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Eleganza on the road per il multibrand store 4.0

Una boutique di tradizione, nata nel 1953 sul lago di Como, inaugura un'estate pop-up. Perché, dopo il digitale, la svolta è il ritorno sul territorio.

di Lisa Corva

Il pop-up store di Louis Vuitton sul lago di Como, negli spazi di Tessabit all'interno di Villa d'Este a Cernobbio.

2' di lettura

Un'estate pop-up. È quella che propone Tessabit sul lago di Como, e che ci racconta Andrea Molteni, terza generazione alla guida delle boutique: «Oggi abbiamo 20 negozi, tutti sul lago, oltre ai pop-up, che cambiano in continuazione, e che sono molto divertenti anche da progettare: ci permettono alleanze fashion, come quella con Loewe di quest'estate. Ma la storia di Tessabit parte da lontano. Esattamente dal 1953, quando il nonno, a Como, commerciava tessuti: da qui il nome, Tess per tessuti e abit per abiti». È la nonna Giulia che, prosegue Andrea Molteni, ha portato avanti le boutique negli anni. Fino alla svolta, che definisce “pivotale” (del resto, ha studiato in Bocconi!).

«Nel 2009, siamo stati il primo multibrand store importante in Italia che ha aderito a Farfetch, la piattaforma di vendita online di moda luxury. E io ho iniziato a lavorare insieme a José Neves, il fondatore della startup. Da lì è cominciata, velocissima, l'evoluzione di Tessabit. Siamo entrati nel digitale, e ancora oggi il 70 per cento del nostro fatturato arriva dalle vendite via web. Ma adesso è il momento di andare avanti: quello che io chiamo Tessabit 4.0». Cioè? «Esattamente quello che stiamo facendo: investire nel retail legato al territorio. E quindi nuovi negozi: abbiamo aperto a Cernobbio, all'interno di Villa d'Este, a Menaggio, e a Bellagio, dove la nostra boutique è stata progettata da una designer d'eccezione come Patricia Urquiola».

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Lo store di Tessabit a Bellagio progettato da Patricia Urquiola. Foto Isabella Magnani.

 

Quest'estate, da scoprire, il pop-up di Loewe, in due location diverse, a Cernobbio e Bellagio, con la capsule collection Paula's Ibiza: dalle ceste intrecciate tipiche dell'isola, ma “ripensate” dal brand, ai look con le stampe d'archivio di Paula's, leggendaria boutique di Ibiza negli anni Settanta (basket artigianali da 350 euro, T-shirt e shorts da 350 e 550 euro). Una tradizione quella dell'intreccio delle ceste e panieri in Spagna e della tessitura della pelle, che è stata portata da Loewe anche all'ultimo Salone del Mobile a Milano, con Weave, Restore, Renew: protagonisti gli artigiani e il sapere delle mani. Di Loewe da Tessabit c'è anche una borsa cult: Puzzle, in pelle preziosa, e in varie nuance di colore (a partire da 1.050 euro). A luglio, poi, ci sarà un “partial takeover” della boutique di Bellagio con Gucci e Palm Angels (T-shirt a partire da 250 euro). Completa il tutto una selezione di moda dal mondo, come il francese sensuale Jacquemus (abiti a partire da 450 euro), le borse di Valentino (da 650 euro). Per settembre, un progetto top secret.

Il pop-up di Loewe a Cernobbio, con la capsule collection Paula's Ibiza. Foto Isabella Magnani.

 

A proposito di luoghi, un indirizzo del cuore sul lago? «Villa d'Este, sicuramente», risponde Andrea Molteni. «E non solo perché c'è uno dei nostri spazi-gioiello. Perché è un hotel cinque stelle che è stato scelto per secoli – esattamente dal 1873 – da marchesi, sultani e zar. E si trova in un parco silenzioso. Consiglio di scoprire o riscoprire il lago dall'acqua: possibilmente a bordo di un Riva, fermandosi per un aperitivo a Torno, prima di arrivare all'ora del tramonto a Bellagio, per una romantica cena a lume di candela sulle sponde»

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