È il momento delle due ruote: dall'official bike del Giro d'Italia alle ultime novità
Protagoniste di Grandi Giri, campionati, classiche, olimpiadi, le ultime biciclette da strada promettono le stesse performance per atleti e non professionisti
di Camilla Colombo
3' di lettura
Anniversari e prime volte in questa 104esima edizione del Giro d'Italia - vinta dal colombiano Egan Bernal in sella a una Pinarello Dogma F12 - che è coincisa con il 90esimo anniversario della maglia rosa, l'icona-simbolo del ciclismo professionistico.
Il 2021 è stato anche il secondo anno consecutivo in cui Bianchi, storico marchio di biciclette italiano, ha ricoperto il ruolo di sponsor del Giro d'Italia – la sua Specialissima 2021 è stata scelta come official bike dell'evento. Completamente ripensato come modello all-rounder, leggero e performante, il nuovo telaio Specialissima disc in carbonio pesa soltanto 750 grammi, per un rapporto peso-potenza ideale in salita e una rigidità eccellente sull'asfalto. Progettata per i professionisti World Tour, come Simon Yates, reduce dal successo al Tour of the Alps dello scorso aprile, rasenta la perfezione estetica per tutti gli appassionati delle due ruote.
A farle compagnia quest'anno, ci sono altre due meraviglie del made in Italy: la nuova V3Rs monoscocca di Colnago e l'arma dei Granatieri, Dogma F12 Grenadier, di Pinarello. Leggerezza e aerodinamica sono i concetti che hanno portato la casa di Cambiago a migliorare ancora di più le prestazioni ottenute con le precedenti V1-R e V2-R. Il nuovo modello presenta un telaio in carbonio con una resistenza 5 volte superiore a quanto richiesto dalle normative e un'ottima velocità sia nei giri a tappe sia nelle granfondo più estenuanti. D'altronde per Cambiago parlano i numeri: 62 campionati del mondo, 38 classiche, 21 grandi giri, 18 olimpiadi. La stessa mentalità vincente si trova anche in casa Pinarello. I due nuovi modelli Dogma F12 sono un tributo ai successi del 2020: la tinta Pink Grenadier celebra la vittoria di Tao Geoghegan Hart al Giro d'Italia, mentre la Gold Grenadier ricorda il successo di Filippo Ganna al Mondiale Cronometro di Imola. Più rigida rispetto alle precedenti, con una riduzione della resistenza aerodinamica e una leggerezza ancora più elevata, Dogma F12 deve molto delle sue performance al manubrio, perno del progetto.
Spostandoci nel resto d'Europa, spicca la casa tedesca Canyon che, nel 2019, ha registrato il suo anno di maggior successo al Giro, quando Richard Carapaz ha vinto la classifica generale e il team Movistar si è aggiudicato il titolo della classifica a squadre. Con un peso di soli 730 grammi, freni a disco e realizzata in carbonio, Aeroad Cfr Disc eTap fa intuire, già dal nome, la sua propensione alla velocità, non solo per gli atleti professionisti. L'impegno di Canyon Factory Racing, infatti, è portare bici identiche a quelle utilizzate nei Grandi Giri, direttamente a casa di tutti gli appassionati.
Topstone Carbon di Cannondale, di base in Connecticut, è una gravel bike, ovvero una bicicletta per strada bianca, con doppia sospensione per gestire al meglio la differenza di terreno fra asfalto e fuoristrada, premiata, per la sua attitudine sportiva e confortevole, con il Design&Innovation Award 2021.
Madone della statunitense Trek è, invece, la superbike che condensa aerodinamica, qualità di guida e leggerezza, grazie all'inedito telaio in carbonio, con un misuratore di potenza e una trasmissione elettronica wireless a 12 velocità che garantisce la massima precisione nel cambio.
Da Taiwan, infine, ecco la nuova Propel Advanced SL 0 Disc di Giant che è stata costruita per dare un vantaggio in attacco o nello sprint e garantire, al contempo, risparmio energetico e prestazioni aerodinamiche. Sviluppata e testata dai velocisti della squadra CCC Team WorldTour, è stata progettata con la tecnologia Giant AeroSystem Shaping per una resistenza minima, grazie ai tubi di forma ellittica troncata che si traducono in un telaio ultra rigido e superleggero. Adatto a ogni sfida.
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