Al voto il 25 settembre. Draghi: avanti su emergenze e Pnrr. Berlusconi: premier ha rifiutato bis, forse era stanco
I punti chiave
- M5s, Conte: campo largo? Noi progressisti, Pd farà sue scelte
- Carfagna: prendo le distanze da FI e avvio riflessione
- Governo pronto a intervenire per decreto aiuti bis
- Berlusconi: non volevamo far cadere Draghi ma ha rifiutato Bis
- Comunicazione in cdm a ministri, si vota il 25 settembre
- Mattarella: molti adempimenti da chiudere in interesse Italia
- Mattarella: nessuna prospettiva di nuova maggioranza
- Mattarella: esigenza attuare in tempi concordati Pnrr
- Mattarella scioglie le Camere
- Draghi a Colle per controfirmare dl scioglimento
- Ipotesi elezioni entro fine settembre
- Draghi si è dimesso. Governo in carica per affari correnti
- Draghi, «anche i banchieri c entrali usano il cuore, grazie per tutto il lavoro»
- Draghi: vado al Quirinale per comunicare le mie determinazioni
- Dopo la fiducia senza maggioranza al Senato Draghi alla Camera, verso le dimissioni
- Il discorso di Mario Draghi al Senato
- L’appello del Sole 24 Ore per la permanenza del premier e i firmatari
Berlusconi: no liste uniche, ognuno con sua identità
«Non stiamo pensando a liste uniche (del centrodestra, ndr). Ciascun partito continuerà con la propria identità, ci sono differenze di posizione, di linguaggio, di storie tra i partiti per cui riteniamo che debba restare. Così il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi escludendo l’ipotesi di una lista unica dei tre partiti di centrodestra, in vista delle elezioni del 25 settembre. Il Cavaliere l’ha detto in un’intervista al Tg2.
Berlusconi: io in campo con programma avveniristico
«Io sarò ancora qui in campo perché sento la responsabilità di essere presente con la mia azione per il mio Paese. Io sarò tutti i giorni qui a raccontare il programma che ho già scritto per il 2023 e che conterrà novità. È un programma veramente avveniristico che porterà il cambiamento per l’Italia». Così il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi in un’intervista al Tg2
M5s, Conte: campo largo? Noi progressisti, Pd farà sue scelte
«Il campo largo c’è ancora? Noi siamo una forza progressista, ma non per autodefinizione: siamo oggettivamente progressisti perché guardiamo ala giustizia sociale, alla transizione ecologica e digitale, e abbiamo sicuramente un manifesto avanzato di misure in questa direzione. Chi vuole lavorare su queste misure, può ritrovarsi a condividere con noi, o a confrontarsi con noi. Poi spetterà al Pd fare le sue scelte». Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte, ospite di Zona bianca, su Rete4.
Di Maio: dobbiamo tutti accogliere l’appello di Mattarella«Dobbiamo tutti accogliere l’appello del presidente Mattarella che invita a completare il lavoro sul Pnrr, impostare il lavoro della legge di bilancio e continuare a lavorare con la stessa determinazione per la crisi ucraina». Lo ha detto il ministro Luigi Di Maio a Corriere Tv. Il governo d’ora in poi «non sarà nel pieno del suo mandato», ma «ci sono dei disegni di legge importanti, che se non li approviamo perdiamo la rata di 20 miliardi circa di fine anno per il Pnrr», aggiunge Di Maio.
