La visita a Genova

Energia, Draghi: presto intervento di 5/7miliardi contro il caro bollette

Il premier ha visitato il porto, incontrato le Istituzioni a Palazzo San Giorgio, visitato la Radura della Memoria e il cantiere del Terzo Valico ferroviario

di Nicoletta Cottone

Aggiornato il 10 febbraio, ore 07:11

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5' di lettura

«La crescita sostenuta, equa, sostenibile è il miglior custode della stabilità». Lo ha detto il premier Mario Draghi a Genova, per una giornata di incontri istituzionali. Il premier ha visitato il porto della città ligure a bordo di una motovedetta. Poi l’incontro con le Istituzioni a Palazzo San Giorgio, la visita alla Radura della Memoria, l’incontro con i familiari delle vittime del ponte Morandi e un momento di preghiera officiato dall’arcivescovo di Genova, monsignor Marco Tasca. A bordo dell’imbarcazione il premier ha perlustrato le aree che ospiteranno i cantieri di realizzazione della nuova diga foranea, prima dell’arrivo a Palazzo San Giorgio, dove è stato accolto dalle autorità locali. Pettorina gialla per il premier Mario Dragh che, come ultima tappa ha visitato il cantiere del Terzo Valico ferroviario dove ha fatto una foto con le maestranze. Si è mostrato molto impressionato dai lavori («Accidenti, è una città») e ha chiesto informazioni sull’opera, che sarà completata nel 2024, insieme all’ampliamento del nodo ferroviario di Genova, per un costo complessivo di 7,4 miliardi già finanziati.

Misure contro il caro bollette

La visita a Genova è servita al premier anche per toccare i temi di massima attualità, su tutti il caro bollette. «Il governo - ha detto Draghi - sta preparando un intervento di ampia portata nei prossimi giorni. Il Governo infatti non dimentica il presente e il presente oggi ci fa vedere una realtà caratterizzata dalle difficoltà che famiglie e imprese hanno per l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica». Un intervento che, secondo quanto specificherà la sottosegretaria al Mef Cecilia Guerra, varrà tra i 5 e i 7 miliardi.

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Il Pnrr consente di investire in progetti a lungo termine

Poi un punto sullo stato di avanzamento del Pnrr. «Il Piano nazionale di ripresa e resilienza - ha detto il premier - ci consente di investire in progetti di lungo termine e migliorare la sostenibilità ambientale e sociale delle nostre infrastrutture. Nel caso del Porto di Genova, impieghiamo 500 milioni per la nuova diga foranea, per consentire l'accesso a navi di nuova generazione, rafforzare la sicurezza, facilitare le manovre. Semplifichiamo le procedure per la pianificazione strategica e riformiamo le regole per le concessioni». Investiamo, ha sottolineat Draghi, «nell'alta velocità e nel potenziamento del nodo ferroviario di Genova – un cantiere già avviato.I lavori sono in corso anche per quanto riguarda il “Terzo Valico”, un investimento da 7,4 miliardi di euro per velocizzare i collegamenti con il nord Italia e il resto d'Europa.Sempre con il Pnrr, procediamo con l'elettrificazione delle banchine, per ridurre l'inquinamento atmosferico e acustico di tutta l'area. Tutte queste misure creeranno nuove opportunità di lavoro per migliaia di persone nell'intera Regione». Il Pnrr, ha detto Draghi, «appartiene a tutti gli Italiani. Dobbiamo portarlo avanti con unità, fiducia, determinazione».

Abbattere ostacoli burocratici, accelerare la digitalizzazione

Il premier ha sottolineato come il Pnrr, insieme al Programma straordinario, «ci consentono di rendere il Porto di Genova ancora più competitivo e sicuro. È un investimento sulla città, e sull'industria regionale e nazionale». Il premier ha ricordato che l’Italia è diciannovesima al mondo per tempi e costi associati alla logistica, anche a causa degli oneri burocratici e dei ritardi nello sviluppo digitale. «Dobbiamo abbattere questi ostacoli, per cogliere a pieno i vantaggi offerti dall'aumento degli scambi commerciali. In particolare, intendiamo ampliare le infrastrutture, per accogliere un traffico sempre maggiore. Vogliamo migliorare la connessione tra porti, reti stradali, ferrovie, per far fronte alla concorrenza degli altri porti mediterranei e di quelli nord-europei. Accelerare la digitalizzazione di tutta la catena logistica, per favorirne la flessibilità e ridurre le inefficienze. E semplificare i procedimenti amministrativi per agevolare i flussi».

