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Ecomondo, Pichetto (Ambiente): in arrivo legge sul consumo di suolo

La fotografia agli Stati Generali della Green Economy 2023 alla fiera Ecomondo di Rimini. Il ministro Pichetto (Ambiente): in arrivo legge sul consumo di suolo

di Sara Deganello

5' di lettura

Lo stato di salute della green economy in Italia registra difficoltà, ritardi, e pochi dati positivi. La decarbonizzazione non è in linea rispetto ai nuovi target europei. Le emissioni di gas serra sono aumentate dal 2019 al 2022. Nel 2022 l’energia rinnovabile è diminuita e il trend non è al passo con gli obiettivi europei. Buono il livello per il tasso di riciclo dei rifiuti. Il tasso di utilizzo di materia proveniente dai rifiuti, pur restando positivo, è diminuito. L’Italia è al diciannovesimo posto nella Ue per le aree protette di terra.

La fotografia dell’Italia delle green economy è contenuta nella Relazione sullo Stato della Green Economy presentata in apertura degli Stati Generali della Green Economy 2023, il summit verde organizzato dal Consiglio Nazionale della Green Economy (composto da 68 organizzazioni di imprese, in collaborazione con il MASE e la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile), alla fiera Ecomondo di Rimini, che si è aperta il 7 novembre. Il tema quest’anno è: “L’economia di domani: una green economy decarbonizzata, circolare e rigenerativa”. «Un maggiore impegno nelle misure per la transizione ecologica all’economia di domani - ha detto Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile - potrebbe contribuire in modo decisivo al rilancio dell’economia italiana, a promuovere innovazioni e investimenti. Dalle semplificazioni ad un quadro normativo più certo per la decarbonizzazione, da una riduzione dei costi energetici con un più forte sviluppo delle fonti rinnovabili, più economiche e più sicure alla penetrazione elettrica, da un rafforzamento della circolarità della nostra economia, ad un rafforzamento delle filiere industriali nazionali della transizione, potremmo promuovere il rilancio dell’economia italiana che invece, senza nuove prospettive, sta entrando in una fase di preoccupante stagnazione».

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Italia in ritardo sulle rinnovabili

Dal 2015 al 2022 le emissioni nette di gas serra sono state ridotte solo del 4% e dal 2019 al 2022 sono aumentate del 2%. La riduzione delle emissioni in atto nella prima parte del 2023 - per ragioni climatiche e di rallentamento dell’economia - non basta ad allinearci con l’accelerazione richiesta dai target europei.

Nel 2022 l’energia rinnovabile è diminuita dal 21 del 2021 al 19% del fabbisogno: il trend è molto lontano dal target del 40% al 2030. Nel 2022 le rinnovabili elettriche sono calate dal 41% del 2021 al 35,6% della richiesta. Nel 2022 sono stati installati 3 GW di nuovi impianti per rinnovabili elettriche: in aumento rispetto alla media molto bassa degli ultimi anni, ma con l’aumento in corso, l’Italia è ancora ben lontana dai 10/12 di GW annui di nuove rinnovabili che servirebbero per mettersi al passo con i target europei al 2030 e in ritardo rispetto agli altri grandi Paesi europei: nel 2022, infatti, la Francia ha installato 5 GW, la Polonia 6 GW, la Spagna 9 GW e la Germania 11 GW di nuovi impianti fotovoltaici ed eolici. «L’obiettivo di quest’anno è fare almeno 6 GW», ha commentato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto a margine dell’inaugurazione di Ecomondo.

Nei trasporti, settore cruciale e particolarmente ostico per la decarbonizzazione in Italia, nel 2022 sono aumentati di circa il 5% i consumi energetici e le emissioni di gas serra.

Riciclo sopra la media europea

La produttività delle risorse nel 2022 è ancora fra le migliori nell’Ue, al 3,3 euro di Pil per kg di risorsa consumata, ma è in calo rispetto ai 3,5 del 2019. La percentuale del riciclo di tutti i rifiuti nel 2020 è stata ad un buon livello: del 72%, a fronte di una media europea del 58%. Nel 2021 il tasso di utilizzo di materia proveniente dal riciclo è stato pari al 18,4%, un buon livello rispetto alla media europea, ma di diminuzione rispetto al 2020.