Berlusconi: addii Gelmini-Brunetta? Riposino in pace
Gli addii in Forza Italia - come quelli di Gelmini e Brunetta - dopo la crisi di Governo? «Riposino in pace. Stiamo parlando di esponenti senza seguito né futuro politico». Lo ha detto il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi in un colloquio con il direttore di Repubblica
Berlusconi: non volevamo far cadere Draghi ma ha rifiutato Bis
“Non volevamo far cadere Draghi, ma si è reso indisponibile a un bis. Probabilmente era stanco e ha colto la palla al balzo per andarsene. In ogni caso ha scelto lui e adesso siamo già al lavoro per un nuovo governo di centrodestra». Così Silvio Berlusconi in un colloquio con il direttore di Repubblica Maurizio Molinari. Berlusconi ha poi affermato che «Forza Italia voleva che il governo andasse avanti ma ciò non poteva accadere con i 5Stelle che avevano determinato la crisi e rotto il patto di fiducia alla base della maggioranza di unità nazionale. Avevamo proposto una risoluzione che prevedeva un nuovo esecutivo senza i grillini. Ma Draghi ha deciso di mettere la fiducia sulla mozione Casini, che non conteneva queste indicazioni. Ecco perché, a quel punto, il gruppo di Forza Italia non ha potuto fare altro che uscire dall’aula»
Governo pronto a intervenire per decreto aiuti bis
Il governo è già al lavoro sul decreto aiuti bis, lo si apprende in ambienti di governo che fanno riferimento all’invito del presidente della Repubblica a intervenire su energia e bollette in questa fase di difficoltà economica per il paese e i cittadini
Carfagna: prendo le distanze da FI e avvio riflessione
«Per questioni di stile non esprimo giudizi su come Forza Italia ha gestito questa crisi, assumendo una decisione che non ho condiviso, che sono convinta vada contro l’interesse del Paese e di cui non ho mai avuto l’opportunità di discutere in una sede di partito. Sono grata al presidente Berlusconi per le opportunità che mi ha offerto e la fiducia che mi ha testimoniato in questi anni, ma quanto accaduto ieri rappresenta una frattura con il mondo di valori nei quali ho sempre creduto che mi impone di prendere le distanze e di avviare una seria riflessione politica». Lo dice Mara Carfagna, ministro per il Sud in una nota.
Draghi a Cdm, avanti con stessa determinazione
«L’Italia ha tutto per essere forte, autorevole, credibile nel mondo. Lo avete dimostrato giorno dopo giorno in questi mesi di Governo. Ora dobbiamo mantenere la stessa determinazione nell’attività che potremo svolgere nelle prossime settimane, nei limiti del perimetro che è stato disegnato». Così il presidente del Consiglio Mario Draghi in Cdm.
Draghi: avanti su emergenze e Pnrr, favorire governo che verrà
«Dobbiamo far fronte alle emergenze legate alla pandemia, alla guerra in Ucraina, all’inflazione e al costo dell’energia. Dobbiamo portare avanti l’implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - anche per favorire il lavoro del Governo che ci succederà». Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi ai ministri aprendo il Cdm.
Draghi: grazie a Mattarella, ha gestito crisi con saggezza
«Voglio ringraziare prima di tutto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la fiducia accordatami e per la saggezza con cui ha gestito questa fase di crisi. Voglio poi ringraziare voi tutti, per la dedizione, la generosità, il pragmatismo che avete dimostrato in questi mesi». Lo ha detto il premier Mario Draghi in Cdm
Mattarella: esigenza attuare in tempi concordati Pnrr
«Non sono possibili pause nel momento che stiamo attraversando, i costi dell’energia hanno conseguenze per famiglie ed imprese, vanno affrontate le difficcolta economiche, ci sono molti adempimenti da chiudere nell’interesse dell’Italia. A queste esigenze si affianca l’attuazione nei tempi concordati del Pnrr». Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Mattarella: nessuna prospettiva di nuova maggioranza
«La situazione politica ha condotto a questa decisione di scioglimento delle Camere. La discussione il voto e la modalità hanno reso evidente l’assenza di prospettive per una nuova maggioranza». Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dal Quirinale
Mattarella scioglie le Camere
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver sentito i Presidenti dei due rami del Parlamento, ai sensi dell’articolo 88 della Costituzione, ha firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, che è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Il decreto di scioglimento sarà consegnato ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati dal Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti
«Come ufficialmente comunicato ho firmato il decreto di scioglimento per indire nuove elezioni entro 70 giorni come previsto. Lo scioglimento anticipato del Parlamento è sempre l’ultimo atto» ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Draghi a Colle per controfirmare dl scioglimento Camere
il premier Mario Draghi è giunto al Quirinale per controfirmare, come prevede la prassi costituzionale , il decreto di scioglimento delle Camere che sarà firmato dal Capo dello Stato Sergio Mattarella. Successivamente, alle 18, Draghi riunirà il Consiglio dei ministri che, tra le altre cose, fisserà la data delle elezioni. Al momento, secondo quanto si apprende, la data più probabile per il voto è quella del 25 settembre.
