Ecco i cibi che battono l’inflazione: più vendite di superproteici e senza lattosio
Secondo Gs1 Italy, alcune categorie crescono anche in termini di quantità acquistate, contro il trend generale che vede aumentare la spesa in euro a fronte di cali in volume. Soffrono di più le fasce di prezzo basse
di Emiliano Sgambato
4' di lettura
Alimenti ricchi in proteine e in sali minerali. Senza lattosio, senza uova o senza zucchero. Sono poche le categorie di prodotti alimentari che crescono anche in termini di quantità vendute nei supermercati, e non solo in termini di euro spesi (per effetto dell’inflazione). Il trend generale per quel che riguarda il carrello della spesa è infatti confermato anche dall’ultima edizione dell’Osservatorio Immagino di Gs1 Italy: scontrini più cari, ma meno quantità nel carrello. Con le eccezioni di cui sopra, ma anche con ampiezze del fenomeno differenti a seconda delle macrocategorie analizzate e dei prezzi.
«La storica e radicata difesa della qualità del cibo messa in atto dagli italiani ha faticato a reggere l’urto dei fenomeni così impattanti che hanno caratterizzato gli ultimi dodici mesi – spiega Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy –. Sono aumentati i prezzi e si è cominciato a vedere in modo netto come siano diminuiti i volumi, anche se in maniera diversa fra fasce di prezzo, con quella più bassa che ha mostrato la maggior sofferenza».
Non tutti i prodotti hanno subìto però dei tagli nelle quantità acquistate: «Tra i principali panieri analizzati dall’Osservatorio Immagino – continua Cuppini – i claim relativi al basso tenore di zuccheri, alla ricchezza in proteine e all’assenza di lattosio hanno aumentato le vendite anche in volume e non solo a valore. Evidentemente le caratteristiche di questi prodotti sono talmente importanti per i consumatori da non modificarne i comportamenti di acquisto».
Più nel dettaglio qui di seguito i risultati sintetici dei nove panieri riguardanti il food (su 12 totali, a loro volta suddivisi in sottocategorie, il report integrale è consultabile sul sito di Immagino Gs1).
I prodotti che richiamano sul packaging l’idea di “Italianità” (25.409 quelli analizzati, 8 tra claim, icone e indicazioni geografiche europee) nel 2022 hanno raggiunto un valore di 10,4 miliardi di euro di vendite, il 6,1% in più in termini di valore (in pratica gli incassi dei supermercati) ma per un corrispondente calo del 5% in quantità.
In termini quantità vendute è calata di oltre il 5% anche a categoria “Free from” – cioè relativa a quei prodotti che valorizzano l’assenza di alcuni elementi al loro interno e che vale 7,5 miliardi di euro (+6%) – nonostante ne facciano parte gli alimenti con “pochi zuccheri” o “senza zuccheri aggiunti” che hanno visto crescere le vendite rispettivamente del 4,1 e dell’1,5% (+17 e 21% la variazione delle vendite in valore). In controtendenza anche i claim “senza antibiotici” e “senza aspartame”.
Il “Rich-in” riguarda 10.091 prodotti e analizza 12 claim riferiti alla presenza in assoluto o in forma maggiore di un composto nutrizionale. Il sell out vale 4,4 miliardi di euro e il trend del 2022 registra +7,8% a valore e -3,6% a volume. A fare da padrone in questo settore sono i prodotti ad alto contenuto proteico che anche se aumentano solo dello 0,1% valgono il 25% del segmento e hanno registrato +15% nel trend delle vendite in valore. Bene anche i prodotti ricchi di magnesio, potassio e zinco: il mercato degli integratori sembra infatti essere più forte della crisi.
Nella categoria “Intolleranze” Gs1 ha contato 10.736 prodotti e classificato 6 tra claim e certificazioni; 4,6 i miliardi di sell-out per un trend annuo del +6% a valore e -3,3% a volume. In questo caso a fare eccezione è il “senza lattosio” che è cresciuto del 2,1% in termini di quantità vendute e del 12% in valore. Anche il “senza uova” è cresciuto dello 0,4%, invece il “senza glutine” – dopo la corsa degli scorsi anni – è diminuito del 4,4%.
“Lifestyle” (con claim come “idoneo a uno stile di vita vegetariano”, “idoneo a uno stile di vita vegano”, “halal”, “kosher”, “biologico”) comprende 12.892 prodotti, 3,8 miliardi di euro di sell-out; trend annuo: +3,3% a valore, -7,9% a volume.
“Ingredienti benefici”: 13.145 prodotti, 36 ingredienti benefici suddivisi in sette famiglie, 4,1 miliardi di euro di sell-out; trend annuo: +7,8% a valore, -4,7% a volume.
“Metodo di lavorazione”: 3.756 prodotti, 9 tecniche produttive, 1,2 miliardi di euro di sell-out; trend annuo: +7,5% a valore, -5,2% a volume.
“Texture dei prodotti”: 7.213 prodotti, 11 claim o caratteristiche relativi alla loro consistenza, 3,4 miliardi di euro di sell-out; trend annuo: +6,1% a valore, -7,7% a volume.
Sono inoltre più di 19mila i prodotti con “Loghi e certificazioni”, cioè bollini, indicazioni e claim che forniscono garanzie precise, come la bandiera del Paese d'origine (19.146 prodotti), il logo EU Organic (8.293) o le certificazioni in materia di Corporate social responsibility, come Fairtrade, Friend of the sea, Fsc e Sustainable cleaning (quasi 12 mila).
L’Osservatorio Immagino di GS1 Italy è un report semestrale che in questa edizione ha analizzato l’andamento delle vendite di quasi 133 mila prodotti di largo consumo, tra food beverage, petcare, cura casa e cura persona, che nel 2022 hanno sviluppato oltre 43 miliardi di euro di sell-out, ovvero poco oltre l'82% delle vendite realizzate da supermercati e ipermercati italiani.
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