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Ebike in poche mosse: i kit per convertire la bicicletta all’elettrico

Trasformare una bici normale ed «energizzarla» attraverso un kit di conversione in e-bike è possibile. Ecco come

di Marco Trabucchi

6' di lettura

C’è una terza via tra il possedere una ebike e non possederla: quella di farsela da soli con i kit di conversione nati per trasformare bici muscolari in scattanti ebike. Non sempre si tratta di soluzioni economiche, ma il kit di conversione può essere una scelta azzeccata per chi vuole avere un solo mezzo con cui attraversare rapidamente la città e comunque godersi le pedalate con una bici muscolare nel tempo libero.

Sul mercato esistono varie tipologie di motori. In primis bisogna prestare attenzione alla presenza della batteria nel kit di conversione, che a volte non è compresa, cercando poi quella adatta al tipo di motore che si compra.

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In alcuni casi è invece presente nel sistema, ma è importante trovare un valido punto di ancoraggio sulla bici per poterle fissare in sicurezza. A questo proposito le più facili sono le bici tradizionali, quelle con il tubo obliquo lungo. Per le altre bici, specie da passeggio, spesso con forme del telaio irregolari, ci sono appositi kit di montaggio, specie sul portapacchi, l'opzione più valida in questi casi.

Motori diversi, assistenza diversa

La tipologia di motore da montare sulla bici fa la differenza. Parliamo sempre di bici con motori da 250W, con il limite di assistenza a 25 km/h, secondo la direttiva italiana. I più efficienti sono i kit mid-drive, che si montano al posto del movimento centrale (dove sono montate le pedivelle).

Il motore agisce direttamente sui pedali imprimendo la forza direttamente sulla trasmissione. Un vantaggio concreto in termini di efficienza di pedalata, ma anche più costoso e relativamente difficile da installare se non si ha dimestichezza con la meccanica.

Ci sono poi le ruote posteriori e anteriori che nel mozzo incorporano il motore e la batteria, il cui principale vantaggio è la praticità di montaggio (basta montare solo la ruota).

La terza alternativa sono i motori a contatto provvisti di batteria incorporata, in cui l'assistenza alla pedalata avviene tramite attrito appoggiando la parte rotante del kit alla ruota anteriore o posteriore.

Opzione kit mid drive

Tra i kit di motore mid drive più venduti c'è quello di Bafang – tra i leader nella produzione di motori per e-bike – con il kit di trasformazione BBS01B. Si tratta di un propulsore da 250W con installazione sul mozzo dei pedali valido per tutte le tipologie di bici (urbane, mtb e da corsa).

Ha una coppia massima di 80Nm ed è compatibile con tutti i movimenti centrali da 68/73 mm. Il kit è disponibile al prezzo di 389,99 euro, ma la batteria è da acquistare a parte. In opzione c'è anche un display compatto che riporta dati e informazioni sensibili legate alla velocità al chilometraggio e alla carica della batteria.

Un'altra soluzione valida è quella proposta dall'italiana Bikee Bike, una delle prime realtà a credere nell'applicazione di un motore supplementare per trasformare la propria bici. La startup emiliana ha progettato un motore centrale concentrandosi sulla compattezza e dotato di una coppia motrice sostenuta.

Il Kit BEST e-bike 2020 EN si va ad avvitare nel telaio in corrispondenza del movimento centrale, ha una potenza di 250 Watt (ma anche di 500, 749 e 999W) vanta una coppia record di 120 Nm e si abbina a due batterie da 550Wh e 670Wh, funzionanti con una tensione di 48 V.

Come tutti i motori sul mercato comunica con lo smartphone per trasferire i dati di batteria, potenza e modalità di assistenza. Il prezzo del kit completo è di 1.960€.

Ci sono poi i kit di trasformazione della torinese Future Bike. Il modello di punta del catalogo è il motore centrale Active Torque in versione per mtb o stradale (con rapporti diversi). Il funzionamento avviene attraverso un sensore di coppia, che attraverso la continua analisi della spinta del biker decide il supporto da conferire.

L'intensità è variabile anche in base al livello di assistenza, che varia dal 30% al 300%, tramite quattro modalità di supporto. Il kit comprende anche un ampio display sul quale leggere tutte le informazioni di funzionamento del sistema, dallo stato di carica della batteria, alla velocità ai km percorsi.

