Elezioni regionali in Lombardia e Lazio, ultime notizie. Fontana al 54,7% e Rocca al 53,9%. Meloni: risultato rafforza governo
I punti chiave
- Lazio: ampia maggioranza alla Pisana, a Fdi 22 consiglieri, 10 al Pd
- Rocca: obiettivo è governare Lazio per 10 anni
- Rocca vince in tutta la Capitale tranne in quattro municipi
- Fontana: sono il presidente dei lombardi non dei partiti
- Rocca: subito un piano Giubileo, manderò avanti i migliori
- Regionali, Berlusconi: governo esce più forte da queste elezioni
- Fontana:ho vinto con il buon governo, preoccupa astensionismo
- Lazio: spoglio quasi ultimato, Rocca avanti con il 53,9%
- Lombardia, dati definitivi, Pd in salita al 21,82%, crollo M5s e Terzo Polo
- Lombardia, dati definitivi: FdI primo partito al 25,18%, sale la Lega
- Lombardia: dati definitivi, Fontana eletto con il 54,67%
- Ronzulli: sveglia Calenda! Forza di centro c’è già,è FI
- Berlusconi chiama Meloni e Salvini: vittoria stimolo per Governo
- Bonaccini: astensionismo dimezza vittoria destra
- Letta: Pd sua parte l’ha fatta
- Conte: Letta stappa champagne ma consegna Lazio a destra
- Salvini: gioco di squadra con Giorgia e Silvio funziona
- Ronzulli: premio ai primi 100 giorni di governo
- L’affluenza definitiva in forte calo al 40%
- Sondaggista Noto: “Disaffezione al voto tra gli elettori di tutti i partiti”
- Meloni, risultato consolida centro-destra e rafforza governo
- Fontana: è la vittoria di una squadra coesa. Rocca: far tornare la fiducia ai cittadini
- Pd: voto iscritti, Bonaccini al 54,35% e Schlein al 33,7%
Lazio: Rocca pronto a interim Sanità, poi ipotesi tecnico
Dopo l’exploit che lo ha portato alla guida della Regione Lazio, Francesco Rocca è già alle prese con un’altra partita politica, impegnativa e aperta, quella della Giunta. Un risiko da risolvere senza strappi, tenendo conto degli equilibri interni. La delega alla Sanità è uno dei nodi da sciogliere. Raccontano fonti parlamentari del centrodestra che Rocca dovrebbe tenersi per ora l’interim per poi affidarla a un tecnico (il nome ancora non c’è). Interpellato in proposito in collegamento telefonico con “Un giorno da pecora” su Rai Radio1, Rocca ha risposto così: «Sto riflettendo se tenermi la delega alla sanità ma non al bilancio. Ora sto studiando le sfide prioritarie per vedere se sarà compatibile. Comunque - ha assicurato il neo governatore - la sanità la seguirò da vicino».
Lombardia: prima seduta Consiglio regionale tra il 16 e il 31 marzo
Concluse le operazioni di voto e a scrutinio ultimato, per avviare le procedure di insediamento della nuova legislatura, la XII, bisognerà attendere ora la proclamazione degli eletti (Presidente e Consiglieri regionali), che potrebbe avvenire da parte dell'Ufficio Centrale Regionale costituito presso la Corte d'Appello tra il 6 e il 16 marzo (in occasione delle precedenti elezioni la proclamazione è sempre avvenuta almeno 20 giorni dopo il voto). Entro i tre giorni successivi alla proclamazione, il presidente Attilio Fontana dovrà comunicare la composizione della Giunta regionale. Non prima di 10 giorni e non oltre 15 giorni dall'atto di proclamazione, cioè indicativamente tra il 16 e il 31 marzo, si dovrà tenere la prima seduta del Consiglio regionale che sarà presieduta all'inizio dal Consigliere più anziano di età. Prima di questa seduta tutti i Consiglieri dovranno comunicare il gruppo consiliare del quale intendono fare parte. Lo rende noto l’ufficio stampa di Palazzo Pirelli.