Si segnalano, infine, nel 2023 rilevanti difficoltà nel mercato di alcune materie prime seconde, in particolare di quelle plastiche.

Tutela della biodiversità inferiore a Ue

Benché l’Italia sia ricca di biodiversità, tutela nel complesso solo il 21,4% del proprio territorio e il 6,9% del proprio mare, valori inferiori alla media della Ue del 26,4% e del 12,1%. Per le aree protette a terra siamo al 19°posto nella Ue. Il monitoraggio ha evidenziato uno stato di conservazione sfavorevole del 54 % della flora, del 53 % della fauna e l’89% degli habitat terrestri tutelati dalla Direttiva Habitat.

Tasso di motorizzazione in crescita

Anche se le nuove auto immatricolate sono calate del 10% rispetto al 2021, il tasso di motorizzazione è cresciuto a 683 auto ogni 1.000 abitanti: quelle a benzina e diesel rappresentano ancora l’86% del totale. Le auto full-electric immatricolate al 30 giugno 2023 sono state solo 32.000 in tutto, 7.900 in più rispetto allo stesso periodo del 2022: valori ancora molto bassi rispetto agli altri Paesi europei.

L’attuazione in Italia del pacchetto europeo Fit for 55 per la decarbonizzazione al 2030 comporterebbe, in 10 anni, maggiori costi cumulati di 136,7 miliardi, generando un aumento del valore aggiunto di ben 689,1 miliardi e un risparmio di costi, per il solo settore energia, di ben 66 miliardi con maggiori entrate per lo Stato di ben 529,5 miliardi.

I benefici dell’economia circolare

L’attuazione delle misure europee per l’economia circolare consentirebbe all’Italia, al 2030, di risparmiare 82,5 miliardi di materiali importati, di aumentare di 4 miliardi il valore delle attività di riciclo dei rifiuti e di ridurre i costi dello smaltimento di rifiuti in discarica di 7,3 miliardi.

In generale, la sola decarbonizzazione dell’economia italiana, a fronte di un investimento annuo di 14,7 miliardi di euro nel periodo 2020-30, porterebbe a un risparmio diretto di 6,6 miliardi l’anno, muovendo un indotto che assicurerebbe maggior entrate per lo Stato pari a 53 miliardi l’anno. Inoltre, con 123 gigawatt di nuove rinnovabili al 2030 si avrebbero 430mila nuovi posti di lavoro, mentre la circolarità nei rifiuti porterebbe 97mila nuovi occupati.

L’Italia, rispetto alla media europea, dovrebbe sostenere minori costi per il rispristino degli ecosistemi sia rispetto al Pil, sia per abitante, avendo una quota relativamente più bassa della media europea di ecosistemi in condizioni non buone. L’Italia avrebbe benefici di circa 2,4 miliardi dal ripristino degli ecosistemi con costi di 261 milioni, con benefici circa 9 volte i costi sostenuti.

In arrivo legge sul consumo di suolo

«Noi affronteremo la questione», del consumo di suolo: «Abbiamo intenzione come governo di presentare nei tempi dovuti una legge quadro perché queste competenze sono poi ripartite a livelli regionali e comunali; legge quadro che deve avere proprio come ridisegno il consumo del suolo». Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto a margine dell’inaugurazione di Ecomondo. «Un tema importante - dice - perché deve affrontare anche un’altra valutazione rilevante: abbiamo molti dei fabbricati in questo paese costruiti negli anni ’50 e ’60 con il cemento armato che, a differenza delle pietre e dei mattoni utilizzati dai romani, ha una durata di vita a scadenza e come tale questi fabbricati vanno rifatti. Questa, se vogliamo, è un’emergenza ma anche un’opportunità che va legata a una legge sul consumo del suolo».



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