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Ecommerce, round da 65 milioni per la start up italiana a Londra

La storia di Shop Circle e dei due fondatori italiani. I finanziamenti sono stati guidati dai fondi di Venture Capital americani NFX e QED Investors

di Biagio Simonetta

Credit: Shop CIrcle

2' di lettura

Smarcarsi con abilità nel mare magnum dell’eCommerce, grazie a una serie di applicazioni che possano rendere meno complicata la vita dei retailer che si affacciano al digitale. È nata da qui Shop Circle, start up londinese che parla italiano per via dei suoi fondatori (Luca Cartechini e Gian Maria Gramondi) e che ha appena annunciato tre round di finanziamento per 65 milioni di dollari, a circa un anno dalla sua nascita.

Una storia di emigrazione intellettuale, quella di Cartechini e Gramondi, che si ritrovano a Londra dopo percorsi di studio e lavoro compiuti all’estero. Nel 2021, dopo i mesi duri della pandemia che hanno svelato al mondo la centralità dell’eCommerce, i due giovani imprenditori fanno quadrato su idee e progetti e decidono di fondare Shop Circle.

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L’idea è quella di entrare nel mercato delle app di Shopfy (piattaforma che abilita il commercio elettronico). E sembra funzionare. Perché nel giro di pochi mesi Shop Circle - grazie a 7 applicazioni molto scaricate nello store di Shopfy - catalizza le attenzioni di diversi investitori, raccogliendo 65 milioni in tre round ravvicinati.

I finanziamenti sono stati guidati dai fondi di Venture Capital americani NFX e QED Investors, con la partecipazione di 645 Ventures, FirstMinute Capital, Triple Point Capital e Founders Factory.

Ora l’idea dei co-founder è quella di utilizzare i fondi per supportare l’azienda nella crescita, incrementando il proprio portafoglio di app per l’ecommerce e più che raddoppiando l’organico, che attualmente già conta 50 dipendenti.

Seguendo questo modello di business, Shop Circle vorrebbe creare un ecosistema di applicazioni simile alla suite di software Microsoft. Un obiettivo molto ambizioso. Intanto, la start up - che nei fatti è già una scaleup - com questo triplice round esce dalla modalità stealth (“nascosta”).

«Siamo partiti da un obiettivo preciso, - racconta a Il Sole 24 Ore Luca Cartechini - fornire agli imprenditori digitali dell'eCommerce gli strumenti e i software più all’avanguardia del settore. E oggi, grazie ai finanziamenti ricevuti, siamo in grado di espandere rapidamente il nostro portafoglio di applicazioni e di fornire a più di 50mila brand online tutti gli strumenti necessari per far crescere i loro negozi virtuali, migliorando la “customer experience” e la conversione».

«Oltre a contribuire alla scalata dell’azienda, abbiamo intenzione di utilizzare i fondi per rafforzare il nostro già talentuoso team di 50 dipendenti. - ci ha detto invece Gian Maria Gramondi - Abbiamo in programma di raddoppiare l'organico entro la fine dell’anno, inserendo nuovi imprenditori e sviluppatori che condividono la nostra missione di costruire il futuro dell’eCommerce».

A Gramondi abbiamo chiesto come mai l’azienda fosse nata a Londra, e ci ha spiegato che una serie di esperienze pregresse hanno fatto in modo che lui e il suo socio si trovassero proprio lì: «Certo, a volte mi dico che sarebbe stato bello far tutto questo in Italia. Tuttavia non sono sicuro sarebbe andata allo stesso modo, perché lo scenario per le startup è differente. In Italia ci sono buoni segnali di crescita, ma attualmente le differenze con Londra sono evidenti».

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