Dopo Trento la Sardegna. Fratelli d’Italia boccia Solinas
Dopo Trento la Sardegna. Le nuove frizioni tra la Lega e Fratelli d’Italia animano la discussione sulla scelta del candidato di centrodestra alla carica di Governatore dell’isola
di Davide Madeddu
3' di lettura
Dopo Trento la Sardegna. Le nuove frizioni tra la Lega e Fratelli d’Italia animano la discussione sulla scelta del candidato di centrodestra alla carica di Governatore dell’isola. A febbraio si andrà al voto e da tempo si discute per la scelta del nuovo leader. Due le posizioni: da una parte la Lega e il Partito Sardo d’Azione (di cui è numero uno il presidente uscente Christian Solinas) e dall’altra Fratelli d’Italia che vorrebbe invece un altro candidato in segno di discontinuità. Il tutto in una discussione avvenuta quasi sotto traccia che però ora è esplosa.
Fratelli d’Italia boccia il governatore
Sabato lo strappo, con l’annuncio della coordinatrice regionale e senatrice Antonella Zedda che ha rimarcato la necessità di una discontinuità rispetto al passato. «Fratelli d’Italia ritiene che non ci siano più le condizioni per sostenere il secondo mandato del presidente Solinas - ha annunciato in una nota -. In altre Regioni d’Italia per vincere e per il bene della propria terra il presidente uscente ha deciso di compiere un passo di lato, consentendo alla coalizione di giovarsi dell’esperienza della prima legislatura ma con una guida nuova».
Subito un tavolo di discussione
Quindi l’affondo: «Fratelli d’Italia, pertanto, ha deciso di assumersi l’onere di convocare un tavolo di coalizione per decidere unitamente agli alleati della maggioranza quale sia la strada da percorrere insieme, per tornare alla guida della nostra terra». E poi la necessità di un confronto regionale «che porti a un chiarimento definitivo e ad una decisione in cui possano rivedersi tutti gli alleati». «Il nostro intento è continuare l’esperienza di questa coalizione, che deve però avere la maturità politica di individuare gli errori commessi unita alla convinzione di andare avanti aprendosi ai contributi delle altre forze politiche - ha proseguito -.
Per questo Fratelli d’Italia vuole mettere la sua identità al servizio dell’intera coalizione, al fine di tornare a governare di nuovo insieme, battendo un centrosinistra confuso sia sul piano degli esponenti di governo che della proposta politica». Benché non ci sia ancora una investitura ufficiale, in corsa, con il centrodestra, potrebbe esserci Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari eletto quattro anni fa che i giorni scorsi ha manifestato la disponibilità e che proprio nel capoluogo ha promosso una Convention per un bilancio del suo mandato.
I prossimi giorni potrebbe esserci quindi un incontro per definire lo scenario. In campo anche la formazione di Centro cui partecipa anche la componente regionale Sardegna 2020 che più che guardare al nome punta l’attenzione ai programmi.Contrapposizioni che sul quadro nazionale vanno a sommarsi a quelle sorte in trentino dove alla vice presidenza della provincia, invece della meloniana Francesca Gerosa è stato nominato Achille Spinelli della lista Fugatti.
Gli strappi del centrosinistra
A fare i conti con un gli strappi ci sono anche le forze che compongono il centrosinistra. Il Partito Democratico, assieme al Movimento 5 Stelle e altre formazioni minori portano avanti l’esperienza del Campo largo, candidando alla guida della coalizione e alla carica di presidente della Regione la vice presidente del Movimento Cinque stelle ed ex vice ministra dello Sviluppo economico Alessandra Todde. Una scelta non gradita a una parte del Pd rappresentata Renato Soru, ex governatore Renato Soru (sconfitto nel 2009 dall’azzurro Ugo Cappellacci), ex segretario del Pd ed ex Parlamentare europeo, che la scorsa settimana ha lanciato la sua “Rivoluzione gentile” con un evento pubblico che ha visto partecipare anche rappresentanti dei Progressisti che fanno riferimento all’ex sindaco di Cagliari Massimo Zedda sia alcune forze autonomistiche. Un’iniziativa che suona come una scissione e una discesa in campo. Non a caso proprio in questi giorni porta avanti incontri e dibattiti nei territori.
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