È morto a 99 anni Alberto Crespi, fu legale di fiducia di Cuccia
È stato giurista di fama e professore di Diritto penale e procedura penale all’Università Cattolica e successivamente di Diritto penale commerciale alla Statale
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È scomparso a 99 anni Alberto Crespi, giurista di fama e professore di Diritto penale e procedura penale all’Università Cattolica e successivamente di Diritto penale commerciale alla Statale. È stato il penalista di fiducia del fondatore di Mediobanca, Enrico Cuccia, che era invece affiancato per gli aspetti societari da Guido Rossi.
Nato nel 1923 a Milano, Alberto Crespi, erede di una famiglia di imprenditori attivi nella produzione di mobili in ferro per uffici, navi e ospedali, è stato un giurista e consulente ascoltato al centro di alcuni dei casi più spinosi della storia finanziaria italiana. Ha assistito in particolare Enrico Cuccia negli anni dello scontro con Michele Sindona e nelle vicende giudiziarie seguite all’assassinio nel 1979 di Giorgio Ambrosoli, commissario liquidatore della Banca Privata Italiana: Cuccia fu chiamato a rispondere del fatto che fosse a conoscenza delle minacce rivolte da Sindona allo stesso Ambrosoli.
Crespi è stato poi, tra gli altri, avvocato di Carlo De Benedetti e della Montedison. Tra le sue passioni vanno ricordate l’arte e la musica. Diplomato in pianoforte al Conservatorio di Milano era un grande appassionato di organo e di Johann Sebastian Bach. Donò nel 2001 al Museo Diocesano di Milano una collezione di oltre 40 dipinti del Trecento e Quattrocento e nel 2014, insieme al fratello Giampaolo, diede al Fai la proprietà della villa liberty di famiglia a Milano.
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