E-commerce, il momento magico per gli acquisti è lunedì all’ora di pranzo
di Fabio Grattagliano
3' di lettura
Vive a Sondrio, compra online dal personal computer nella pausa pranzo del lunedì, paga preferibilmente con carta di credito e asseconda meno le sirene dello shopping nell’ultima settimana del mese. È il profilo estremizzato dello shopper addictet online che emerge dalle abitudini degli italiani quando scelgono il canale e-commerce per acquistare prodotti. La fascia magica per chi vende prodotti online è quindi quella compresa tra le 12 e le 15 mentre più in generale viene ulteriormente consolidata la sovrapposizione dei pattern tra consumi fisici ed e-commerce, portando quast’ultimo in un contesto di piena “maturità”.
L’ identikit emerge dall’indagine annuale realizzata dalla società Alkemy, digital enabler italiano - basata su un campione di circa 80mila ordini portati a compimento da utenti del mercato italiano e relativi agli shop online gestiti dalla società in tutte le principali categorie di prodotti (abbigliamento, prodotti per la cucina, prodotti per l’infanzia, arredamento, articoli di bellezza, alcolici, bevande, caffé) con l’esclusione dei servizi (banking, turismo e gaming). Il focus, quindi, è proprio sul comportamento degli acquirenti online rispetto ai fornitori di prodotti e consente anche una comparazione omogenea con i comportamenti d’acquisto registrati lo scorso anno.
L’analisi per territorio
Dal punto di vista geografico la Lombardia consolida il primo posto con la popolazione che effettua nel 2018 un quarto del totale delle transazioni, con un incremento della quota di oltre il 3% rispetto al 2017. Seguono il Lazio, l’Emilia Romagna, il Piemonte e il Veneto. La graduatoria si scombina parecchio se invece il focus si sposta sulla più significativa graduatoria elaborata in base al numero di acquisti in rapporto alla popolazione. Il numero di ordini effettuati ogni cento abitanti vede sempre la Lombardia al vertice, ma subito dietro troviamo il Trentino Alto Adige, la Liguria e l’Emilia Romagna, che avanzano in maniera significativa rispetto allo scorso anno.
Entrando più in dettaglio e scomponendo i dati per provincia assistiamo a un’altra conferma, con Sondrio che consolida i primato di territorio con la più alta propensione all'acquisto online, sempre seguita da Milano. «Da sottolineare la performance di Roma - sottolinea Duccio Vitali, amministratore delegato di Alkemy - che pur recuperando posizioni rispetto allo scorso anno resta sempre fuori dalle prime venti provincie. Con l’ingresso nelle prime dieci anche di Lecco, Monza e Varese, la Lombardia piazza ben sei provincie nella top ten».
In quale giorno si compra
L’acquisto di prodotti online mostra la sua caratteristica “funzionale” osservando la distribuzione all’interno dei giorni della settimana. Nei primi tre giorni si concentra, infatti, più del 50% dello shopping sul web e non nel weekend, come invece avveniva nell’era d’esordio dell’e-Commerce, quando ad evere il sopravvento era piuttosto il carattere esperienziale e di intrattenimento dell'acquisto. In assoluto, il giorno preferito dagli utenti italiani resta quindi il lunedì mentre quelli meno frequentati risultano essere la domenica e soprattutto il sabato. «Si consolida ulteriormente il trend che vede gli acquisti online seguire il pattern di quelli fisici - spiega ancora Vitali - con un crollo rilevante durante la quarta settimana del mese, a dimostrazione di come l’e-commerce sia oramai entrato nei comportamenti quotidiani delle persone e ne ricalchi le dinamiche dei consumi tradizionali, compresi gli effetti della crisi e della difficoltà economica delle famiglie». Dal punto di vista della fascia oraria preferita dagli utenti per compiere transazioni online , invece, è quella compresa tra le 12 e le 15.
Come si compra online
Nel 2018 il desktop rimane il device per eccellenza utilizzato per comprare online e contestualmente si assite alla stabilizzione del trend di crescita del “mobile” la cui penetrazione resta pressocché stabile dopo un lungo periodo di espansione. Come metodo di pagamento, da annotare infine una flessione del “contrassegno”, scelto dal 13% degli italiani nel 2018 contro il 17% dello scorso anno. Il dato resta elevato ma è il segnale che l’Italia inizia ad allinearsi al resto d’Europa spostandosi su carte di credito e Paypal.
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