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Ecco la mappa dei fragili: sono il 20% degli over 60 e sono di più al Sud

Tra le province più colpite ci sono Salerno, Padova, Crotone, Trapani, Napoli e Benevento. Più “in salute” Asti, Aosta, Bolzano, Siracusa e Sondrio

di Marzio Bartoloni

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3' di lettura

Lo status di fragilità media o grave colpisce due over 60 su dieci (il 20,5%) - circa 3,5 milioni di italiani -, ma un altro 35,5% soffre di una forme lieve di fragilità che potenzialmente può aggravarsi. Anche perché ben il 75% degli over 60 convinve con cinque o più patologie. Di fragili se ne contano poco più tra i maschi e soprattutto ce ne sono mediamente di più al Sud, anche perché le condizioni socio economiche pesano: dove c’è un reddito pro-capite più basso c’è anche più fragilità.

La top ten delle Province

E così nella top ten delle Province con più over 60 che convivono con più di cinque patologie croniche risultano Salerno, Padova (unica Provincia del Nord), Crotone, Trapani, Napoli, Benevento, Frosinone, Barletta-Andria-Trani, Agrigento e Avellino.

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Mentre tra le dieci più “in salute” ci sono Asti, Aosta, Bolzano, Siracusa (unica del Sud), Sondrio, Lecco, Macerata, Trento, Firenze e Massa Carrara.

LA MAPPA DELLE FRAGILITÀ IN ITALIA
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La mappa su 89 province

Eccola la prima mappa precisa, disegnata addirittura su 89 Province, dei fragili italiani che combattono con una o più patologie croniche invalidanti: a disegnarla è Italia Longeva, l’associazione per l’invecchiamento e la longevità attiva, che il 19 luglio ha presentato a Roma i dati di questa indagine realizzata insieme alla Simmg, la Società italiana della Medicina generale e delle cure primarie guidata da Claudio Cricelli.

Perché proprio grazie ai dati contenuti nel database dei medici di famiglia che ogni giorno visitano e curano milioni di fragili è stato possibile tracciare questa mappa così accurata. «Il termine fragilità - spiega Roberto Bernabei, presidente di Italia Longeva - è divenuto familiare agli italiani con la pandemia. Capiamo tutti, per l'immagine del bicchiere sui contenitori di cartone, che è fragile chi si “rompe” facilmente. Ma la fragilità riferita alla salute non può rimanere un concetto vago di qualcosa che si danneggia facilmente».

«Occorre - spiega ancora Bernabei - concretizzarla in una misura fruibile e interpretabile sia per il medico che per i decisori. Abbiamo fatto questo sforzo con il formidabile data base della medicina generale che ha permesso di inquadrare la fragilità e, per la prima volta in Europa, di disegnare la mappa della fragilità nelle diverse Province e Regioni d'Italia. Si potrà, così, da una parte prevedere le aree a maggior rischio e dall'altra intervenire sul singolo iscritto del servizio sanitario nazionale prima che la fragilità precipiti ulteriormente».

Sessanta malattie croniche

I numeri sulla prevalenza dei fragili e anche di chi è comunque colpito da uno più patologie - lo studio prende in esame una lista di 60 malattie croniche - può a esempio diventare una bussola per capire dove potenziare le cure sul territorio che stanno partendo proprio ora grazie ai fondi del Pnrr e alla riforma (il Dm 77) in vigore da inizio giugno.

E non solo: « Già la maggior prevalenza di fragilità al Sud impone riflessioni specifiche e tempestive. Questo lavoro - conclude il presidente di Italia Longeva - , condotto in collaborazione tra geriatri e medici di medicina generale, è un aiuto concreto per tutti - medici e servizi, policy maker e politici - a meglio declinare l'assistenza nel Paese».

I dati dei medici di famiglia

L’indagine estraendo i dati dal dataset Health Search dei medici di famiglia in base a patologie, prescrizioni e codici di esenzione fa emergere la presenza di un 6,5% di over 60 frequentanti i medici di famiglia in condizioni di fragilità grave, un altro 14,1% colpito da fragilità media e un restante 35,5 con fragilità lieve.

La proporzione di individui affetti da fragilità grave è lievemente maggiore tra i maschi (6,8% contro 6,2%) e cresce all'aumentare dell’età, passando dallo 0,8% nella fascia 60-65 al 17,3% nella fascia over 80. La percentuale di over-60 affetti da fragilità grave varia dal 5,3% nell'area geografica del Nord, all'8,2% nel Sud e isole, passando per il 6,2% nel centro Italia.

Investimenti mirati sul territorio

«Questa mappa è importante perché consente di aggiustare e ritagliare sui singoli territori gli investimenti e i nuovi servizi che si vogliono programmare», spiega Davide Vetrano geriatra e tra i curatori di questa approfondita indagine. «Perché - si chiede Vetrano - aprire una Casa di comunità indistintamente ogni 40-50mila abitanti in tutto il territorio nazionale come previsto dalla riforma sul territorio e invece non aprirne di più lì dove insistono più fragili e quindi c’è un maggiore bisogno di servizi per questi pazienti complessi?».

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