Lazio: ampia maggioranza alla Pisana, a Fdi 22 consiglieri, 10 al Pd
Con la vittoria di Francesco Rocca a presidente della Regione Lazio si ridisegna la mappa dei 50 consiglieri che sederanno sugli scranni della Pisana. Tra vecchi e nuovi volti, quel che è sicuro che la parte del leone nell’ampia maggioranza che appoggerà il governatore di centrodestra la fa Fratelli d’Italia cui spettano 22 seggi. I dati ancora non sono definitivi - si aspettano quelli su Roma Capitale determinanti nel peso degli equilibri che andranno comunque integrati con quelli delle province - ma la coalizione di Rocca si dovrebbe aggiudicare 30 seggi, un dato significativo per quanto riguarda la stabilità di governo. Ma come sarà composto il Consiglio regionale del Lazio? Di sicuro, nonostante i dati non completi, sarà confermata la presenza di Giancarlo Righini (Fdi), al suo terzo mandato regionale, che finora può contare su oltre 21.000 preferenze. Saranno confermati poi i consiglieri regionali uscenti Fabrizio Ghera, capogruppo nella precedente consiliatura, Massimiliano Maselli, Antonio Aurigemma, Laura Corrotti, che è tra i più giovani consiglieri. Ci sarebbe anche l’ex vicepresidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli. Tra le new entry di FdI probabilmente Marco Bertucci, Micol Grasselli, Emanuela Mari, Fabio De Lillo, Edy Palazzi, Marika Rotondi. A Forza Italia e Lega spettano 3 seggi per lista. Nel primo caso il nome con più preferenze è quello del consigliere regionale Fabio Capolei. Per la Lega in nomi di punta sono Giuseppe Cangemi, Laura Cartaginese e Orlando Tripodi a Latina.
Rocca: obiettivo è governare Lazio per 10 anni
«È una giornata importante. Il nostro obiettivo è governare noi la regione per 10 anni». Lo ha detto il neo presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, in collegamento telefonico a un Giorno da Pecora, su Rai Radio 1. «Ora mi chiamano governatore, ancora mi devo abituare. È Una bella responsabilità», ha affermato Rocca. «Comunque mi piace più la parola “presidente”», ha aggiunto.
Rocca vince in tutta la Capitale tranne in quattro municipi
Il neo presidente della regione Lazio, Francesco Rocca, portandosi a casa la vittoria nel Lazio, vince di 6 punti anche a Roma, con il 45,92, contro il 39,83 dell’assessore uscente alla sanità del Pd, Alessio D’Amato. Il dem, appoggiato anche dal Terzo Polo, ottiene un buon risultato solo in quattro municipi: nel primo, quello di Roma centro, oltre il 50 per cento dei voti sono per D’Amato, e il 39 a Rocca; nel II municipio, invece, D’Amato prende il 49 per cento e il 42,2 per cento Rocca. Nel XII, quello del sindaco Gualtieri, il candidato dem arriva al 46,67, mentre il neo presidente al 40,23 per cento. La circoscrizione in cui Rocca prende la percentuale più bassa è nel municipio VIII, quello di Garbatella, dove si ferma al 36,99, mentre D’Amato arriva al 49,13 per cento. Nel sesto, alle ’Torri’, unico municipio a guida FdI, exploit di voti per il nuovo governatore che arriva al 58,23, mentre l’assessore si ferma al 25,55. Tra i risultati migliori per il centrodestra nella Capitale spicca anche il quindicesimo, a Roma nord. Proprio nel territorio in cui vive, Rocca raggiunge il 57,57 per cento.
