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Un flusso continuo di denaro in uscita verso la via balcanica. Attraverso aeromobili da turismo che passano dall’Italia ai territori dell’ex Jugoslavia, grosse partite di soldi sporchi sono portati all’estero per favorire il riciclaggio. Un «sistema» su cui la Guardia di finanza sta indagando, anche grazie all’Agenzia della guardia di frontiera e costiera Frontex.
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D’altronde i numeri parlano chiaro: tra il 2018 e il 2019 sono stati compiuti 24mila 389 controlli terresti e marittimi, facendo luce su illecite movimentazioni transfrontaliere per 243 milioni di euro. Un fenomeno in relazione con 2,4 miliardi riciclati.
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Sequestri per 31,7 milioni di euro
Sono i dati delle Fiamme gialle, diramati per il 245° anniversario dalla fondazione del Corpo. Numeri alla mano il fenomeno dei cosiddetti spalloni appare in forte crescita rispetto al passato, così come le tecniche per portare all’estero il denaro. Stando alle rielaborazioni, risulta in entrata e/o uscita dal territorio nazionale oltre 243 milioni di euro. In particolare, sono stati svolti accertamenti su 8mila casi, che hanno portato al sequestro di 19,6 milioni di euro, di cui circa 12,1 milioni per violazioni di carattere penale e circa 7,5 per violazioni amministrative.
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Riciclaggio per 2,4 miliardi
Il fenomeno è strettamente connesso al riciclaggio e all’autoriciclaggio. Nell’anno, infatti, è stato accertato un riciclaggio complessivo per 2,4 miliardi di euro. Si tratta di numeri che riguardano le indagini svolte su tutto il territorio nazionale, che hanno portato alla denuncia di 3mila 364 persone, 408 delle quali finite in arresto. Su ordine della magistratura sono stati sequestrati 661 milioni di euro.
L’inchiesta Millepiedi
Particolarmente rilevante è stata l’operazione “Millepiedi”, eseguita dal Gruppo di Palermo, nata da controlli in materia di valuta compiuti all’aeroporto “G. Falcone – P. Borsellino”. Sono state svolte verifiche mirate su una famiglia cinese che periodicamente faceva viaggi in partenza. Nel corso delle attività investigative è stato operato il sequestro per equivalente di disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro, ed il servizio è terminato con l’applicazione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di una coppia di coniugi titolari di un negozio che commercia in abbigliamento, responsabili di dichiarazione infedele, contraffazione, ricettazione, riciclaggio e autoriciclaggio.
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Per saperne di piùIvan Cimmarustiredattore
Luogo: Roma
Lingue parlate: Italiano, inglese
Argomenti: Giudiziaria, terrorismo, inchieste
Premi: Nel 2011 tra i vincitori del Premio Internazionale Antimafia Livatino-Saetta
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