Governo presenterà Nadef, legge bilancio a nuovo esecutivo
Il governo Draghi predisporrà la Nadef, la Nota di aggiornamento del Def che il governo presenta annualmente entro il 27 settembre per aggiornare le previsioni economiche e finanziarie del Documento di economia e finanze. La legge di bilancio verrà invece definita a approvata dal governo che uscirà dalle urne, raccogliendo il testimone da Draghi. Il premier dimissionario, spiegano inoltre fonti di governo a lui vicine, manterrà l’agenda internazionale, «a cui si presenterà comunque con la credibilità di Mario Draghi», sostengono le stesse fonti. La caduta del governo «non se l’aspettava, ma è sereno».
Governo: fonti, per Grillo scelta M5s giusta per unità
«Beppe è sereno». Così fonti del Movimento che hanno contatti con il garante 5s riferiscono dello stato d’animo del fondatore del Movimento rispetto alla scelta del M5s di non partecipare al voto di fiducia. Per Grillo quella presa da Conte sarebbe una scelta necessaria per tenere unito il gruppo parlamentare. D’altronde, si sottolinea, le proposte del Movimento come reddito di cittadinanza e bonus 110 erano state attaccate da Draghi.
Concorrenza: Lega, bene stralcio su taxi
«Lunedì 25 luglio nell’aula della Camera ci sarà la discussione generale del ddl Concorrenza, senza l’articolo 10. La norma sui taxi è stata infatti stralciata sbloccando cosi una riforma importante e chiesta dall’Europa per il Pnrr. Una vittoria del buonsenso auspicata dalla Lega e dai lavoratori. Se il governo ci avesse seguito subito avremmo evitato le sabbie mobili in cui si era impantanato. Siamo pronti cosi per una rapida approvazione del ddl Concorrenza». Lo dicono in una nota i deputati della lega in Commissione Trasporti Elena Maccanti (capogruppo) ed Edoardo Rixi, responsabile dipartimento Infrastrutture.
Presidi,disappunto urne in autunno,ci sarà stop scuole
«C’è disappunto non preoccupazione per le urne in autunno: un certo numero di scuole fermeranno infatti le lezioni appena avviate e questo è un problema che solleviamo da non so quanti anni. Quindi chiediamo al Ministero dell’Interno di individuare” per le elezioni politiche “seggi non scolastici». Lo dice Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi. «Basta seggi nelle scuole - sottolinea - che fanno perdere giorni di lezione dell’anno scolastico appena iniziato, lezioni che poi non verranno recuperate».
Lagarde, no comment su dimissioni Draghi
«Devo ricordare che la Bce non prende posizione su temi politici». Così la presidente della Bce, Christine Lagarde, sulle dimissioni da parte del Presidente del Consiglio Mario Draghi e l’eventualità che gli sviluppi politici e finanziari in Italia facciano attivare subito lo scudo anti-spread, il Tpi. «La Bce valuta se un Paese sia o meno in possesso dei requisiti per il Tpi nel momento in cui deve prendere quella decisione», ha aggiunto Lagarde.
Spread Btp-Bund vola a 237 punti, su massimi giornata
Lo spread tra Btp e Bund dopo un iniziale calo, vola e tocca i 237 punti mentre è in corso la conferenza stampa della presidente della Bce, Christine Lagarde. Il differenziale ritocca i massimi di giornata e paga, più di altri, anche le tensioni politiche con le dimissioni da premier di Mario Draghi. Il rendimento del decennale italiano è stabile al 3,6% e sempre sopra quello della Grecia.
