Droni e tecnologie spaziali col Mediterranean Aerospace Matching
Prologo del G20 sull’aerospazio (in programma a ottobre a Roma) e tre giorni di incontri e dimostrazioni a Grottaglie
di Domenico Palmiotti
I punti chiave
4' di lettura
Nella settimana che vede svolgersi in Italia la seconda edizione del “G20 Space Economy Leaders Meeting” focalizzato sui temi scelti dalla presidenza italiana (People, Planet, Prosperity) e in preparazione del G20 dello spazio in programma a ottobre, la Puglia, con l'iniziativa all'aeroporto di Grottaglie del Mediterranean Aerospace Matching (Mam), sarà uno degli snodi importanti.
Per tre giorni, dal 22 al 24 settembre, focus sulle tecnologie spaziali e sulla loro applicabilità, sui progetti delle grandi aziende e delle start up (25 quelle selezionate), sulla sicurezza dei droni specie se usati in ambiti delicati, sulle dimostrazioni sperimentali. Sarà un confronto che coinvolgerà operatori, rappresentanti di agenzie, amministrazioni pubbliche, fondi di investimento, Università, mondo tecnico e scientifico. Le start up, in particolare, potranno incontrare operatori internazionali con la piattaforma digitale Fiera Smart 365 messa a disposizione da Ice-Agenzia.
Saccoccia (Asi): ruolo chiave delle attività spaziali
«Crediamo che le attività spaziali giocheranno un ruolo chiave negli anni a venire per rafforzare le fondamenta di tre pilastri essenziali come Persone, Pianeta e Prosperità, la trilogia scelta dall'Italia per il tema di questa edizione stabilendo una chiara priorità per la comunità del G20» dichiara Giorgio Saccoccia, presidente dell'Asi, Agenzia spaziale italiana, protagonista del Mediterranean Aerospace Matching di Grottaglie insieme a Dta, il Distretto tecnologico aerospaziale, Regione Puglia, Ita (Italian Trade Agency), Enac (Ente Nazionale per l'Aviazione Civile), Aeroporti di Puglia (AdP), Arti (Agenzia regionale per la Tecnologia e l'Innovazione) e Puglia Sviluppo (società finanziaria per l'attrazione degli investimenti). Presenti anche Boeing, Leonardo, Lockheed Martin, Avio Ae r o e Intesa San Paolo. Tra le realtà pugliesi saranno presenti Exprivia e il Gruppo hi-tech italiano Angel con le aziende Sitael (la più grande realtà privata nel settore dello spazio e leader mondiale nei piccoli satelliti), Blackshape, Eikontech, Skycomm e Sit.
«Le risorse spaziali - ha detto Saccoccia in avvio il 20 settembre del G20 Space Economy Leaders Meeting - sono sempre più legate ad aree vitali come comunicazioni, trasporti, salute, agricoltura, ambiente e clima, che aprono la strada a un’ampia gamma di industrie e a nuovi mercati, con conseguente occupazione, aumento delle opportunità e migliori standard di vita nei Paesi di tutto il mondo».
Verso i network per trasporti spaziali
«Nel Mediterranean Aerospace Matching a Grottaglie - osserva ancora il presidente dell'Asi - tratteremo il futuro trasporto terrestre. E speriamo che in un futuro non lontano l'Italia abbia il suo network di trasporti spaziali e suborbitali. Vorremmo che Grottaglie fosse il primo». Lo scalo pugliese, sottoposto ad una serie di investimenti da parte di AdP negli ultimi tempi, è stato già riconosciuto da tempo come primo spazioporto italiano. A fine anno potrebbe essere ulteriormente definito il quadro regolatorio dopo la prima versione del regolamento per l'esercizio degli spazioporti che è dell'anno scorso.
Enac, Ente nazionale aviazione civile, ha l'obiettivo di partire con la sperimentazione dei voli suborbitali nel 2023 a Grottaglie. Voli che all'inizio sarebbero punto-punto con obiettivi scientifici. Inoltre, lo spazioporto di Grottaglie potrebbe essere utilizzato dall’Esa (Agenzia Spaziale Europea) per il rientro dello Space Rider lanciato dalla base di Kourou (Guinea francese). «Nel Pnrr - spiega Saccoccia - ci sono importanti risorse per lo spazio. A Grottaglie aggiorneremo i partecipanti di quello che vogliamo fare, delle fabbriche spaziali del futuro che vogliamo realizzare in Italia e che speriamo siano una opportunità anche per la Puglia. Parleremo inoltre di Space Rider, iniziativa fortemente spinta dall'Italia, con Grottaglie primo candidato per la base di rientro di una navicella spaziale che viaggerà più volte».
Al Mam, l'Asi porterà «i grandi player del turismo spaziale, chi sta già volando e chi si appresta a farlo. A loro, venendo a Grottaglie, diremo: venite in Italia perché qui potete investire».
Nello spazio con sistemi economici e flessibili
Per il presidente di Asi, «questa settimana è molto importante per lo spazio, che costituisce una nuova frontiera di sviluppo economico, e l'Italia gioca un ruolo significativo. È una settimana importante perché il G20 parla di spazio e gli incontri sono cominciati a Roma. Il 23 settembre ci sposteremo in Puglia. Parleremo di trasporto spaziale. Si fa spazio, se nello spazio ci si arriva e arrivarci con sistemi più economici e flessibili, è la sfida del momento. Noi vogliamo discutere cosa abbiamo di fronte».
I droni dell’Enav e quelli israeliani
«Il Mam - dice Giuseppe Acierno, presidente del Distretto tecnologico aerospaziale - valorizza quello che la Puglia ha fatto in questi anni nell'aerospazio e dimostra come la Puglia sia cambiata. Oggi meno motori e prodotti vengono fabbricati a causa del Covid e delle sue ripercussioni sull'industria aeronautica, ma la Puglia ha elementi di resilienza che permettono di affrontare questo momento: la produzione per l'aviazione generale con 3 società, i droni e i sistemi da remoto, lo spazioporto».
«Queste tematiche - spiega Acierno - possono tradursi in produzione e lavoro. Dobbiamo far sì che le tecnologie siano a disposizione della nostra vita quotidiana. Per lo spazioporto devono partire prima le missioni, e questo avverrà oltre oceano, ma chi è pronto guadagnerà qualcosa in più in termini di investimenti».
Circa le sperimentazioni cui sarà possibile assistere, Enav effettuerà una demo live con la flotta di droni del servizio dedicato al controllo di infrastrutture fisiche e tecnologiche denominato “Drone for VOR and ILS/Infrastrucure Advanced Maintenance”.
Israele, inoltre, presenterà al Mam sia un progetto pilota già testato che usa i droni in aree urbane per la consegna di prodotti e merci a case, edifici, centri commerciali e scuole (grazie alla Naama Initiative, un'iniziativa istituzionale per la creazione di una rete nazionale di consegne), sia Starburst Aerospace Israel, l'acceleratore aerospaziale che collega startup, aziende, investitori e istituzioni. Israele è presente anche con SpacePharma, una startup che ha sviluppato un laboratorio per la conduzione di esperimenti in condizioni di microgravità. Da SpacePharma è stato costruito il mini-laboratorio per la realizzazione di esperimenti medici contenuto nel satellite Dido III lanciato nel settembre 2020 nell'ambito di una cooperazione scientifica tra Italia e Israele.
loading...