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Eco-innovatori in vetrina alla Cop28

Lanciato il bando di Prototypes for Humanity 2023 rivolto a università a studenti in vista della prossima Conferenza sul clima

di Laura La Posta

Il progetto Olivair è stato presentato a Dubai dalla studentessa Diana Zagarella e dal professor Umberto Iemma, advisor della startup creata da un gruppo di ricercatori

4' di lettura

AAA giovani innovatori cercansi, purché presentati dalle università presso le quali hanno frequentato il corso di laurea o svolto il dottorato. I migliori studenti e i loro professori saranno invitati a presentare i progetti alla Cop28, la Conferenza sul clima in programma a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre. E in quell’occasione entreranno in contatto con una selezionata platea di investitori e colleghi di tutto il mondo e frequenteranno un programma di formazione per startupper. I quattro progetti migliori, poi, si divideranno il premio di 100mila dollari e avranno visibilità mondiale. È questo il senso del concorso Prototypes for Humanity, realizzato a Dubai, negli Emirati arabi uniti, sotto il patronato di Sua Altezza Sheikha Latifa bint Mohammed bin Rashid Al Maktoum (principessa della famiglia reale, presidente dell'Autorità per la cultura e le arti e membro del Consiglio di Dubai).

Il progetto può contare sulla partnership di attori chiave della regione, come il Dubai international financial centre (il principale hub finanziario per il Medio Oriente, l’Africa e l’Asia meridionale), la Dubai Culture & Arts Authority (ente dedicato alla cultura, alle arti, al patrimonio e alla letteratura), A.R.M. Holding (società focalizzata su investimenti d’impatto sociale) e Art Dubai Group, (una partnership pubblico-privato che gestisce gli eventi culturali di maggior successo della regione). Forti le capacità attrattive, organizzative ed economiche, quindi, di un progetto che offre a tutti i partecipanti ospitalità e accesso a un network di alto livello con il mondo accademico e aziendale, contatti con gli investitori, formazione imprenditoriale e un premio in denaro per i migliori progetti in quattro ambiti: ambiente, salute, società e corporate solutions.

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Non è un caso, dunque, che il contest di Dubai sia diventato nel tempo anche una grande piattaforma internazionale dedicata a selezionare le soluzioni più innovative e concrete ideate da universitari in tutto il mondo per affrontare le sfide più urgenti dell’ambiente, della salute e della società, mettendo in contatto mondo accademico, governi e aziende con le migliori startup e con i talenti emergenti.

La premiazione 2022 si è svolta a Dubai, alla presenza di tutti questi soggetti, più venture capitalist ed esponenti del Dubai International financial centre (sede dell'evento). Forte l’interesse anche da parte degli investitori per i cento progetti esposti e presentati da giovani e docenti università prestigiose come Stanford, Mit, Oxford, Cambridge, Harvard, Columbia, ETH di Zurigo, Tsinghua, fra le altre, e per l’Italia Naba (Nuova accademia di belle arti), Università degli studi di Roma Tre e Università di Trento.

L’edizione 2022 ha avuto il record di università candidate da 25 nazioni africane e da altri Paesi economicamente emergenti fra cui India, Brasile, Indonesia, Messico, Turchia, che spiccavano per originalità e pragmatismo. «Le 450 Università di questa edizione hanno a loro volta collaborato con più di 90 istituzioni scientifiche e creative internazionali, facendo di Prototypes for Humanity il più grande programma al mondo dedicato al talento accademico attraverso discipline diverse, alla ricerca di idee, progetti e innovazioni all’avanguardia che abbiano il potere di cambiare il mondo e di affrontare con un impatto positivo e concreto le sfide critiche del futuro, in particolare sociali e ambientali, che oggi riguardano tutti noi», ha dichiarato il direttore e fondatore del progetto, Tadeau Baldani Caravieri.

Nel corso della manifestazione, pubblico e investitori hanno potuto apprezzare i cento progetti esposti. Rilevante, ai fini della sua finanziabilità, il progetto vincitore fra le Corporate solutions: Carbon capture battery, presentato dalle università di Cambridge e Calgary. Si tratta di una soluzione per rimuovere l’anidride carbonica dall’atmosfera, grazie a una sostanza assorbente in fase di brevetto, generando energia da accumulare in una batteria altamente efficiente. La soluzione è stata presentata da due ricercatori di origine iraniana: Mohammad (Omid) Saghafifar e Seyed Mojtaba Hashemi. «Questo progetto ci ha colpito fin dalla selezione – ha spiegato Carlo Rizzo, editor di Prototypes for Humanity, che ha curato la complessa macchina del bando -. perché è una soluzione ambiziosa a un grande problema: l’eccesso di anidride carbonica nell’atmosfera, generato dalle attività umane».

Anche i tre progetti italiani presenti a Dubai si sono messi in luce per originalità. Olivair è un drone impiegabile in agricoltura, per la raccolta delle olive, presentato da Diana Zagarella, Dario Marroccu e Giacomo Longaroni dell’Università degli studi di Roma Tre e già diventato startup. Il gruppo è stato seguito dal professor Umberto Iemma.

Paladino è invece un sistema in grado di difendere dagli attacchi informatici gli ambienti con molti piccoli device. Il team era rappresentato a Dubai da Michele Grisafi, studente PhD in Cybersecurity dell’Università di Trento e Ad della startup che vende il sistema.

Crisàlys è un kit ecosostenibile di smalto che funge da rilevatore delle cosiddette droghe dello stupro, presentato dalla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Basta applicare lo smalto e mettere un dito con nonchalance nel drink offerto: a contatto con la droga, lo smalto cambia colore. Il progetto è stato proposto dalle studentesse Marta Bartesaghi, Gaia D’Ettore, Alessia Radaelli, Jeannette Rubino, con il loro professore, Luca Ferreccio.

Ora il circo di Prototypes for Humanity riparte, con il bando 2023 (www.prototypesforhumanity.com). Gli innovatori universitari italiani sono avvisati.

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