Il premier Draghi con le maestranze al cantiere del Terzo Valico ferroviario a Genova (Ansa/Filippo Attili)

«Lavoro per un’Italia dei giovani, delle donne, che non dimentica i deboli»

«Un’Italia affidabile, fiduciosa nelle proprie straordinarie capacità; un’Italia dei giovani e delle donne; un’Italia che non dimentica i deboli e protegge gli anziani;un'Italia dove c'è spazio per il futuro.Questa è l’Italia per cui lavoro, per cui tutti noi dobbiamo batterci. Perché la storia d'Italia passa da tutti noi», ha sottolineato Draghi concludendo il discorso.

Genova è ripartita dopo la tragedia di Ponte Morandi

Il premier ha sottolineato il coraggio dei genovesi nella ripartenza dopo la tragedia del crollo di Ponte Morandi. «Voglio esprimere di nuovo la vicinanza del Governo e mia personale ai familiari delle 43 vittime, ai feriti, ai loro cari. Oggi, come quattro anni fa, il loro dolore è il nostro dolore. E voglio ringraziare la struttura commissariale, le autorità locali, il senatore Renzo Piano e tutti coloro che sono stati coinvolti nell'opera di ricostruzione. Un esempio di collaborazione, rapidità, concretezza che è diventato un modello».

Il sistema portuale genera 10 miliardi di valore aggiunto

Draghi ha ricordato che sul viadotto Genova-San Giorgio e sulle strade che vanno verso il porto transitano ogni anno centinaia di migliaia di tir e automobili. «Se si escludono i passeggeri locali, dal porto di Genova passa più del 10% delle persone in transito nei porti italiani – 3,5 milioni nel 2019. Soltanto nel 2020, sono transitate 44 milioni di tonnellate di merci.Il sistema portuale di Genova e Savona è il primo in Italia per traffico di container da e verso terra, con un terzo del totale nazionale. Nel complesso, questi flussi generano ogni anno 10 miliardi di valore aggiunto e danno lavoro a più di 30 mila persone - 120 mila se consideriamo l'indotto».

Il presidente del Consiglio Mario Draghi durante l'incontro con le autorità a palazzo San Giorgio a Genova (Ansa/Filippo Attili)

Familiari vittime ponte Morandi parlano a Draghi del ddl contro l’incuria

Egle Possetti, portavoce del Comitato in ricordo delle vittime del Ponte Morandi, ha riferito che con Draghi hanno parlato del «nostro disegno di legge, sulle vittime dell’incuria, e gli abbiamo chiesto attenzione su questo, perché per noi è come una forma di ricordo nei confronti dei nostri familiari, serve per fare qualcosa che rimanga per il furuto sperando sempre che non debba mai essere utilizzato». Nella visita a Genova Draghi ha partecipato a un momento di preghiera con i familiari delle vittime alla Radura della Memoria in via Fillak, l’area costruita in ricordo delle vittime della tragedia del 14 agosto 2018.

Toti: «Territorio pronto ad affrontare le sfide del futuro»

«Benvenuto in Liguria. La sua visita ci riempie di orgoglio. É una giornata bella e importante per questa città e per tutta la Liguria, un segnale forte di attenzione per questo territorio che oggi, dopo due anni molto difficili, è pronto ad affrontare con determinazione le sfide future per sostenere la crescita e lo sviluppo», ha detto il governatore ligure Giovanni Toti accogliendo il premier Mario Draghi in aeroporto. Con Toti il prefetto Renato Franceschelli, il sindaco di Genova Marco Bucci, il presidente dell’Autorità Portuale di Sistema del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini, il comandante della Direzione marittima di Genova Sergio Liardo.

Bucci: «La città vuole crescere anche grazie al Pnrr»

«Abbiamo di fronte una sfida che noi consideriamo una grandissima opportunità e noi non vogliamo perderla o mancarla. Genova è una città in crescita ed è una città che vuole crescere e vuole tornare a prendersi gli scenari internazionali. Abbiamo l’aiuto del Governo, abbiamo 1,5 miliardi dal Pnrr, ma possiamo già contare su 6 miliardi per interventi infrastrutturali nella città di Genova. Ne abbiamo chiesto altri 2 perché abbiamo l’opportunità di fare il primo porto decarbonizzato d’Europa», ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci intervenendo a palazzo San Giorgio.

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