Morti bianche

Incidenti sul lavoro: morto responsabile di un impianto di risalita in provincia di Cosenza

Sabato, due vittime nel Torinese e a Pomezia. Intanto, per la morte del 18enne Lorenzo Parrelli all’ultimo giorno di stage, l’ipotesi è omicidio colposo

Aggiornato il 23 gennaio alle ore 11.42

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2' di lettura

Un’altra vittima sul lavoro. Si tratta del responsabile degli impianti di risalita di Lorica nel comune di Casali del Manco (Cosenza), Alessandro Marcelli, di 60 anni. È morto domenica mattina prima dell’apertura degli impianti: l’uomo si trovava a valle per effettuare delle verifiche alle cabinovie, quando sarebbe stato colpito da una cabina ed è scivolato battendo violentemente la testa. Sul posto i sanitari del 118 e i carabinieri per ricostruire l’accaduto. L’impianto è stato fermato e i vigili del fuoco sono intervenuti per effettuare l’evacuazione di alcuni operai rimasti sospesi in una cabina quando è scattato il blocco precauzionale.

Due vittime sabato

Nella giornata di sabato, a meno di 24 ore dalla scomparsa del 18enne Lorenzo Parelli, morto in provincia di Udine all’ultimo giorno di alternanza scuola-lavoro, si erano registrate altre due vittime.

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La prima a Busano, in provincia di Torino, dove un operaio di 58 anni è deceduto in un incidente avvenuto in un capannone della Silca, azienda che opera da anni nel settore dello stampaggio a caldo. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo - residente a Rivarolo Canavese - è caduto dentro la sabbiatrice: a trovarlo, agonizzante, i colleghi.

La seconda vittima si è registrata a Pomezia, Roma, dove un operaio di 65 anni è morto sul colpo dopo essere precipitato dal tetto di un capannone.

Lorenzo Parrelli: ipotesi omicidio colposo

Intanto, non si placa il clamore per la morte del giovane Lorenzo, schiacciato da una barra metallica nell’ultimo giorno di stage presso la Burimec di Lauzacco di Pavia di Udine. La Procura di Udine ha infatti aperto un procedimento per l’ipotesi di omicidio colposo a carico del legale rappresentante dell’azienda. Si tratta, spiega la Procura, di un atto necessario per «svolgere attività di accertamento irripetibile nelle forme garantite di legge, al fine di addivenire ad una compiuta ricostruzione della dinamica dell’infortunio».

Al momento, sono in corso approfondimenti per individuare eventuali ulteriori profili di responsabilità anche a carico di altre figure aziendali. Nei prossimi giorni con ogni probabilità verrà disposta l’autopsia sul corpo del giovane.

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