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Egm ai raggi X: l’ebitda di Valtecne nel semestre balza del 44% grazie al Medicale

L’azienda valtellinese ha due linee di business, Medicale e Industriale. È sulla prima che la società sta investendo in modo più massiccio

di Valeria Novellini

6' di lettura

Non solo vino rosso Maroggia Docg (mala roggia, dall’omonimo torrente). A Berbenno di Valtellina c’è anche la meccanica di alta precisione, e lo dice anche il nome (Valtecne) della società che ha debuttato all’Euronext Growth Milan lo scorso primo marzo. Valtecne ha compiuto nel 2023 il quarantesimo anno di vita, e oggi opera in due settori di attività: la business line Medicale (strumenti chirurgici e componenti impiantabili per operazioni ortopediche, specie all’anca e al ginocchio) e la business line Industriale (componenti meccanici per diversi settori dell’industria, in particolare trasmissioni di potenza, componentistica per l’automotive e per il settore energia, nonché prodotti per altri settori minori).

Due linee di business

Qui occorre precisare che, mentre per quanto riguarda il comparto Medicale Valtecne è fornitore diretto dei produttori di protesi ortopediche (in prevalenza elvetici), mentre con riferimento al comparto Industriale è un sub-fornitore, i cui clienti a loro volta forniscono la componentistica Valtecne agli operatori diretti dell’automotive, dell’energia e di altri settori.

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Non potrà meravigliare quindi il fatto che i clienti di Valtecne siano nel complesso poco numerosi, ed in particolare solo 5 per la linea di business Medicale. Ma quest’ultima rappresenta anche l’attività in prospettiva più promettente, ed anche per il fatto di essere fornitore “di prima linea” Valtecne vi punta molto per il futuro.

I numeri

D’altra parte, nel primo semestre 2023 i ricavi della business line Medicale sono balzati del 48,1% a 10,1 milioni, mentre quelli della business line Industriale “solo” del 9% a 6,9 milioni. Le vendite in Italia sono salite del 15,6% a 7,4 milioni e quelle nei Paesi extra UE (tra i quali ovviamente primeggia la Svizzera) ben del 41,8% a 9,6 milioni. Il giro d’affari nell’area UE è irrisorio sebbene anch’esso in crescita. Se si considera poi il valore della produzione (che include le variazioni delle rimanenze, quelle dei lavori in corso su ordinazione e gli altri ricavi e proventi), la crescita complessiva è stata del 22,8% a 17,1 milioni (+41,6% per la business line Medicale e +2,6% per quella Industriale).

Ciò è dovuto alla precisa volontà da parte dell’azienda di focalizzare gli investimenti sulla business line Medicale, per supportare la quale sono state acquistate varie macchine utensili Cnc dedicate. Ed anche in sede di Ipo, Valtecne ha posto in primo piano nella strategia di crescita l’ampliamento sia della base clienti (sempre nei comparti in cui l’azienda è già presente) sia della gamma prodotti nei segmenti finora presidiati in misura limitata (chirurgia spinale, delle estremità, chirurgia dello sport, traumatologia) oltre all’ingresso in altri settori come la chirurgia dentale.

Per quanto riguarda invece la business line Industriale, Valtecne intende soprattutto migliorare la qualità del portafoglio clienti (e per il segmento energia, riavviare i rapporti con clienti storici inattivi), ma anche sviluppare il business con clienti attivi in segmenti di mercato automotive ad alto potenziale quali i veicoli alimentati a idrogeno (Valtecne già produce valvole per celle a combustibile destinate ai fornitori di Bosch, Honda, Toyota ed altri operanti nella filiera dell’idrogeno).

Crescita dei margini reddituali superiore a quella dei ricavi

Medicale first, quindi. E nel primo semestre 2023 anche i margini reddituali hanno dato ragione a Valtecne. L’ebitda è infatti balzato del 44,4% a 4 milioni (su base rettificata dei costi relativi ai cespiti acquistati in leasing finanziario, del 47,3% a 4,6 milioni), l’ebit del 47% a 3,3 milioni e l’utile netto del 45,8% a 2,4 milioni.

Incrementi quindi più elevati rispetto alla crescita dei ricavi, anche grazie a un aumento solo del 6,3% a 2,2 milioni dei costi per servizi grazie alla riduzione dei costi energetici e a un incremento meno che proporzionale (+15,9% a 4,6 milioni) del costo del personale nonostante un rafforzamento dell’organico, che ha raggiunto 209 unità a fine giugno 2023 a fronte di 187 alla stessa data del 2022.

