Duplice omicidio Ostia, confermato l’ergastolo per Carmine Spada
L’appello-bis era stato disposto dalla Cassazione, che aveva definitivamente accertato l’associazione a delinquere di stampo mafioso
di Patrizia Maciocchi
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Dopo il riconoscimento definitivo da parte della Cassazione dell’associazione a delinquere di stampo mafioso per il clan di Ostia, arriva la conferma all’ergastolo per Carmine Spada per il duplice omicidio di due esponenti di una “cosca” rivale. Questa la decisione presa in sede di appello-bis disposto dalla Cassazione, per i fatti avvenuti il 22 novembre del 2011 nel centro di Ostia. Il pg Francesco Mollace nella sua requisitoria oggi aveva chiesto ai giudici di confermare l’ergastolo inflitto in primo grado.
La posizione di Carmine Spada, assolto nel primo processo di Appello con sentenza poi impugnata dalla Procura generale, era stata stralciata dal processo principale nei confronti del clan nel corso del quale lo scorso settembre i giudici della Corte di Assise di Appello hanno confermato l’ergastolo per Ottavio Spada. Per Roberto Spada invece era stata decisa l’assoluzione e la pena per lui era stata determinata in 10 anni per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso.
La nuova mafia locale
Con la sentenza 25991/2022 la Suprema corte aveva riconosciuto il clan Spada come una “nuova” “piccola” mafia. Una mafia locale che, come quella storica, si avvale della forza che nasce dal vincolo associativo per intimidire l'ambiente in cui opera. Un'evocazione del “prestigio” criminale che può essere diretta sia a minacciare la vita o l’incolumità delle persone sia le essenziali condizioni esistenziali economiche e lavorative di specifiche categorie di soggetti. E quando si manifesta in questo modo la forza del clan, compromette i diritti fondamentali di un numero indeterminato di persone, lede non solo l’ordine pubblico ma anche quello economico e, più in generale, «l'esercizio dei diritti e delle libertà oggetto di tutela della Costituzione». In quell’occasione, con motivazioni contenute, in 210 pagine, era stata confermata l’associazione a delinquere di stampo mafioso per il clan Spada di Ostia nel maxi processo contro il clan del litorale romano.
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