Ecco come la ricerca per l’innovazione agroalimentare fa passi concreti nella scuola
Dalle muffe sugli agrumi agli effetti di un incendio sulla vegetazione: i risultati del concorso nazionale Mad for Science per licei e istituti tecnici promosso dalla Fondazione DiaSorin
di Davide Madeddu
3' di lettura
Le arance e i lieviti contro l’insorgenza delle muffe sugli agrumi, poi lo studio dei terreni e della vegetazione dopo il passaggio disastroso di un incendio e ancora un biosensore di allerta precoce contro le alghe nella costa pugliese.
Sono i temi affrontati dai licei che hanno raggiunto la finale della settima edizione del Concorso nazionale Mad for Science, promosso dalla Fondazione DiaSorin. O meglio, il concorso nazionale rivolto ai Licei Scientifici, ai Licei Classici «con percorso a curvatura biomedica» e agli Istituti Tecnici, che mette al centro il laboratorio della scuola, strumento concreto ed efficace per far capire agli studenti come funziona il metodo scientifico e la ricerca.
A classificarsi al primo posto si è classificato il Liceo Scientifico Galileo Galilei di Catania con il progetto “Per un pugno di arance: i lieviti come microrganismi di biocontrollo contro l’insorgenza di muffe sugli agrumi”.
Il team, composto dagli studenti Simone Correnti, Simone Cutrona, Noemi Maria Fazio, Samuele Lombardo, Francesco Pieracciani e guidato da Vincenzo Adornetto ha vinto 75 mila euro per implementare il proprio biolaboratorio a partire dall'anno scolastico in corso.
Cinque le “esperienze” elaborate dal gruppo di lavoro. Al primo punto l'attività che punta a «ricavare da matrici organiche microrganismi con funzioni di biocontrollo e isolare colonie di lieviti». Poi un intervento per «trovare il lievito che maggiormente inibisce la crescita della muffa tramite screening enzimatico su terreni differenziati». Continuando c'è un'attività che punta a «controllare lo sviluppo del patogeno attraverso lieviti selezionati», per proseguire con l'attività che prevede di «valutare quale ceppo di lievito impiegato inibisce maggiormente il patogeno» e quindi intervenire «rivestendo gli agrumi con una soluzione contenente il lievito più efficace nell'azione di contrasto delle muffe».
Al secondo posto si è classificato L'Istituto Tecnico Tecnologico Duca degli Abruzzi di Elmas con il “Fire – Igniteminds”, i cui si affronta l'aspetto legato allo sviluppo dei terreni nella fase post incendio.
L’Istituto tecnico Leonardo da Vinci - E. Majorana di Mola di Bari, con il progetto “An early warning biosensor for in-situ monitoring of Ostreopsis ovata on the Apulia coast”, per l'individuazione della microalga nella costa della Puglia, si è aggiudicato il terzo premio pari a 30 mila euro.
Inoltre il Liceo Scientifico Galileo Galilei di Alessandria, l'Istituto Tecnico Tecnologico Luigi Einaudi di Canosa di Puglia, il Liceo Scientifico Ciampoli - Spaventa di Atessa (CH), il Liceo Scientifico Ettore Majorana di Rho e l'Istituto Tecnico Tecnologico Antonio de Viti - De Marco di Valenzano hanno, infine, ricevuto il Premio Finalisti dell'importo pari a 10 mila euro ciascuno, come riconoscimento dell'importante lavoro di qualità.
«L'originalità e la qualità dei progetti che ogni anno vengono presentati dai team in gara riescono sempre a stupirci e a confermare le grandi potenzialità della ricerca e dei talenti in erba che abbiamo nel nostro Paese – ha commentato – Francesca Pasinelli, presidente della Fondazione DiaSorin e direttore generale della Fondazione Telethon –. Non è stato facile scegliere i vincitori dei tre premi. Il progetto presentato dal Liceo Scientifico Galileo Galilei di Catania si è distinto per aver individuato un problema reale e rilevante per l'economia agricola del territorio offrendo una possibile soluzione logica e facilmente riproducibile in laboratorio, le cui ricadute potranno tra l'altro generare nuove conoscenze sull'interazione tra diversi organismi».
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