Letta a partiti, si firmi patto su riforme del Pnrr
«Tutti i partiti devono rispettare il processo delle riforme legate al Pnrr, è impossibile non farlo con questi soldi. Proporrò a tutti partiti in campagna elettorale di firmare un patto, affinché tutti rispettino questo programma e queste scelte, perché questi soldi sono per l’Italia ma sono soldi europei. Spero che tutti lo firmino». Lo ha detto il segretario del Pd, intervistato da Bloomberg.
Gelmini, FI e Lega sullo stesso piano del M5s
«La crisi di governo è stata innescata da Conte e dal M5s e questo è un fatto grave ma conoscendo quel movimento, non mi sorprende. Mai avrei potuto immaginare che Forza Italia e la Lega si mettessero sullo stesso livello di Conte e del M5s nel determinare in questo frangente la caduta del governo Draghi». L’ha detto Maria Stella Gelmini, ministra per gli Affari regionali ospite di Skytg24. Gelmini ha lasciato Forza Italia.
Anche Cangini lascia FI, fiducia presupponeva uscita
Anche Andrea Cangini lascia Forza Italia. Lo conferma il senatore azzurro, che ieri, mercoledì 20 luglio, ha votato la fiducia al governo Draghi in dissenso dal partito restando in aula a differenza dagli altri forzisti. «Sono consapevole del fatto che, rinnovando la fiducia al presidente del Consiglio in coerenza con quanto detto e fatto da Forza Italia fino a due giorni fa, mi sarei messo automaticamente fuori dal partito», ha aggiunto.
Ddl Concorrenza, lunedì in Aula alla Camera senza norme taxi
Il Ddl Concorrenza andrà in Aula alla Camera lunedì prossimo, 25 luglio. Dal testo verrà tolto l’art.10, sui tassisti, che viene soppresso in commissione. Lo si è appreso dalla conferenza dei capigruppo della Camera i cui lavori sono in corso.
Nyt, caduta governo Draghi un colpo per Italia e Ue
«L’effettiva caduta del governo di Mario Draghi rappresenta un colpo devastante all’Italia e all’Europa». Lo afferma il New York Times in un articolo dedicato alle dimissioni di Draghi sull’homepage del proprio sito. «Con la sua levatura Draghi ha inaugurato un breve periodo d’oro per l’Italia quando ha assunto l’incarico di premier nel 2021», mette in evidenza il New York Times osservando come con Draghi l’Italia ha assunto un ruolo maggiore in Europa.
Zelensky, grazie Draghi, sostegno Italia continuerà
«Sinceramente grato a Mario Draghi per l’incrollabile sostegno all’Ucraina nel combattere contro l’aggressione russa e difendere i comuni valori europei, la democrazia e la libertà». Lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Continueremo a lavorare per sviluppare la cooperazione tra Ucraina e Italia, sono convinto che il sostegno attivo dell’Italia al popolo ucraino continuerà», aggiunge Zelensky.
Economist, Draghi paga l’attacco di partner divenuti nemici
Costretto alle dimissioni «dall’assedio di partner» della coalizione di governo «trasformatisi in avversari». Così l’Economist, settimanale britannico di tradizione liberal controllato da alcuni anni dalla Exor di John Elkan, sintetizza online l’epilogo delle dimissioni di Mario Draghi da presidente del Consiglio.
Ucei, votare il 25 settembre non è un problema per ebrei
«In merito all’opzione emersa dagli organi di stampa di elezioni il 25 settembre alla vigilia di Rosh haShanah, il capodanno ebraico, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane chiarisce che la data non pone ostacoli. La solennità che inizia la sera consente ai fedeli di religione ebraica di esercitare il proprio diritto al voto nelle ore precedenti. La preoccupazione è naturalmente per le sorti del paese, con una profonda crisi politica che si aggiunge alle gravissime questioni economico-finanziarie, sociali e umanitarie sulle quali il governo e le massime istituzioni erano impegnate». Lo rende noto l’Ucei in una nota.
