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Economia circolare, ecco le strategie dei più importanti consorzi italiani

Il CoReVe (vetro) punta sul Centro-Sud. Il Conai (imballaggi) usa la leva Pnrr. Il Conou (oli usati) invece appoggia i progetti delle scuole

di Daniela Russo

Loeser, AD ARCA FONDI SGR: “L’economia circolare funziona”

5' di lettura

Raccolta differenziata: è il momento di investire nel Mezzogiorno per accrescerne i volumi. È da questo presupposto che sia il CoReVe, Consorzio per il Recupero del Vetro, che il Conai, Consorzio nazionale imballaggi, hanno promosso iniziative e investimenti, in partnership con l'Anci, Associazione Nazionale Comuni Italiani, per rendere più efficienti i sistemi di raccolta, migliorando le performance nazionali, con un occhio di riguardo alle regioni meridionali. Il modello Conou, Consorzio nazionale degli oli minerali usati, invece, supera le differenze territoriali, facendo dell’Italia un’eccellenza a livello europeo.

CoReVe-Anci: 4 milioni per il Centro-Sud, si parte da Salerno

Dall’accordo tra CoReVe e Anci nasce un piano di oltre sei milioni di euro per aumentare la raccolta del rottame di vetro di circa 300 mila tonnellate: con una riduzione diretta di 11,6 milioni di m3 di gas e indiretta di 20,2 milioni di m3 di gas.

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L'investimento principale interessa le regioni centro-meridionali, con l'attivazione di un fondo pari a 4 milioni di euro, destinato al finanziamento di progetti per il miglioramento quantitativo e qualitativo della raccolta nel Lazio, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Campania.

Il primo progetto finanziato con le risorse stanziate interessa il Comune di Salerno, con la collaborazione del Conai, e si concretizza in una importante campagna di comunicazione e in nuove modalità per la raccolta del vetro, che diventa porta a porta con cadenza mono-settimanale. Obiettivo: quota 65% di raccolta differenziata.

«Le città cambiano – commenta Gianni Scotti, presidente di CoReVe –, le abitudini dei cittadini si modificano e il ricambio generazionale le trasforma. I modelli di raccolta promossi in precedenza, a distanza di dieci anni possono non andare più bene. Salerno, ad esempio, dopo aver assunto questa consapevolezza, ha deciso di migliorare e cambiare il sistema della raccolta, promuovendo il progetto Salerno Pulita. Ogni progetto finanziato nell’ambito dei nostri bandi avrà caratteristiche diverse, modellate sulle esigenze dei singoli territori».

Al bando dedicato al Centro-Sud, si affianca quello per il Settentrione con una dotazione pari a 2 milioni di euro. Sebbene l’Italia sia uno dei Paesi più virtuosi a livello europeo, con un tasso di riciclo degli imballaggi in vetro pari al 78,6% registrato nel 2020, a livello di territori si evidenzia il divario tra Nord, con una media di 47,8 kg di imballaggi conferiti pro capite e Centro-Sud, dove la quantità è decisamente inferiore alla media nazionale che si attesta sui 40,4 kg pro capite.

A supporto del piano di interventi CoReVe aumenterà con 1 milione di euro aggiuntivi, al milione già previsto, l’investimento per la campagna nazionale di comunicazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini. Nell’ambito dei bandi, CoReVe potrà erogare contributi pari al 70% delle spese o progetti di spesa documentati dai Comuni fino a un importo massimo di 100 mila euro a progetto per acquisto di attrezzature o implementazione di progetti territoriali e fino a 30 mila euro per progetti di comunicazione a supporto della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio in vetro.

Conai - Anci: migliorare la raccolta grazie al Pnrr

Punta sulle risorse stanziate dal Pnrr l’accordo tra Conai e Anci finalizzato a migliorare la raccolta degli imballaggi nelle regioni meridionali: aiutando Campania, Puglia, Sicilia, Calabria a realizzare progetti finanziabili proprio attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Un percorso di affiancamento che vede 189 Comuni coinvolti per un totale di 4,7 milioni di abitanti e 1.775 soluzioni progettuali presentate, per un valore progettuale elaborato di 115 milioni di euro.

