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«Ecco perché abbiamo presentato la richiesta alla Sec per quotare Etf su Bitcoin»

Fabrizio Arusa (Senior Relationship Manager ETF Specialist Invesco): «Le ombre sulle piattaforme potrebbero portare l’Authority a valutare positivamente la quotazione di strumenti sui mercati regolamentati»

di Vito Lops

Ecco come Wall Street vuole “conquistare” Bitcoin

3' di lettura

Bitcon negli ultimi tempi fa rima con Etf. Da qualche settimana non si parla d’altro, ovvero del ritorno alla carica di molte case di investimento per quotare a Wall Street il primo Exchange traded fund che replichi in modo passivo il prezzo di mercato (spot) di Bitcoin. In campo anche big del calibro di BlackRock (prima casa di investimento al mondo con 9mila miliardi di asset gestiti), Fidelity (4.500 miliardi) e Invesco (1.500 miliardi). Anche tra il 2020 e 2021 alla Sec (l’equivalente della Consob in Italia) arrivarono molte domande per ”sbloccare” l’Etf su Bitcoin ma furono rispedite al mittente. Questa volta è diverso?

«Nel corso degli ultimi mesi, il valore di mercato del Bitcoin ha registrato una forte crescita, fino a comprendere quasi la metà del mercato complessivo delle criptovalute. La richiesta per una nuova quotazione di un Etf spot sui Bitcoin è prova dell'adozione nonchè dell'interesse da parte dei principali operatori globali su questo segmento di mercato - spiega Fabrizio Arusa, senior relationship manager Etf specialist Invesco -. Le nuove domande sul Bitcoin arrivano qualche giorno dopo che la Sec ha citato in giudizio le principali piattaforme di crypto (Binance, Coinbase, ndr) per una presunta violazione delle leggi sui valori mobiliari. La commissione accusa alcune società di criptovalute, di aver permesso ai suoi utenti di eseguire operazioni di exchange su asset finanziari non registrati, esponendoli a rischi, ma anche di aver messo loro a disposizione funzioni di broker dealer e clearing house, ovvero compensazione, e chiede che cessi di operare in questa modalità e si attenga alle regole. Queste ombre potrebbero portare la Sec a valutare positivamente la quotazione di strumenti quotati sui mercati regolamentari. L'Etf per sua natura è uno strumento altamente trasparente sia per quanto riguarda i costi sia per quanto riguarda l'universo investibile. Una maggiore regolamentazione del mercato delle crypto potrebbe portare a maggiori vantaggi e trasparenza per tutti quegli investitori che vogliono avere un'esposizione a questa asset class.

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Ecco come Wall Street vuole “conquistare” Bitcoin

Cosa vi ha spinto come casa di investimento ad avanzare la richiesta alla Sec? L'esigenza di soddisfare una domanda latente degli investitori istituzionali?

Invesco è una casa di gestione indipendente che ha come obiettivo quello di offrire ai propri clienti soluzioni di investimento efficienti sia in ambito attivo sia a gestione passiva.

Bitcoin è l'asset finanziario che negli ultimi 10 anni ha performato di più. Pensa che i clienti istituzionali siano ancora scettici oppure si stiano convincendo che è qui per restare e quindi potrebbe essere inserito in un portafoglio di lungo periodo?

Quando valutiamo l'inclusione di un asset in un portafoglio, dobbiamo porci una semplice domanda: cosa apporta questo asset al portafoglio? Nel caso di un'asset class alternativa, investimenti diversi dalle tradizionali azioni e obbligazioni, l'obiettivo primario è solitamente la diversificazione. Il bitcoin ha storicamente registrato una bassa correlazione con le asset class tradizionali quali l'indice S&P 500. Per esempio, dal 1° gennaio 2011 al 31 marzo 2021, la correlazione tra Bitcoin e S&P 500 è stata di 0,151. I potenziali investitori devono dunque riconoscere il loro profilo rischio/rendimento ed eventualmente diversificare la propria esposizione in bitcoin anche con altre asset class alternative come l'oro e l'immobiliare. Tuttavia, nonostante le sue dimensioni e l’alta liquidità, molti investitori professionali hanno avuto difficoltà a trovare un approccio di “livello istituzionale” sufficientemente solido per investire. In Europa, Invesco ha cercato di soddisfare questa richiesta a novembre del 2021, con il lancio di un Etc specializzato e progettato per investitori professionali che desiderano ottenere un’esposizione diretta ed efficace alla criptovaluta.

Siete aperti anche ad Etf spot su altre criptovalute oppure per ora siete concentrati solo su Bitcoin?

Al momento siamo concentrati solo sul Bitcoin.

Ritiene che l'halving di maggio 2024 possa essere un evento importante per il network Bitcoin e di conseguenza sarebbe ottimale avere un'approvazione della Sec dell'Etf prima di tale data?

L'halving è il meccanismo interno al sistema di Bitcoin che regola la progressiva diminuzione delle ricompense elargite ai miner che validano i blocchi. Serve a ridurre le crypto in circolazione, per mantenere la scarsità. Nel momento in cui si dimezzano le emissioni di questa crypto, Bitcoin diventa sempre più scarso e ciò indirettamente ha un impatto sul prezzo. Nei mesi successivi all'halving del 2012 il prezzo è aumentato quasi del 12.000%, mentre dopo quello del 2020 circa del 300%. Ovviamente l'halving non è l'unica causa di questi incredibili rally rialzisti del passato, ma in genere il prezzo di Bitcoin ha sempre risposto positivamente a questo evento ricorrente.

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