Draghi dice no alle criptovalute nazionali: «Nessun Paese della zona euro le può introdurre»
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Nessun paese membro dell'Unione monetaria europea può introdurre una propria valuta. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, rispondendo ad una domanda sul progetto di una valuta virtuale in Estonia, nel corso della conferenza stampa al termine del consiglio di politica monetaria.
«Nessun paese nella zona euro può introdurre una propria valuta», ha detto Draghi.
Il messaggio vale quindi anche In Italia, dove la Lega Nord propone l'introduzione di una valuta complementare, i MiniBot, con l’obiettivo di trasformare in una moneta spendibile circa 70 miliardi di euro di crediti vantati da famiglie e imprese nei confronti dello Stato.
Secondo Claudio Borghi, responsabile economico della Lega Nord, su posizioni dichiaratamente anti-euro, «si renderebbero spendibili 70 miliardi di crediti che le famiglie e le imprese hanno nei confronti dello Stato, che verrebbero trasformati in moneta di piccolo taglio. Sarebbe una moneta complementare. Questo debito che già c'è potrebbe essere utilizzato per rimettere in moto l'economia».
Ma Borghi guarda anche oltre. «Si tratterebbe anche di una misura di emergenza in caso di attacchi finanziari cui dobbiamo essere preparati», ha aggiunto, ricordando la tempesta abbattutasi sul debito italiano nel 2011.
Verso tale proposta nelle scorse settimane il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha mostrato la propria apertura, mentre un'ipotetica coalizione di centrodestra con Lega e Fratelli d'Italia veniva data in testa nei sondaggi sulle elezioni politiche della prossima primavera.
In ogni caso, semmai ce ne fosse stato bisogno, la posizione della Bce sul tema oggi è parsa più che chiara.
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