È morto Ronald Lee Ermey, il sergente di ferro di «Full Metal Jacket»
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«Io sono il sergente maggiore Hartman, vostro capo istruttore. Da questo momento potete parlare soltanto quando vi sarà richiesto, e la prima e l’ultima parola che dovrà uscire dalle vostre fogne sarà “signore”! Tutto chiaro, luridissimi vermi?». Comincia così Full Metal Jacket, apologo pacifista contro la guerra in Vietnam a firma del grande Stanley Kubrick.
Ronald Lee Ermey, l’attore che diede il volto al sergente Hartman, è morto all'età di 74 anni. A dare l’annuncio è stato via Twitter il suo manager di lunga
data, Bill Rogin: «È con enorme dispiacere che mi duole informarvi che R. Lee Ermey (“The Gunny”) è morto questa mattina a causa di alcune complicazioni dovute a una polmonite. Mancherà moltissimo a tutti noi».
Oltre che per il suo ruolo più famoso nel film di Kubrick del 1987 che gli è valso una nomination al Golden Globe come miglior attore non protagonista, Ermey era conosciuto per aver vestito i panni anche di altre figure autoritarie. È stato il sindaco Tilman nel film Mississippi Burning - Le Radici dell’Odio del 1988, il capitano di polizia in Seven del 1995, il capo ufficio Frank Martin in Willard il
paranoico del 2003, il sadico sceriffo Hoyt nel remake di Non aprite quella porta diretto da Marcus Nispel e ha prestato la sua voce al Sergente, il comandante dei soldatini verdi di plastica nella saga di Toy Story.
Lascia la moglie e quattro figli. La sua battuta più celebre? «Come mai il soldato Palla di Lardo non è in branda dopo il silenzio? Come mai il soldato Palla di Lardo ha un fucile in mano?». E il Sergente Hartman morirà proprio per mano del soldato Palla di Lardo.
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