Da Grillo appoggio totale a Conte: «Non aveva più senso»
Il garante del M5S Beppe Grillo, “ha appoggiato totalmente la scelta di Giuseppe Conte” di non votare la fiducia al governo Draghi. È quanto riferiscono fonti parlamentari vicine al fondatore del Movimento, che avrebbe approvato la decisione presa dal M5S perché “a quelle condizioni non aveva più senso” restare nell'esecutivo.
Ipotesi elezioni entro fine settembre
Per quanto riguarda le elezioni, si sta ragionando in queste ore di tenerle entro la fine di settembre. Due le possibili date: il 18 settembre o, ancora più probabile il 25 settembre. Quest’ultima sarebbe la vigilia di una festività ebraica ma si sta studiando se l’ipotesi possa essere lo stesso percorribile.
Brunetta lascia Forza Italia
Il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta lascia Forza Italia. Lo annuncia in una nota nella quale afferma che “non votando la fiducia a Draghi, Forza Italia ha tradito la sua storia e i suoi valori. Non sono io che lascio, è Forza Italia che lascia se stessa”.
Conte a M5S: «Noi siamo stati leali, puntavamo ad appoggio esterno»
“Noi ci siamo comportati lealmente e abbiamo mantenuto un confronto sui contenuti. Abbiamo chiesto delle garanzie ma l’atmosfera stava peggiorando”, dice ai deputati M5S Giuseppe Conte, ripercorrendo le fasi della concitata giornata di ieri. “Eravamo orientati a dare almeno un appoggio esterno e ci aspettavamo di ricevere considerazione, dialettica politica e rispetto per il Parlamento” ha aggiunto.
Deputata Alemanno lascia M5S: «Brutta pagina»
La deputata Soave Alemanno lascia il M5s. La deputata pugliese, che in questi giorni ha criticato la scelta del partito di non sostenere il governo Draghi, ha annunciato l’addio su Facebook, dicendosi “amareggiata” e spiegando che “quella scritta nell’ultimo periodo è una brutta pagina che non avrei voluto leggere”.
Mattarella convoca i presidenti delle Camere per sciogliere il Parlamento
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riceverà nel pomeriggio al Palazzo del Quirinale i Presidenti delle Camere, ai sensi dell’art. 88 della Costituzione. È quanto scritto in una nota diffusa dal Colle. Nel comunicato che il Quirinale ha diramato sugli incontri con i presidenti delle Camere che avverrà nel pomeriggio si cita espressamente l’articolo 88 della Costituzione, in merito allo scioglimento delle Camere. “Il Presidente della Repubblica - recita l’articolo - può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse. Non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura”.
Letta ai parlamentari Pd: «Ora occhi di tigre per vincere le elezioni»
«Vi invito già da stasera a spendere i momenti che ci saranno nelle nostre feste per comunicare con gli occhi di tigre. I nostri militanti nei nostri occhi devono vedere la nostra volontà di vincere le elezioni». Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, nell’assemblea congiunta dei gruppi Pd, “Le responsabilità dei partiti che non hanno votato la fiducia ieri sono di tutti, non mi si venga a fare classifiche di responsabilità, gli italiani non lo capirebbero” ha aggiunto Letta
Draghi si è dimesso. Governo in carica per affari correnti
Draghi ha rassegnato le dimissioni nelle mani del capo dello Stato Sergio Mattarella. Poi ha lasciato il Quirinale e si è diretto al Senato dalla presidente Elisabetta Alberti Casellati e alla Camera dal presidente Roberto Fico. Le dimissioni sono state accolte dal Presidente Mattarella come comunicato in una nota. “Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto questa mattina al Palazzo del Quirinale il Presidente del Consiglio dei ministri professor Mario Draghi, il quale, dopo aver riferito in merito alla discussione e al voto di ieri presso il Senato ha reiterato le dimissioni sue e del governo da lui presieduto. Il Presidente della Repubblica ne ha preso atto, il governo rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti”. È quanto ha dichiarato subito dopo in un video dal Quirinale il Segretario generale della Presidenza della Repubblica Ugo Zampetti
Cdm non si farà, dimissioni Draghi già comunicate settimana scorsa
Il Cdm non si terrà, come da attese. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha già presentato le dimissioni in Consiglio dei ministri la scorsa settimana - precisano dal ministero dei Rapporto con il Parlamento - ragion per cui non ci sarà un nuovo passaggio poiché formalmente ha già comunicato le sue decisioni ai ministri.