Per l’intero 2023 Valtecne stima ancora un andamento complessivamente positivo, ma sottolinea che alcune commesse realizzate negli ultimi mesi dell’anno potrebbero essere fatturate nel 2024 e che la business line Industriale ha iniziato a mostrare qualche segno di contrazione nei settori più tradizionali. In ogni caso per la società il secondo semestre è normalmente meno produttivo del primo in quanto comprende un minor numero di giornate lavorative.

Tuttavia Valtecne non risentirà più del balzo dei costi delle materie prime (+66,6% a 7,9 milioni) registrato nel primo semestre in quanto è relativo a un accordo commerciale con un cliente della business line Industriale che prevede l’acquisto anticipato dei semilavorati con risorse anticipate del cliente, che ha inciso per 2,8 milioni sui costi (l’importo è stato iscritto con segno opposto nella variazione delle rimanenze che infatti è stata negativa per circa 1 milione).

Va tenuto conto del fatto che il raffronto tra il primo semestre 2023 e il medesimo periodo del 2022 è stato effettuato, per quest’ultimo, considerando i dati pro-forma che includono il conferimento del ramo d’azienda “brocciatura” di Kpm Srl, in realtà perfezionato a fine ottobre 2022.

La brocciatura è una fase di lavorazione del metallo che avviene mediante l’asportazione di trucioli con l’utilizzo della broccia, un utensile composto da una serie di taglienti che rimuovono progressivamente il materiale fino ad ottenere il profilo e le dimensioni richieste. Questa lavorazione, rispetto ad altre metodologie, consente di realizzare profili complessi con estrema rapidità e garantendo un grado di precisione e finitura migliore, e viene impiegata soprattutto per la realizzazione di ingranaggi, trasmissioni, pulegge, alberi di trasmissione, mozzi e cuscinetti.

Previsti un’acquisizione nel Medicale e nuovi macchinari

Ma al di là delle notazioni tecniche, cosa farà Valtecne dei mezzi finanziari raccolti in sede di Ipo, complessivamente pari a 4,5 milioni?

Al 30 giugno 2023, grazie a questi proventi e nonostante una crescita del circolante pari al 19% a 10,7 milioni, la società evidenziava una liquidità netta di circa 409.000 euro a fronte di un indebitamento finanziario netto di 5 milioni a fine 2022. Prudenzialmente non sono stati distribuiti dividendi per l’esercizio 2022 (l’utile netto pari a 2,3 milioni è stato interamente destinato a riserve), e d’altra parte nell’ultimo triennio sono stati erogati a titolo di dividendo soli 100.000 euro l’1/10/2021, derivanti da utili accantonati a riserva straordinaria disponibile.

Si è già detto del previsto ulteriore potenziamento della capacità produttiva (i macchinari vengono per lo più acquisiti in leasing), strategia che sarà perseguita anche nella business line Industriale; Valtecne inoltre intende, sempre con riferimento alla business line Medicale, internalizzare alcune tecnologie (soprattutto la finitura superficiale dei prodotti) ma anche acquisire un piccolo player di settore attivo nella produzione di dispositivi medici che operi su clienti e/o segmenti non ancora presidiati. A tale operazione sarà destinato il 60% - 70% dei proventi dell’Ipo.

Anche nella business line Industrial sono, ma soprattutto accordi strategici in ottica di integrazione verticale a monte della filiera. Così, non resta che attendere le prossime mosse di Valtecne in tema di acquisizioni e accordi.

Il mercato è piuttosto favorevole nei confronti del titolo dato che le quotazioni tuttora sono (anche se lievemente) superiori ai 5 euro dell’Ipo; il primo giorno di quotazione la chiusura era stata a ben 6,2 euro, ma purtroppo anche in questo caso incide il flottante contenuto, pari al 17,3% del capitale sociale, e forse per questo nel capitale sociale al momento sono presenti solo investitori italiani. Ma si può senz’altro dire che Valtecne è riuscita a “sdoganare” nel territorio valtellinese un’attività niente affatto legata all’enogastronomia o al turismo. La società è piuttosto all’avanguardia per quanto riguarda le tematiche Esg (anche se per ora non redige un bilancio di sostenibilità).

Come Gentili Mosconi a Como, anche Valtecne è stata fra le prime aziende valtellinesi a dotarsi di un impianto fotovoltaico (nel 2011, seguito da un secondo impianto nel 2023); i sistemi di illuminazione sono a risparmio energetico e, per quanto riguarda la gender equality, il management team include due presenze femminili, la Operations Manager e la Chief Financial Officer. Il CdA è però esclusivamente maschile. Dal punto di vista sociale, Valtecne è tra i maggiori sostenitori della onlus Cancro Primo Aiuto (il cui ramo valtellinese è stato fondato dall’Ad Paolo Mainetti) ed è partner dei racing team, con fornitura di materiale, degli studenti del Politecnico di Milano e dell’Università di Bologna.

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