ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùUE

Draghi a Strasburgo chiede coraggio per rivedere i Trattati

«Abbiamo bisogno di un federalismo pragmatico e ideale, se questo è un percorso che porterà alla riforma dei trattati, l’Unione lo abbracci».

di Fiorella Lavorgna

(Ansa)

2' di lettura

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi è intervenuto durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo. Nel suo lungo discorso durato circa mezzora, Draghi si è soffermato sulle conseguenze della guerra in Ucraina in Europa, e su come la risposta sia una maggiore integrazione europea. «Abbiamo bisogno di un federalismo pragmatico e ideale, se questo è un percorso che porterà alla riforma dei trattati, l’Unione lo abbracci».
Su questo punto, la possibilità di rivedere il funzionamento dell’Unione Europea, il premier è tornato più volte. Da un lato i punti più politici, come la necessità di superare l’unanimità in Consiglio Europeo e passare ad un sistema di voto a maggioranza assoluta anche in politica estera. Dall’altra la necessità di far fronte ai problemi contingenti, che già esistevano prima dell’invasione dell’Ucraina, ma che le circostanze hanno reso la risoluzione quanto mai urgente. La necessità di provvedere ad un sistema difesa comune e all’indipendenza energetica.

Ispirarsi al modello del Next Generation Eu

Per entrambi gli obbiettivi, la strada indicata da Draghi è quella del modello del Next Generation Eu. Investimenti finanziati con debito comune a fronte del conseguimento di obiettivi qualitativi verificabili. «Spendere bene è una questione di credibilità rispetto a chi, nei paesi virtuosi, ha deciso di tassare i propri cittadini per aiutare l’Italia». Il Pnrr è quindi cruciale, non solo perché in gioco c’è il futuro dell’Italia, ma anche il tipo di Europa che avremo domani. Se questo modello avrà successo, si potranno finanziare anche altri settori, come ad esempio quello militare. Secondo Draghi l’Europa spende già molto, tre volte quanto la Russia, ma non lo fa in modo strategico perché non c’è coordinamento. Per quanto riguarda l’energia, Draghi ha invece sottolineato come l’Europa debba necessariamente essere coesa non soltanto nell’imporre sanzioni all’importazione del gas russo, ma anche nel trovare delle soluzioni al problema dell’approvvigionamento energetico. E dal momento che l’asse geopolitico si sposterà da est a sud, l’Italia potrà fare da ponte tra l’Ue e il Nord Africa, ricchissimo di energie rinnovabili. Ma aggiungendo anche che la centralità dell’Italia domani passerà dagli investimenti comuni che l’Europa deve fare oggi.

Loading...

L’appoggio a Draghi di Pérez e Lamberts

«Presidente Draghi, contiamo su di lei per sostenere le future politiche di bilancio», così Iratxe Pérez, presidente del gruppo dei Socialisti e democratici - di cui fa parte anche il Pd - durante l’intervento di risposta al discorso del premier. Il Presidente del gruppo dei Verdi Philippe Lamberts ha anche lui appoggiato l’idea di una nuova integrazione finanziata sul modello del Next Generation Eu. «Prestiti comuni realizzati con progetti comuni è il modello. È tempo di realizzare una vera unione fiscale».

Riproduzione riservata ©

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti