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Elettricità, così i consumi frenano. Ma corrono solare ed eolico

di Jacopo Giliberto

(Marka)

2' di lettura

Nel mese di febbraio, secondo quanto rileva Terna (la società che gestisce la rete di alta tensione), la domanda di elettricità in Italia è stata di 25,5 miliardi di chilowattora, in flessione del -2,2% rispetto al febbraio del 2018.
È un effetto del calo produttivo e della frenata del Pil italiano? Anche, ma non solamente.
Ma se scende il consumo italiano di chilowattora, corrono a perdifiato le fonti rinnovabili di energia, e in particolare il solare fotovoltaico e la produzione dal vento.
A livello territoriale, la variazione tendenziale di febbraio 2019 è risultata ovunque negativa con - 2,2% al Nord, -1,7% al Centro e con un più forte -2,6% al Sud.

Differenze stagionali
Tuttavia se si “de-stagionalizza” l’andamento, la discesa della domanda reale è meno accentuata.

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Nel dettaglio, l’andamento della domanda elettrica di febbraio è a parità di giorni lavorativi (20) ma con una temperatura media mensile superiore di 2°C rispetto a febbraio del 2018. Cioè quest’anno il mese di febbraio è stato più mite e meno freddo, e ciò ha ridotto i consumi per riscaldamento.
Il dato destagionalizzato e corretto dagli effetti di temperatura e calendario porta a una variazione della domanda elettrica di febbraio pari a un più fisiologico -0,7%, che indica sì un forte calo economico, ma non così severo come poteva sembrare a una lettura superficiale del dato grezzo.

Due mesi a confronto
La domanda del primo bimestre del 2019, cioè gennaio e febbraio, è in crescita dell’1,1% rispetto al corrispondente periodo del 2018.
In termini rettificati la variazione bimestrale è pari a +0,5%.
In termini congiunturali, la differenza tra gennaio e febbraio di quest’anno (il valore destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura) ha fatto registrare una variazione negativa (-1,2%) rispetto al mese precedente (gennaio 2019).
Questo risultato porta il profilo del trend su un andamento stazionario.

Sole e vento
Nel mese di febbraio 2019 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’85% con produzione nazionale e per la quota restante (15%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero.
In dettaglio, la produzione nazionale netta (21,9 miliardi di chilowattora) è risultata stazionaria rispetto a febbraio 2018.
In forte crescita le fonti di produzione eolica (+37,9%) e fotovoltaica (+57,6%).
In diminuzione le fonti di energia idroelettrica (-0,3%), geotermica (-1,6%) e termica (-7,6%).

Riproduzione riservata ©
  • Jacopo Gilibertogiornalista

    Lingue parlate: italiano, inglese

    Argomenti: ambiente, energia, fonti rinnovabili, ecologia, energia eolica, storia, chimica, trasporti, inquinamento, cambiamenti climatici, imballaggi, riciclo, scienza, medicina, risparmio energetico, industria farmaceutica, alimentazione, sostenibilità, petrolio, venezia, gas

    Premi: premio enea energia e ambiente 1998, premio federchimica 1991 sezione quotidiani, premio assovetro 1993 sezione quotidiani, premio bolsena ambiente 1994, premio federchimica 1995 sezione quotidiani,

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