Francia, Draghi pilastro Ue,ora si apre periodo incertezza
«Quando si ha un’Europa solida, nessuno tenta di attaccarla. L’Italia adesso entrerà in un periodo che forse sarà un po’ meno stabile che quello che abbiamo avuto in precedenza. Voglio rendere omaggio a Mario Draghi che è uno statista eccezionale, un partner della Francia. Abbiamo visto quanto abbiamo lavorato bene insieme. È un pilastro dell’Europa»: lo ha detto la segretaria di Stato francese agli Affari europei, Laurence Boone, intervistata da radio France Inter.
Draghi, «anche i banchieri centrali usano il cuore, grazie per tutto il lavoro»
«Innanzitutto grazie, grazie. Grazie per questo» applauso «naturalmente, certe volte anche il cuore dei banchieri centrali viene usato, a volte. Grazie per questo e per tutto il lavoro fatti in questi mesi». Così il premier Mario Draghi in Aula alla Camera, dove è stato accolto da un lunghissimo applauso e dalla standing ovation dei membri del suo governo e di gran parte dei deputati presenti nell’emiciclo. Draghi ha poi annunciato l’ipotesi di salire al Colle, per comunicare la sua scelta al Capo dello Stato Sergio Mattarella.
Draghi: vado al Quirinale per comunicare le mie determinazioni
«Alla luce del voto espresso ieri sera dal Senato chiedo di sospendere la seduta per recarmi dal presidente della Repubblica per comunicare le mie determinazioni», ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi in apertura dell’intervento alla Camera. La seduta dell’Aula è stata dunque sospesa.
Borsa:Milano scivola in apertura (-2,02%) con crisi Governo
La Borsa di Milano scivola in apertura, con la crisi del Governo Draghi. Il primo indice Ftse Mib cede il 2,01% a 20.918 punti. Sotto pressione le banche con lo spread tra Btp e Bund a 222 punti e il rendimento del decennale italiano al 3,48%.
Tajani, non abbiamo chiesto noi a Draghi di dimettersi
«Noi abbiamo detto: andiamo avanti con Mario Draghi presidente del Consiglio ma senza il Movimento 5 Stelle, che stava combinando una serie di guasti. Non abbiamo chiesto noi a Draghi di dimettersi, è stata una sua scelta». Lo ha detto Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia, ai microfoni di Rtl 102.5.
Draghi arrivato a Palazzo Chigi
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, è appena arrivato a Palazzo Chigi. Alle 9 il premier è atteso alla Camera per le comunicazioni, a seguire -dopo un probabile Cdm lampo- dovrebbe recarsi al Quirinale per le dimissioni. Nella sede del governo è arrivato da pochi minuti anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli.
Dopo la fiducia senza maggioranza al Senato Draghi alla Camera. verso le dimissioni
Il giorno dopo aver ottenuto la fiducia del Senato con appena 95 sì a favore (e 38 no), con un’ampia fetta delle forze politiche di maggioranza (Lega, Fi e Cinque Stelle) che non hanno votato, il premier Mario Draghi interviene alla Camera, dove si appresta ad annunciare le dimissioni, poi salirà al Colle per presentarle al Capo dello Stato Sergio Mattarella. Si avvicinano dunque scioglimento del Parlamento e voto. Tempi e modi sono nelle mani del capo dello Stato.