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Napolitano, Camera ardente al Senato alla presenza di Mattarella. I funerali martedì alle 11.30 alla Camera

Ex presidente della Camera e ministro dell’Interno nel governo Prodi, parlamentare di lungo corso ed esponente della corrente “migliorista” del Pci, è stato il primo Capo dello Stato a essere eletto per un secondo mandato. Camera ardente domenica 24 settembre al Senato, poi martedì funerali di Stato in forma laica

L’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano applaude all’elezione del suo successore Sergio Mattarella (Ap)

5' di lettura

I funerali del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano - Palazzo Chigi ha disposto le esequie di Stato - si svolgeranno martedì prossimo, 26 settembre, alle 11,30 alla Camera con una cerimonia laica (come quella che aveva avuto Pietro Ingrao davanti al Palazzo di Montecitorio). La Camera ardente sarà invece aperta domenica 24 settembre, alle 10 alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Presidente del Senato Ignazio La Russa. Dalle 11 l’accesso sarà aperto a tutti fino alle 18 e poi dalle 10 alle 16 di lunedì. Slitta l’intervento di Meloni alla kermesse di Fdi sul primo anno di governo. Anche il Pd ferma le iniziative.

Fdi, per Camera ardente Napolitano slitta intervento Meloni

«In concomitanza con l’apertura della Camera ardente per l’emerito Presidente della Repubblica Fratelli d’Italia rinvia di una settimana tutte le iniziative, compreso l’intervento del Presidente Giorgia Meloni, previste per domani». È quanto ha annunciato Fratelli d’Italia, rinviando al prossimo week end le iniziative di domani della Kermesse “L’Italia Vincente. Un anno di risultati”, a partire dall’intervento della premier all’Auditorium della Conciliazione previsto domenica mattina.

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L’ex Capo dello Stato aveva 98 anni

Napolitano aveva 98 anni. Ex presidente della Camera e ministro dell’Interno nel governo Prodi, parlamentare di lungo corso ed esponente della corrente “migliorista” del Pci, è stato il primo Capo dello Stato a essere eletto per un secondo mandato. Si è spento alle 19, 45 del 22 settembre presso la clinica Salvator Mundi al Gianicolo in Roma. Palazzo Chigi ha disposto i funerali di Stato.

Le sue condizioni si erano complicate

L'ex Capo dello Stato era ricoverato da tempo in una clinica della Capitale ma le sue condizioni si erano complicate negli ultimi giorni. Nato a Napoli il 29 giugno del 1925, è diventato Presidente della Repubblica - il primo a essere stato membro del Pci - il 15 maggio del 2006. È stato anche il primo a essere eletto per un secondo mandato, il 20 aprile 2013. Era stato eletto deputato per la prima volta nel 1953. È stato anche presidente della Camera (1992-1994) e ministro dell'Interno (1996-1998, primo Governo Prodi).

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Era ricoverato da 4 mesi

L’ex Capo di Stato era ricoverato da 4 mesi. Accanto a lui, la famiglia e il consulente per la comunicazione, amico di una vita, Giovanni Matteoli. Al senatore a vita avevano staccato le macchine, che ne garantivano anche la respirazione, all’inizio della settimana, ma il suo cuore ha continuato a battere per giorni prima di fermarsi. I due figli Giulio e Giovanni, insieme alla moglie Clio Maria Bittoni, 89 anni, sono andati a trovarlo quasi ogni giorno. Era già da qualche anno che il Presidente emerito della Repubblica aveva problemi di salute. Era stato operato una prima volta all’addome all’ospedale Spallanzani di Roma il 21 maggio del 2022 e l’intervento era stato eseguito dall’equipe del professor Giuseppe Maria Ettorre. Un secondo intervento lo aveva subito subito dopo aver lasciato il Quirinale, all’inizio del 2015, dopo due anni dall’inizio del suo secondo mandato. Il 24 aprile del 2018, nove giorni dopo aver parlato con il nuovo Presidente delle Repubblica, Sergio Mattarella, durante le consultazioni avviate dopo le elezioni, era stato ricoverato al San Camillo per un improvviso malore. E qui era stato sottoposto ad un altro complicato intervento all’aorta eseguito dal professor Francesco Musumeci. Venne dimesso il 22 maggio.

