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Drouot “aggiudica” il 30% del suo capitale a due società di investimento

La casa d'aste francese chiude un primo semestre in crescita e raccoglie liquidità per lo sviluppo futuro

di Maria Adelaide Marchesoni

3' di lettura

Un'altra incursione delle società di investimento nell'arte e ancora una volta a Parigi. Vesper Investissement e il Groupe Chevrillon hanno annunciato l'istruzione di un consorzio per l’acquisizione di una partecipazione del 30% nel Groupe Drouot, uno dei principali protagonisti del segmento delle aste in Francia.
L'operazione avverrà con un aumento di capitale e ha un duplice effetto. Da un lato il consorzio, con l'acquisizione della quota, fornirà la liquidità agli azionisti che desiderano vendere le loro azioni e, al tempo stesso, darà al Gruppo i mezzi per sostenere le case d’asta e proseguire nei progetti di sviluppo avviati, in particolare l’espansione della piattaforma digitale e l’ampliamento delle attività lungo l’intera catena del valore delle aste (stoccaggio, consegna, ecc.).

Il consorzio è guidato da Vesper Investissement, società di investimento con sede a Parigi creata nel 2020 da Pierre-Guillaume Véron e partecipata dai dirigenti insieme a imprenditori e famiglie industriali francesi. La vocazione di Vesper è quella di supportare lo sviluppo di lungo termine di imprese innovative nell’economia reale, redditizie, con un forte potenziale di crescita e con un significativo valore strategico. Fa parte del consorzio anche Groupe Chevrillon, società di investimento con un patrimonio netto di circa 500 milioni di euro.

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I risultati dal primo semestre 2023

Fondato nel 1852 Hôtel Drouot nel cuore di Parigi, è una delle più antiche istituzioni internazionali dedicate agli incanti e concentra il maggior numero di vendite fisiche in un unico luogo. Nel primo semestre del 2023, 74 case d’asta hanno battuto all’Hôtel Drouot, organizzando quasi 500 vendite per un ricavo totale di 338 milioni di euro, con un aumento del 14% rispetto al 2022. La piattaforma digitale del Gruppo, Drouot.com, è leader nell'Europa continentale per le aste di fine art. Le 690 case d’asta che utilizzano i servizi fanno offerte per oltre 2,6 milioni di oggetti ogni anno. Nel primo semestre del 2023, la piattaforma ha generato un fatturato di 182 milioni di euro.

Le notizie sulle aste sono riportate ogni settimana su La Gazette Drouot, il settimanale leader del mercato dell’arte dal 1891. L’Hôtel Drouot ha registrato una crescita del 9% a 206,8 milioni di euro. Hanno superato la soglia simbolica dei 100.000 euro 180 opere d’arte, contro le 144 del 2022. Si tratta di un grande successo per questo mercato storico, che ha visto una crescita sostenuta dell'attività a partire da gennaio con la vendita di grandi gruppi di opere provenienti da dimore private. La prima metà dell’anno è stata dominata dalle vendite di collezioni private, con una trentina delle 489 dismissioni organizzate all’Hôtel Drouot. Tra queste, la collezione Bellime, formata da Henri Laugier e Marie Cuttoli, presso Kalck & Associés, che comprendeva una tela inedita di Joan Mirò classificata all’ottavo posto tra i top lot 20; l’imponente collezione di arte asiatica di Robert & Isabelle de Strycker, messa all’asta per tre giorni da Beaussant Lefèvre & Associés, che ha realizzato oltre 1,8 milioni di euro e ha stabilito diversi record per le stampe di Hokusai; l'estate di Christine Poirot Delpech e i 25 dipinti di Bernard Buffet, tra cui «Les Folles», record mondiale per l’artista, al sesto posto della nostra classifica, e la collezione di Pierre & Jeannine Consten, grande successo nelle aste primaverili.
Con un totale di oltre 4 milioni di euro, questa vendita in bianco e nero ha portato «Le Peintre I» di Picasso in cima al podio di questo semestre, con un valore di 2,3 milioni di euro.

La piattaforma digitale del Gruppo Drouot ha realizzato un fatturato di 182 milioni di euro in crescita del 24% rispetto al 2022. Grazie alle 690 case d’asta attive nel semestre, anche il numero delle vendite è aumentato con 3.915 vendite rispetto al 3.297 nel 2022. In totale sono stati presentati quasi 1,6 milioni di oggetti, con un incremento del 18% rispetto allo scorso anno. L’offerta più alta su Drouot.com è andata a un dipinto a olio di Jacob Jordaens (1593-1678) «Suzanne and the Elders», presentato dalla casa belga Coronari Auctions aggiudicata per 663.000 euro. Occupando la prima posizione nell’Europa continentale per le aste di opere d’arte e oggetti da collezione, Drouot.com ha un terzo degli acquirenti stranieri.

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