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Ecco gli assenteisti del Parlamento: bucano oltre il 30% delle votazioni

Dai dati di Camera e Senato e dall'ultima rilevazione di OpenPolis emerge che iil tasso medio di mancate presenze in Aula dei parlamentari è del 15,3% con punte superiori al 60% in 22 casi. A Montecitorio il Gruppo più assenteista è quello di Fi, mentre i deputati dei Cinque stelle sono i più presenti, così come quelli della Lega a palazzo Madama, dove a mancare all'appello sono prevalentemente i senatori del “Misto” e di Iv

di Marco Rogari

3' di lettura

Alla conclusione della diciottesima legislatura manca ormai meno di un anno, al netto di un eventuale, repentino stop in corsa. Ma in quello che è ormai considerato il Parlamento dalle porte girevoli, con cambi di casacca senza soluzione di continuità, non sembrano destinati a manifestarsi colpi di reni di fine mandato nelle presenze in Aula per votare i provvedimenti in arrivo. Comprese le riforme considerate strategiche dal governo Draghi, come la legge annuale sulla concorrenza o la delega fiscale, o i decreti legge resi necessari dalle tante emergenze: dal conflitto russo-ucraino alla crisi energetica e all'epidemia tutt'altro che esaurita.

L'assenteismo continua ad apparire come una sorta di vizio consolidato. Dall'analisi dei dati di Montecitorio e Palazzo Madama, e dall'ultima rilevazione di OpenPolis, aggiornata al 5 aprile, emerge che circa un quarto dei senatori e deputati (244 per la precisione) è inserito in una fascia di mancate partecipazioni alle votazioni che oscilla tra il 15 e il 30%. Con ben 115 parlamentari assenti più del 30% delle volte, 22 dei quali con punte superiori al 60 per cento. E la lista dei deputati scarsamente propensi a presentarsi nei due emicicli in occasione delle votazioni elettroniche è guidata dalla forzista Michela Vittoria Brambilla (con un tasso di assenteismo record del 99,1%), mentre tra i senatori formalmente il primato spetta al leghista Fausto De Angelis, che è però in carica da pochissime settimane dopo essere subentrato alla dimissionaria Tilde Minasi, ma di fatto i più assenteisti sono il Dem Tommaso Cerno e Niccolò Ghedini, sempre di Fi.

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Marta Fascina, Giorgia Meloni, Enrico Letta, Ignazio La Russa e Matteo Renzi nella “top15” degli assenteisti

Alla Camera nella lista dei 15 deputati poco attratti dalle votazioni in Aula, c'è un nutrito gruppetto di forzisti, del quale, oltre a Brambilla, fanno parte, tra gli altri, Antonio Angelucci (96,4% di mancate presenze) e Marta Antonia Fascina, l'attuale fidanzata del leader di Fi, Silvio Berlusconi, che al 5 aprile è risultata assente al 72,4% delle votazioni. Ma nell'elenco ci sono anche Vittorio Sgarbi (con un tasso di assenteismo del 79,5%), e i leader di Fdi, Giorgia Meloni (62,3%) e del Pd, Enrico Letta (75%), rientrato però da pochi mesi in Parlamento. Al Senato nella ”top 15”, dopo De Angelis (98,3% sulla base dell'ultima rilevazione di OpenPolis), Cerno (65,4%) e Ghedini (63,95), compaiono anche i nomi di Ignazio La Russa (Fdi), Stefania Craxi (Fi), Emma Bonino (+Europa-Azione ma inserita nel Gruppo Misto) e del leader di Iv, Matteo Renzi.

L'attrazione dell'assenza dal voto più diffusa tra i deputati che tra i senatori

La percentuale media delle assenze dei parlamenti dai voti è del 15,3%, ma la tendenza di deputati e senatori a non essere presenti in Aula non è la stessa: il livello di assenteismo è significativamente più elevato a Montecitorio (18,2%) rispetto a Palazzo Madama (7,8%). Al Senato, tra l'altro, tutti i parlamentari rientrano nella fascia compresa tra lo 0 e il 15% di assenze: soltanto 50 senatori fanno registrare un tasso di assenteismo superiore.

È Fi il Gruppo meno presente alla Camera, mentre al Senato spiccano il “Misto” e Iv

Alla Camera il Gruppo parlamentare meno affezionato all'Aula è quello di Forza Italia con una percentuale media di mancate partecipazioni alle votazioni elettroniche del 30%. Più o meno a ruota seguono il Gruppo Misto (24,1%) e quello di Liberi e uguali (22,8%). I deputati più assidui al momento del voto sono, al netto dei molti abbandoni, quelli Movimento 5 stelle(assenze medie del 12,6%). Al Senato invece a mancare il più delle volte all'appello e il Gruppo Misto (un tasso medio di mancate presenze del 16,1%), dove però confluiscono alcuni senatori a vita che, anche per motivi legati all'età e allo stato di salute, non garantiscono sempre un elevato livello di partecipazione alle votazioni. Ad assentarsi con una certa frequenza al momento del voto in Aula sono anche i componenti del Gruppo di Iv (nel 12,5% dei casi) e di Fdi (11,9%), mentre quelli della Lega risultano i più presenti.


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