Vertice Ue in Slovenia

Draghi: riforma catasto non è patrimoniale. Il governo va avanti, non segue elezioni

Il premier: il Governo non turba la ripresa con attacchi fiscali. E annuncia: in manovra misure strutturali su bollette

Via alla riforma fiscale: le novità su catasto, Iva e taglio dell'Irpef

4' di lettura

Nessuna patrimoniale, il governo non tocca le case degli italiani. È quanto ha sottolineato il presidente del Consiglio Mario Draghi, durante la conferenza stampa al termine del vertice Ue in Slovenia. «Questo governo non tassa, non tocca le case degli italiani. L’ho detto fin dall’inizio: questo governo non aumenta le tasse», ha aggiunto il giorno dopo il via libera del Consiglio dei ministri alla delega fiscale, e a poche ore dallo strappo della Lega che non ha partecipato alla riunione dell’esecutivo a Palazzo Chigi, in quanto, ha spiegato il leader Matteo Salvini, la riforma del catasto «è una patrimoniale su un bene già tassato».

Draghi: basta opacità, su catasto operazione trasparenza

Quella sul catasto, ha sottolineato il premier in conferenza stampa, è una «operazione di trasparenza». «Perché nascondersi dietro l’opacità e calcolare le tasse sulla base di numeri che non hanno senso? Sono numeri che sono stati verificati vent’anni fa, moltiplicati per un numero, 160, che è il frutto di un negoziato. Non è meglio fare luce, essere trasparenti? E poi la decisione se far pagare o meno è una decisione assolutamente diversa ma intanto facciamo chiarezza».

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Non turbiamo ripresa con attacchi fiscali

Il governo non aumenta le tasse, « il motivo è semplice - ha aggiunto Draghi -, l’ho detto tante volte: l’economia italiana prima del Covid era molto fiacca e quando è entrata nella pandemia ha avuto un trauma, un tracollo tra i più alti tra i paesi Ue. Ora è il momento in cui le attività economiche sono ripartite, quindi lasciamo che la ripresa si consolidi, non turbiamola con attacchi fiscali: questo il motivo dietro a questa decisione».

Fisco, Lega: bene Draghi contro tasse, ora agiscano Camere

«Bene Draghi contro patrimoniale e nuove tasse sulla casa, adesso il Parlamento in Aula tolga ogni accenno a riforma del Catasto che preluda a nuove tasse sulla casa». Così fonti della Lega dopo le parole del Presidente del Consiglio.

Salvini? governo va avanti, non segue elezioni

Il presidente del Consiglio è intervenuto anche sullo strappo che si è consumato in Consiglio dei ministri, in occasione del via libera alla delega fiscale, quando i ministri della Lega non hanno partecipato alla riunione. «Il governo - ha detto Draghi - va avanti: l’azione del governo non può seguire il calendario elettorale». Il premier ha risposto a una domanda su un’eventuale apertura di una crisi dopo gli attacchi di Matteo Salvini. Quanto alla riforma del catasto, «non è una patrimoniale», ha chiarito. «Questo governo - ha continuato - non tassa, non tocca le case degli italiani. L’ho detto fin dall’inizio: questo governo non aumenta le tasse».

Crisi? Salvini dice di no, lo vedrò a giorni

«Ieri o l’altro ieri ho detto chiedete a Salvini. Oggi lui ha parlato e ha detto che la partecipazione al governo non è in discussione: ci vedremo nei prossimi giorni», ha affermato il premier, rispondendo alla domanda se il governo rischi una crisi.

In manovra misure strutturali su bollette

Il presidente del Consiglio ha annunciato misure strutturali nella prossima manovra per arginare il caro bollette. «A parte la determinazione a proseguire la strategia di mitigare i costi sociali di questi aumenti dei prezzi tenendo in mente la sostenibilità del processo - ha detto -, bisogna pensare a misure di tipo strutturale, su questo stiamo riflettendo. La riflessione avrà luogo all’interno della legge di bilancio, lì vedremo le varie possibilità». Draghi ha così affrontato il tema della misure per contenere il caro-bollette legato agli aumenti dell’energia.

Consorzio Ue per stoccaggio gas? Sarebbe molto positivo

Sarebbe a favore di un consorzio comune europeo per stoccare riserve di gas? «Certamente - ha risposto Draghi -, reputo una cosa molto positiva non farsi trovare impreparati rispetto a picchi dell’energia che non hanno solo conseguenze sull’economia ma anche sulla distribuzione, sulla diseguaglianza».

La Nato appare meno interessata all’Europa

La conferenza stampa è stata l’occasione per intervenire su questioni che riguardano il futuro dell’Europa, l’Europa che sarà. «Il ritiro dall’Afghanistan per il modo in cui è stato deciso, comunicato ed eseguito e il cambio di intenzioni che ha riguardato il contratto tra l’Australia e la Francia per la fornitura di alcuni sottomarini nucleari, scartati per sottomarini di produzione americana - e qui intendo non solo la sostanza, ma il modo in cui è stato comunicato - sono due messaggi molto forti, che ci dicono che la Nato sembra meno interessata dal punto di vista geopolitico all’Europa e alle zone di interesse dell’Europa e ha spostato le aree di interesse ad altre parti del mondo». È quanto ha detto il premier Mario Draghi al termine del vertice Ue in Slovenia.

Non c’è difesa comune senza politica estera

Il premier ha sottolineato che «se l’Europa non ha una politica estera comune è molto difficile che possa avere una difesa comune. Ci si può arrivare all’interno dell’Ue o con alleanze tra vari Paesi dell’Ue. Il primo modo di far questo è di gran lunga preferibile, perché manterremmo uno schema sovranazionale invece di uno schema di alleanze intergovernative. Ho chiesto alla commissione di preparare un’analisi su questo».

Ue oggi marginale in Nato, coordinarsi per guidarla

Parlando ancora di quanto è emerso in occasione del vertice in Slovenia, il presidente del Consiglio ha ricordato che «tutti i Paesi coinvolti nella discussione sono membri della Nato e intendono restare fermamente nel perimetro dell’alleanza atlantica, però una prima riflessione si pone su cosa può fare l’Ue e i suoi Paesi membri per contribuire a guidare le scelte della Nato. Il loro ruolo appare, soprattutto di recente, marginale ormai. Io ho fatto domande: possono i Paesi Ue coordinarsi maggiormente nelle posizioni che prendono all’interno della Nato? Questa è una riflessione che richiede una risposta».

Non c’è distanziamento, Draghi fa spostare punto stampa

Cambio di programma al vertice Ue di Brdo, per la conferenza stampa del premier. Il maltempo rendeva difficile tenerla nei tendoni allestiti dall’organizzazione e la conferenza stampa è stata spostata in una sala d’albergo. Ma al suo arrivo il presidente del Consiglio si è guardato intorno e ha notato che la stanza era troppo piccola per i tanti giornalisti presenti, sia pur con mascherina: «Non c’è distanziamento», ha detto chiedendo di spostarsi per garantire adeguata distanza tra i presenti. Di qui la decisione di cambiare la location.

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