Fontana: sono il presidente dei lombardi non dei partiti
«Io sono il presidente dei lombardi, non dei partiti». Attilio Fontana, appena riconfermato governatore della Regione, lo chiarisce parlando con l’ANSA sottolineando il suo ruolo nella formazione della giunta che «sarà la giunta Fontana». L’elezione diretta «mi legittima davanti ai cittadini» ha aggiunto. La nuova giunta dovrebbe essere pronta, considerati i tempi tecnici, per metà marzo e «sarà in continuità» con la precedente «nei contenuti»
Regionali, Berlusconi: governo esce più forte da queste elezioni
Sui social il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi torna a commentare i risultati delle elezioni e ringrazia “candidati, militanti e dirigenti” di FI in Lombardia e nel Lazio. “Il loro lavoro è stato decisivo”, scrive. “Anche il governo - aggiunge - esce più forte da queste elezioni: il voto degli elettori fa giustizia dei tentativi di dividere la nostra coalizione che è unita da 29 anni e che ancora una volta è premiata dal voto degli italiani che non si sono fatti confondere dalle polemiche artificiose della sinistra ed hanno premiato la nostra coerenza e la nostra determinazione”
Rocca: subito un piano Giubileo, manderò avanti i migliori
«La cooperazione istituzionale tra Governo e Regione è una carta fondamentale per la crescita del Lazio. Non sprecheremo questa grande opportunità. Andranno avanti i migliori. Nella mia attività professionale, da manager della sanità a guida della Croce Rossa italiana e internazionale, ho sempre scelto le persone sulla base delle loro competenze. Non saremo affatto una Regione politicamente arroccata». Lo ha detto Francesco Rocca, neo eletto presidente della Regione Lazio, in un’intervista al quotidiano ’Il Messaggero’. «Abbiamo un Giubileo che è dietro l’angolo. Quello del 2025. Vanno messi subito in piena funzionalità tutti i Pronto Soccorso. Questo è fondamentale. Occorre dare l’impressione, ma concreta e non d’immagine, che la sicurezza sanitaria a Roma e nelle altre città che saranno coinvolte nell’Anno Santo sia una condizione garantita al meglio. - ha aggiunto Rocca - Chiederò uno sforzo straordinario a tutte le aziende dei trasporti per la massima efficienza nella mobilità di chi arriva per questo grande evento».
Fontana:ho vinto con il buon governo, preoccupa astensionismo
«Per me personalmente è un grande onore essere riconfermato alla guida della Regione più importante d’Italia, motore del Paese ed eccellenza riconosciuta a livello internazionale; ma questa è innanzitutto una vittoria di squadra, in cui tutte le componenti hanno dato un contributo determinante per il raggiungimento dell’obiettivo». Lo scrive il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo su ’Leggo’ a seguito della sua rielezione. «Il voto di oggi - sottolinea Fontana - dice chiaramente che i lombardi hanno dato fiducia e apprezzato la concretezza del nostro buon governo, l’efficacia delle risposte messe in campo per risolvere i problemi e le emergenze che ci siamo trovati a vivere, la presenza attiva e propositiva in tutti i diversi territori della regione, la capacità di dialogo con le realtà economiche e sociali più vive del sistema lombardo, la visione di sviluppo e di innovazione che immaginiamo per il futuro della Lombardia»
Lazio: spoglio quasi ultimato, Rocca avanti con il 53,9%
Francesco Rocca è il nuovo governatore della Regione Lazio. Rocca, candidato del centrodestra, a scrutinio quasi ultimato (5.299 sezioni su 5.306) è avanti con il 53,9% dei consensi. Alessio D’Amato, assessore uscente alla Sanità della Regione Lazio, nella Giunta Zingaretti, arriva secondo incassando il 33,50% delle preferenze. Donatella Bianchi, candidata del Movimento 5 Stelle, ottiene infine il 10,8% delle preferenze.
Fratelli d’Italia è primo partito nel Lazio con il 33,6% dei voti; secondo il Pd con il 20,25%Lombardia, dati definitivi, Pd in salita al 21,82%, crollo M5s e Terzo Polo
Tiene il Partito Democratico in Lombardia che alle Regionali si attesta al 21,82% (17 seggi conquistati) contro il 19% delle scorse politiche. Crolla il M5s che si ferma al 3,93% (3 seggi) contro il 7,5% di settembre: stabile Alleanza Verdi e Sinistra al 3,23% (1 seggio) contro il 3,8% delle politiche. Per la lista civica a sostegno di Majorino Presidente il 3,82% (2 seggi).
Lombardia, dati definitivi: FdI primo partito al 25,18%, sale la Lega
Fratelli d’Italia (dati definitivi) si conferma il primo partito in Lombardia conquistando il 25,18%, in leggera discesa rispetto alle ultime politiche di settembre al 28,5%, e 22 seggi; rispetto alle ultime politiche sale la Lega che si attesta al 16,53% (14 i seggi del Carroccio) contro il 13,3%, mentre tiene Forza Italia al 7,23% (6 seggi) contro il 7,9% di settembre. Bene anche la lista Fontana Presidente che si ferma al 6,16% (5 seggi) mentre Noi Moderati è all’1,17% (1 seggio).
