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Electrolux, accordo su 222 esuberi: maxi-incentivo fino a 72mila euro per chi esce

La multinazionale ha trovato l’intesa con i sindacati sugli stabilimenti italiani: le uscite saranno volontarie e incentivate

di Cristina Casadei

2' di lettura

La riorganizzazione del gruppo Electrolux in Italia parte dall’accordo sulle uscite che l’azienda ha raggiunto con i sindacati e che sarà il primo tassello per fare partire l’investimento sul sito di Solaro dove c’è il progetto di produrre lavastoviglie alto di gamma. Le uscite saranno volontarie e sono previsti incentivi fino a 72mila euro per chi non matura i requisiti per andare in pensione.

Le uscite per stabilimento e qualifica

Dopo l’annuncio dei 222 esuberi le parti hanno concordato che prevarrà il criterio della non opposizione e che le uscite saranno volontarie. Le uscite sono suddivise per stabilimento e per qualifica: usciranno 121 operai e 101 impiegati. Andando a vedere cosa accade negli stabilimenti, a Porcia e Pordenone sono previste 36 uscite in produzione e 40 di staff, a Forlì 77 di produzione e 19 di staff, a Solaro 10 di staff, a Susegana 25 di staff, a Cerreto d'Esi 8 di produzione e 5 di staff e ad Assago 2 di staff.

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Gli incentivi

Gli incentivi sono fissati in 3mila euro per chi ha maturato i requisiti per la pensione, 12mila per chi maturerà i requisiti della pensione entro un anno di Naspi, 25mila per chi aggancia la pensione entro due anni di Naspi e 72mila per chi non matura in 2 anni di Naspi i requisiti pensionistici. «L’accordo limita gli effetti della crisi che ha colpito il settore dell'elettrodomestico nel 2022, crisi causata in parte dalle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e dell’aumento dei costi energetici», spiega Massimiliano Nobis della Fim Cisl.

Gli investimenti futuri

L’accordo con i sindacati è il primo passato per fare partire gli investimenti. Per quest’anno l’azienda ha un programma che interessa tutti e 5 gli stabilimenti italiani. L’investimento più importante riguarderà però la reindustrializzazione del sito di Solaro per la produzione di lavastoviglie alto di gamma. La multinazionale ha chiesto una riorganizzazione che porti a produrre 118 pezzi all’ora, un quantitativo necessario per sostenere la redditività dell’investimento. Per i sindacati, però, spiega Nobis, «la redditività può essere garantita anche con un aumento inferiore di pezzi all’ora e serve un incremento dell'occupazione dando precedenza a chi negli ultimi anni ha avuto contratti a termine con Electrolux di Solaro». Nuovo round il 17 gennaio.


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