Nel Mezzogiorno, secondo dati Conai, mancano 165 impianti per i rifiuti, per una spesa di realizzazione superiore ai 2,1 miliardi di euro e più di 2.300 addetti richiesti. Un dato, quello relativo alle risorse da incrementare, in linea con lo sviluppo dei green jobs.

Oggi in Italia il settore dell'economia circolare dà lavoro a un numero sempre maggiore di persone: l’ultimo rapporto GreenItaly mostra come nel 2020 il 35,7% dei nuovi contratti siano stati firmati per professioni che rientrano nella categoria dei “lavori verdi”.

Partendo da questa consapevolezza, il Conai, dal 2019, promuove corsi di formazione post-universitaria in diversi atenei del Centro-Sud: un progetto nato per aiutare laureati in materie scientifiche a trovare lavoro nel comparto della green economy.

Conou, raccolta vicina al 100%

Il modello Conou, Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati, annulla le differenze territoriali e, nel 2020, vede la raccolta sfiorare il 100% del potenziale raccoglibile, con il recupero di 171 mila tonnellate di olio usato, inviate alle raffinerie dedicate e donando nuova vita a 109 mila tonnellate di basi lubrificanti.

In 38 anni di attività, il Consorzio ha raccolto 6,3 milioni di tonnellate di olio lubrificante usato, 5,7 milioni delle quali avviate alla rigenerazione, che ha prodotto 3,3 milioni di tonnellate di olio base, con un risparmio complessivo sulle importazioni di petrolio del Paese di circa 3 miliardi di euro.

L’asso nella manica del Conou è rappresentato dalla rete di raccoglitori, costituita da 63 aziende, dislocate su tutto il territorio nazionale, che con i loro automezzi raccolgono gli oli usati e li stoccano nei loro propri depositi.

«Il Consorzio – commenta Riccardo Piunti, presidente Conou – è un esempio di economia circolare, garantita dal funzionamento dell’attività di raccolta e dall’analisi costante e puntuale della qualità degli oli da rigenerare. Rappresentiamo un’eccellenza in Europa, non solo per i volumi della raccolta, che sfiorano il 100%, ma per il principio della priorità alla rigenerazione che ci consente di risparmiare quasi 1,5 milioni di barili di petrolio l’anno e di trasformare un rifiuto pericoloso in circa 200 mila tonnellate di nuovo prodotto».

Priorità anche alle nuove generazioni. Il Conou, infatti, promuove progetti e campagne di sensibilizzazione presso le scuole italiane, anche attraverso app e giochi. È il caso di “Green League - Missione Sostenibilità, un viaggio digitale alla scoperta dell’economia”, progetto di edutainment digitale per le scuole secondarie, che coniuga l’aspetto didattico con quello ludico.

Il progetto, promosso con WeSchool, porta in classe tutti gli aspetti della tematica ambientale declinandoli in un’esperienza di gioco e condivisione. Ogni classe deve aiutare la Green League, una squadra di quattro avatar, a salvare il Pianeta seguendo dallo schermo di una LIM (la lavagna interattiva multimediale) un percorso diviso in quattro moduli.

Gli studenti si confronteranno sui temi più attuali legati all’ecologia in un viaggio virtuale che li trasformerà in ambasciatori di sostenibilità, in una vera e propria competizione tra scuole. Inoltre, nel corso di Fiera Didacta Italia, la principale manifestazione nazionale dedicata al mondo della scuola, il Consorzio ha presentato il cortometraggio “La pace dell’olio”, che vuole far riflettere sull’importanza del recupero dei materiali e dell’economia circolare e che si inserisce nell’omonimo progetto educativo dedicato alla scuole elementari.


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