Lombardia: dati definitivi, Fontana eletto con il 54,67%
Scrutinio terminato in Lombardia per le elezioni regionali che vedono la vittoria di Attilio Fontana (cdx), riconfermato alla guida della Regione con il 54,67%. Il dato è quello definitivo con lo spoglio di 9.254 sezioni su 9.254. Lo sfidante del centrosinistra Pierfrancesco Majorino si attesta al 33,93%, mentre Letizia Moratti, sostenuta dalla propria lista civica e dal Terzo Polo su ferma al 9,87
Ronzulli: sveglia Calenda! Forza di centro c’è già,è FI
«Per quanto riguarda Calenda, Renzi, quella parte di Italia Viva e di Azione che in questo mese continuava a parlare, credo anche in modo ossessivo, della fine di Forza Italia e della sparizione politica di Silvio Berlusconi, mi piace riprendere due parole che ha utilizzato Renzi anni fa: a questo “Terzo polo” che non è mai nato rispondo con un “game over”». Così Licia Ronzulli, presidente dei senatori di Forza Italia, a Stasera Italia.
«Le elezioni in Lombardia e nel Lazio decretano la fine di questi due partiti che sono, più che altro, un cartello elettorale. Visto che Calenda, ancora davanti alla sconfitta, continua a parlare dell’esigenza di una formazione politica che possa essere liberale, riformista e popolare, rispondo “svegliati Calenda”, c’è già questa forza politica: è Forza Italia, che viene confermata dagli elettori in Lombardia e nel Lazio, tenendo, a dispetto di tutti, anche il risultato che avevamo consolidato alle ultime elezioni politiche», ha concluso.
Berlusconi chiama Meloni e Salvini: vittoria stimolo per Governo
Silvio Berlusconi ha chiamato il presidente del consiglio e leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, e il vicepresidente del consiglio e leader della Lega, Matteo Salvini, e si è complimentato per il grande successo della coalizione alle elezioni Regionali in Lombardia e in Lazio. I tre leader - si legge in una nota - hanno convenuto che questo nuovo successo del centrodestra deve essere e sarà da stimolo a proseguire l’ottimo lavoro fatto sinora dal governo, un esecutivo forte che ha come orizzonte l’intera legislatura.
Letta: Pd sua parte l’ha fatta
«I fatti. I nostri due candidati in Lombardia e Lazio ottengono più voti delle scorse regionali. Le nostre liste, oltre il 20%, prendono più delle politiche. Il Pd la sua parte l’ha fatta. M5S e Terzo Polo non hanno voluto coalizzarsi, dimezzano i voti e se la prendono con noi». Lo scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta.
La Russa: risultato porti a clima con meno polemiche
«Complimenti a Fontana e a Rocca per un risultato che obiettivamente rafforza il governo Meloni e che spero sia foriero di un clima con meno polemiche strumentali e indirizzato, ciascuno nel proprio ruolo di maggioranza e opposizione, ad affrontare e risolvere i problemi degli italiani». Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa interpellato al telefono sulle elezioni regionali in Lombardia e Lazio.
Tajani: ho telefonato a Rocca e Fontana per congratularmi
«Ho telefonato a Francesco Rocca e Attilio Fontana per congratularmi con loro. Uomini del fare che meritano di guidare due regioni così importanti come Lazio e Lombardia. Ci saranno grandi sfide da affrontare, le vinceremo insieme. Auguri!». Lo scrive su Twitter il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Salvini: stiamo recuperando credibilità in Europa
«Grazie al voto di tanti cittadini sono stati smentiti quelli che ritenevano che l’Italia a guida centrodestra avrebbe avuto tanti problemi. Stiamo recuperando credibilità in Europa». Lo ha detto Matteo Salvini in un passaggio della conferenza stampa sulle Regionali.
