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Manovra 2024: arriva il parere Ue dopo il via libera delle agenzie di rating

Il documento programmatico dell’Italia per il 2024 è stato giudicato dalla Commissione Ue «non pienamente in linea» alle raccomandazioni del Consiglio, con quelli di altri otto Paesi, Germania inclusa. Si tratta di una prima pagella, in quanto il giudizio finale sulla manovra da parte dell’Unione europea sarà aggiornato in primavera

Aggiornato il 21 novembre 2023, ore 16:13

Manovra con pochi spazi, fino a 3,5 miliardi alla sanita'

2' di lettura

Il Governo Meloni ha da poco incassato l’ultimo dei giudizi rassicuranti delle agenzie di rating, quello positivo di Moody’s - il 17 novembre, dopo, in ordine di tempo, quelli di Standard & Poors (20 ottobre), quindi Dbrs una settimana dopo e Fitch il 10 novembre - che già si trova a sostenere un altro esame: quello della Ue. Oggi la Commissione europea ha esaminato il Documento programmatico di bilancio (Dpb) per il 2024 dell’Italia, ovvero il documento che costituisce lo scheletro della manovra che è stata successivamente approvata dal governo Meloni (il ddl è attualmente all’esame della commissione Bilancio del Senato).

Manovra Italia e altri 8 in parte non in linea con Ue

Il documento programmatico dell’Italia per il 2024 è stato giudicato dalla Commissione Ue «non pienamente in linea» alle raccomandazioni del Consiglio, con quelli di altri otto Paesi, Germania inclusa. L’invito all’Italia è quello di “tenersi pronta” ad adottare le misure necessarie. A quattro Paesi giudicati “non in linea”, Francia inclusa, viene invece chiesto di adottare le misure per garantire che il bilancio 2024 sia in linea con le raccomandazioni. L’Italia, secondo l’esecutivo Ue, si trova poi di nuovo in squilibrio macroeconomico e secondo l’iter dovrà condurre esami approfonditi con altri 11 Paesi, Germania inclusa.

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Ue: spesa Italia cresce in 2024 più di quanto richiesto

Le raccomandazioni Ue all’Italia per il 2024 chiedevano di limitare la crescita della spesa all’1,3%, e secondo le ultime previsioni Ue sarà lo 0,9%. Con il superbonus però nel 2023 è stata superiore alle attese e tenendo conto dello “scenario di base” nella conformità della manovra «il conseguente tasso di crescita nel 2024 sarebbe superiore al tasso di crescita raccomandato, dello 0,6% del Pil». È quanto afferma la Commissione Ue nel parere sul documento programmatico dell’Italia. «La spesa primaria netta finanziata a livello nazionale - si legge - è valutata come non completamente in linea con la raccomandazione».

Il Documento programmatico di bilancio

Il Dpb è un documento programmatico che viene inviato alla Commissione europea entro il 15 ottobre di ciascun anno nel quale i Paesi dell’area dell’euro illustrano all’Europa in forma sintetica (con tabelle) e standardizzata il proprio progetto di bilancio per l’anno successivo. Entro il 30 novembre, la Commissione europea adotta, e presenta all’Eurogruppo, un parere sul Dpb in cui viene valutata la conformità dei programmi di bilancio alle raccomandazioni formulate nell’ambito del Semestre europeo, nonché la congruità della manovra rispetto agli obiettivi programmatici indicati dallo Stato membro. Il parere, per ogni singolo paese e per l’area dell’euro nel suo complesso è reso pubblico. Nel caso in cui sia riscontrata un’inosservanza particolarmente grave degli obblighi assunti nel Patto di stabilità e crescita, al Paese potrà essere chiesto di rivedere il proprio documento programmatico di bilancio per tenere conto delle osservazioni formulate dalla Commissione.

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