Il cordoglio di Mattarella: interprete fedele della Costituzione

A nome di tutti gli italiani, è stato il suo successore Sergio Mattarella a esprimere “il cordoglio dell’intera nazione”. “Eletto alle più alte magistrature dello Stato, Presidente della Camera, Senatore a vita, Presidente della Repubblica per due mandati, ha interpretato con fedeltà alla Costituzione e acuta intelligenza il ruolo di garante dei valori della nostra comunità, con sentita attenzione alle istanze di rinnovamento presenti nella società. Votato alla causa dei lavoratori, inesauribile fu la sua azione per combattere la spirale delle morti sul lavoro. La sua morte mi addolora profondamente” e “rivolgo ai familiari il cordoglio dell’intera nazione” scrive in un messaggio di cordoglio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Dal Pci al Quirinale, la lunga carriera di un uomo delle istituzioni

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“Nella vita di Giorgio Napolitano - scrive ancora Mattarella - si specchia larga parte della storia della seconda metà del Novecento, con i suoi drammi, la sua complessità, i suoi traguardi, le sue speranze. Dalla frequentazione, negli anni giovanili, dello stimolante ambiente culturale napoletano, all’adesione alla causa antifascista e del movimento comunista, all’impegno per lo sviluppo del Mezzogiorno e delle classi sociali subalterne, sino poi alla convinta opera europeistica e di rafforzamento dei valori delle democrazie, il presidente Napolitano ha interpretato significative battaglie per lo sviluppo sociale, la pace e il progresso dell’Italia e dell’Europa”. “Membro del Parlamento Europeo, e Presidente della sua Commissione Affari costituzionali, promosse il rafforzamento delle istituzioni comunitarie per un’Europa sempre più autorevole e unita. Eletto alle più alte magistrature dello Stato, Presidente della Camera dei Deputati, Senatore a vita, Presidente della Repubblica per due mandati - aggiunge ancora il capo dello Stato - ha interpretato con fedeltà alla Costituzione e acuta intelligenza il ruolo di garante dei valori della nostra comunità, con sentita attenzione alle istanze di rinnovamento presenti nella società. Votato alla causa dei lavoratori, inesauribile fu la sua azione per combattere la spirale delle morti sul lavoro”. “La sua morte mi addolora profondamente e, mentre esprimo alla sua memoria i sentimenti più intensi di gratitudine della Repubblica, rivolgo ai familiari il cordoglio dell’intera nazione” conclude Mattarella.

Il Papa: Napolitano sempre alla ricerca del bene comune

Il Papa ricorda l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano da Marsiglia, dove si trova in viaggio. La sua morte “ha suscitato in me sentimenti di commozione e al tempo stesso di riconoscenza per questo uomo di Stato che, nello svolgimento delle sue alte cariche istituzionali, ha manifestato grandi doti di intelletto e sincera passione per la vita politica italiana, nonchè vivo interesse per le sorti delle nazioni”. “Conservo grata memoria degli incontri personali avuti con lui - ricorda il Papa in un telegramma alla moglie Clio Bittoni - durante i quali ne ho apprezzato l’umanità e la lungimiranza nell’assumere con rettitudine scelte importanti, specialmente in momenti delicati per la vita del Paese, con il costante intento di promuovere l’unità e la concordia in spirito di solidarietà, animato dalla ricerca del bene comune”.

Putin, Napolitano uno statista eccezionale, vero patriota

Con Giorgio Napolitano «è venuto a mancare uno statista eccezionale e un vero patriota italiano». Con queste parole di elogio il presidente russo, Vladimir Putin, ha ricordato l’ex capo dello Stato nel telegramma inviato al presidente Mattarella, come riporta Ria Novosti. «Nella sua giovinezza - ha detto Putin - Napolitano lottò coraggiosamente contro il fascismo nelle file della Resistenza e poi ha servito fedelmente per molti anni il suo paese, anche come presidente e in altre alte cariche governative». Putin ha ricordato di aver avuto la fortuna di parlare con Napolitano in diverse occasioni e «conserverà per sempre un caro ricordo».

Bandiere a mezz’asta al Comune di Napoli

“A nome dell’Amministrazione comunale e di tutta la città, esprimo grande cordoglio per la morte del Presidente Giorgio Napolitano. Ha sempre difeso i principi fondamentali della Costituzione ed ha rappresentato Napoli ai massimi livelli con uno straordinario senso delle Istituzioni. In segno di lutto, ho subito disposto le bandiere a mezz’asta al Comune”. Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Le bandiere a lutto state esposte a Palazzo San Giacomo e al Palazzo di Via Verdi, sedi del Comune di Napoli.

Figc: minuto di raccoglimento su tutti i campi

Nel fine settimana un minuto di silenzio verrà dal mondo del calcio, che ebbe in Napolitano il tifoso più eccellente ai Mondiali vinti nel 2006. “Il mondo del calcio partecipa commosso al diffuso senso di cordoglio per la scomparsa di Giorgio Napolitano in virtù del suo alto e generoso servizio alla Repubblica. Straordinario tifoso della maglia azzurra, ne ha esaltato i valori e ne ha condiviso passione ed emozioni con tutti gli italiani in diverse occasioni. Per tutti noi resterà sempre il Presidente Campione del Mondo”. Così il n.1 della Figc Gabriele Gravina. Per ricordare e onorare Napolitano, la Figc ha disposto un minuto di raccoglimento da osservare prima dell’inizio delle gare di tutte le competizioni del weekend, da stasera fino ai posticipi di lunedì.

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