Ecco le aziende laboratorio di inclusione e integrazione
Le imprese dell’area sono sempre più multiculturali: si sommano decine di nazionalità diverse. La contaminazione diventa un’opportunità
di Barbara Ganz e Valeria Zanetti
3' di lettura
Sempre più multiculturali, le aziende del NordEst viaggiano in anticipo rispetto a quanto avviene nella società. Una sfida e insieme una opportunità: le imprese sono chiamate a comprendere quali siano i nuovi codici da usare per valorizzare la diversità al proprio interno - è la tesi al centro del lavoro condotto da Niuko, società di formazione di Confindustria Vicenza, nell’ambito del format Maps for Future dedicato al fenomeno dei luoghi di lavoro multiculturali. Le aziende si mostrano sempre più ricche in termini di provenienze: spesso si sommano decine di nazionalità diverse, migranti di prima generazione, seconda e terza. Questo significa avere a che fare con persone e con processi di comprensione culturale di integrazione più o meno avanzati, e fare i conti con diversi contesti culturali.
Uno sforzo di equilibrio e di apertura: «Conoscere i contesti da cui arrivano queste persone è fondamentale per poter capire come gestire l’organizzazione e come dare valore alla contaminazione multiculturale - è la tesi al centro del dibattito -. In un mondo in cui velocità, flessibilità e resilienza aiutano a rispondere alle esigenze del mercato, chi ha vissuto esperienze lontane dal Paese di origine può portarsi a casa un bagaglio culturale che spinge ad avere una marcia in più anche sul lavoro, soprattutto per la capacità di attivare competenze di natura trasversale».
Come coltivare questi scambi per arricchire l’azienda e come le aziende possono favorire tali scambi attraverso progetti e percorsi strutturati è un tema su cui ragionare. Due sono i fronti da tenere presenti. Nelle aziende più strutturate e nelle multinazionali in genere, i percorsi di carriera prevedono tipicamente un periodo all’estero, ma anche nelle Pmi, soprattutto in settori dove la manodopera scarseggia, le nazionalità al lavoro aumentano. Molte anche le esperienze di integrazione di persone con background migratorio, talvolta con status di rifugiati o richiedenti asilo. In che modo allenare le “competenze multiculturali” in azienda perché possono rappresentare un valore e una reale opportunità di sviluppo per l’azienda?
«Servono azioni concrete - spiega Maura Di Mauro, formatrice e consulente interculturale specializzata su diversità e inclusione: «Contaminazione significa opportunità di apprendimento reciproco e di cambiamento. Nei contesti che vedo molto dipende dalla cultura aziendale e da come la leadership intende il multiculturalismo: problema o opportunità. Di certo avere un reparto Risorse umane ben organizzato aiuta». In realtà però, nelle tipica media impresa italiana che ha iniziato negli ultimi 20 anni un processo di internazionalizzazione, affacciandosi in ambienti multicultrali o perchè ha aperto sedi all’estero o perchè ha fatto ricorso a risorse con background migratorio, «si trovano al tempo stesso le difficoltà e la ricchezza nella gestione del percorso di integrazione e comprensione. Serve una cultura del rispetto e valorizzazione delle diversità, e può non essere semplice se in produzione sono vicine tante etnie: non sono infrequenti i casi di conflitti o difficoltà nel riconoscimento della leadership legata al genere». Come gestirli? «Dedicando tempo alla comprensione della situazione organizzativa, non solo da un punto di vista quantitativo, ma soprattutto con l’ascolto, anche con interviste di gruppo o singole, e molta sensibilità interculturale. E serve grande flessibilità nel trovare soluzioni e cambiamenti». Di fatto già oggi, in fase di assunzione e selezione, alcune aziende valorizzano la contaminazione scegliendo risorse straniere, seconde generazioni o persone con esperienze internazionali: «È un modo per creare cultura organizzativa anche in termine di mentalità. Le aziende possono poi attivare processi di tipo formale o con modalità informali: penso a quelle che organizzano scambi di libri o dedicano momenti al racconto dei Paesi di origine. Lo stesso esercizio di mettersi nei panni di altri attiva nuove competenze».
- Argomenti
- impresa
- Confindustria
- Vicenza
loading...