarà proprio incentrato sulle scelte finanziarie delle famiglie ai tempi del Covid-19. È importante - conclude - che tutte le istituzioni e gli stakeholder facciano squadra e collaborino per rendere i cittadini più informati e consapevoli».

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