Come tipologia di batteria si può scegliere tra il sistema a borraccia o altrimenti con slitta integrata nel portapacchi posteriore, e in entrambi i casi ha una capacità da 400Wh, è sganciabile tramite chiave e ha pure una pratica presa Usb per poter ricaricare gli apparati elettronici. Montato e pronto all'uso apporta 3,7 chilogrammi in più sulla bicicletta.

Sostituire la ruota

Se i kit mid drive necessitano, nella maggior parte dei casi, dell'intervento di un meccanico, le ruote dotate di motore sono invece di facile e quasi immediato montaggio: basta sostituire la ruota posteriore o anteriore e il gioco è fatto. In pratica si tratta di ruote con batteria integrata, che reagiscono a seconda della trazione ricevuta tramite la trasmissione, aggiustando in questo modo l'assistenza fornita.

Tra i modelli in commercio il sistema all in one Hycore T1 è tra i più validi. Si tratta di una ruota a tre razze “made in Italy” di facile montaggio, che nasconde due motori da 125W l'uno e una batteria incorporata che garantisce un'autonomia di circa 50 km. È compatibile solo con ruote da 28” senza freni a disco. Ha l'app bluetooth e costa 990 euro.

Il sistema Hycore T1

Molto simile alla Hycore T1 ma più compatta è la Copenhagen Wheel. È una ruota che mantiene una linea pulita della bici grazie ai raggi che anche se più corti, riportano alle bici muscolari. Ha un'autonomia di circa 50 km un peso davvero contenuto, meno di 6kg. Si può sostituire a ruote da 26” o 28” anche in questo caso senza freno a disco.

In attesa che venga commercializzata, in pre-ordine su Kickstarter, c'è Urban X, una ruota anteriore con il motore centrale sul mozzo. Il progetto è stato sviluppato da un team di Singapore e si basa appunto sul concetto di realizzare una ruota elettrica alimentata, che potesse essere utilizzata dalla quasi totalità delle biciclette tradizionali.

La ruota di Urban X

Nello specifico Urban X pesa 7 chilogrammi, ha un motore di 240W ed è alimentato da una batteria agli ioni di litio da 36V e 3500mAH, che si ricarica in circa 1,5 ore e garantisce un'autonomia di circa 50km. Il prezzo è di circa 600 dollari.

I motori a contatto

La compattezza è un punto forte di questi kit, in quanto solitamente batteria e motore sono racchiusi in un involucro che si trasporta. Sono i più pratici ma allo stesso tempo i meno efficienti; il motivo sta nella trasmissione che avviene tramite attrito, che aumenta le perdite meccaniche disperdendo l'energia.

Ma sono una valida alternativa per leggerezza e facilità estrema di montaggio.

Add-e è realizzato da un'azienda austriaca ed è il più piccolo e discreto sul mercato. Il piccolo motore per la trasformazione in ebike si monta con facilità sotto i pedali ed è composto da un braccio oscillante e un rullo che fa da attrito sulla ruota posteriore, mentre l'elettronica e il sensore son alloggiati all'interno dell'unità.

L'unità motrice pesa meno di 1 kg e la batteria da 6 Ah è montata all'interno di una borraccia in alluminio che consente un range di autonomia fino a 50 km e incorpora un interruttore per la regolazione di potenza. Il motore da 250w costa 975 euro.

Il sistema Rubbee X si monta invece sulla ruota posteriore della bici e permette di ottenere assistenza durante la pedalata semplicemente appoggiandolo alla ruota. Per montarlo basta collegare la staffa al tubo reggisella e collegare la puleggia alla gomma. Con l'app dedicata è possibile configurare le impostazioni dell'assistenza elettrica. Il modello base da 250W percorre fino a 16 chilometri e si ricarica in 1 ora. Il prezzo è di 529 euro a cui si possono aggiungere altri moduli batteria aumentando la percorrenza.

Il futuro? È senza batteria

La sfida che verrà è quella di eliminare le scomode e pesanti batterie grazie al sistema Kers (kinetic energy recovery system) già adottato in Formula 1: un dispositivo che trasforma l'energia cinetica in energia meccanica o elettrica durante la frenata.

Una sfida raccolta dall'Università di Losanna in collaborazione con Punkt., azienda svizzera di design, con il prototipo di kit plug and play e-cal 1020. Questo “kers per biciclette” sfrutta le discese per accumulare energia da utilizzare in salita.

Con un design ultra moderno, dalle dimensioni ridotte e leggerissimo perché senza batteria, potrà essere installato sulla ruota anteriore di qualsiasi bicicletta.


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