Zingaretti: divisi si perde sempre, serve progetto politico
«Era già tutto chiaro. Da tempo divisi e senza una credibile proposta di governo si perde sempre, in primo luogo perché il nostro popolo, non convinto e infastidito, rimane a casa. Spero che quest’altro schiaffo porti tutti a riflettere e a voltare pagine per un partito unito, forte e unitario. A sinistra, quando l’identità diventa settarismo e divisione, si rimane opposizione di testimonianza per sempre. Questa deriva consolatoria va combattuta con tutte le nostre forze. Se l’identità e i nostri valori vengono messi al servizio di un progetto politico unitario si vince. E spesso abbiamo vinto proprio per questo. Questa linea negli anni passati è stata combattuta con argomenti ridicoli e la disarticolazione di un’alleanza credibile è il primo motivo delle sconfitte di questi mesi. Bisogna davvero voltare pagina e riprendere a costruire». Lo dichiara il deputato democratico Nicola Zingaretti.
Conte: Letta stappa champagne ma consegna Lazio a destra
«Da parte del Pd c’è molta concentrazione sulla nostra performance. Ascoltare il redivivo Letta rendere dichiarazioni entusiastiche, sembra stappare bottiglie di champagne sulla performance del Pd, francamente se immaginiamo in particolare il Lazio dove c’è un candidato indicato da Letta e Calenda, che consegnano la Regione al centrodestra, avrei poco da festeggiare». Così Giuseppe Conte, presidente del M5s, nella sede nazionale del Movimento in via di Campo Marzio a Roma commentando i risultati delle elezioni regionali.
Salvini: gioco di squadra con Giorgia e Silvio funziona
«Per quanto riguarda la Lega sono contento anche se mi interessa il lavoro di squadra». Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, nella conferenza stampa sulle Regionali. «Conferma che il gioco di squadra con Giorgia e Silvio funziona - ha aggiunto - al di là di quello di cui si è chiacchierato, competizioni intervento rivalità… Ho sentito sia Silvio che Giorgia, tutti siamo reciprocamente contenti della vittoria della squadra».
Ronzulli: premio ai primi 100 giorni di governo
Con queste elezioni regionali «gli elettori hanno premiato il buon governo di centrodestra in questi primi cento giorni». Lo afferma la presidente dei senatori di FI e coordinatrice lombarda, Licia Ronzulli, dalla sede milanese del partito. «Il tagliando dei primi 100 giorni lo hanno fatto direttamente gli elettori premiando la maggioranza di governo e il buon lavoro», aggiunge Ronzulli. «Siamo molto soddisfatti della riconferma della vittoria di Attilio Fontana e del centrodestra in Lombardia, ma anche della conquista del Lazio». In particolare, «siamo felici per i cittadini del Lazio che potranno toccare con mano il buon governo del centrodestra dopo anni di mal governo della sinistra e del Movimento Cinque Stelle».
Lombardia, si dimette segretario regionale Azione
«Ho appena comunicato al segretario Calenda le mie dimissioni da Segretario regionale di Azione. Il risultato è fallimentare e dimostra l’incomprensibilità delle nostre scelte che non sono stato in grado di contrastare». Lo annuncia l’ex segretario lombardo di Azione, Niccolò Carretta, con un Tweet. «Una delle cause di disaffezione verso la politica è che nessuno si assume mai le responsabilità - aggiunge - io penso sia doveroso farlo».
Gelmini: destra ancora in luna di miele con elettori
«La destra ha vinto nettamente le elezioni regionali. Ciò è avvenuto più per il traino di partiti (specie Fratelli d’Italia) ancora in luna di miele con gli elettori che per i propri meriti, programmi, candidati. Il preoccupante dato dell’astensionismo dovrebbe però interrogarci tutti e certamente ha penalizzato le alternative nelle varie formule sperimentate. A Letizia Moratti e Alessio D’Amato va, per quanto ci riguarda, la nostra gratitudine per una battaglia condotta a viso aperto e senza risparmio di energie. Ora Azione e Italia Viva devono proseguire nel percorso che hanno avviato per la costruzione di un nuovo contenitore politico che dia risposte anche ai tanti elettori che, in questa tornata elettorale, sono rimasti a casa». Così in una nota Mariastella Gelmini, vicesegretario e portavoce di Azione.
Majorino: da Terzo Polo scelta fallimentare
«Credo che gli elettori meritassero una coalizione unita, sempre. Per questo ritengo che la scelta del Terzo polo di rompere” l’accordo “con noi sia stata davvero sbagliata e fallimentare». Così il candidato presidente del centrosinistra e del M5S in Lombardia, Pierfrancesco Majorino, durante il discorso presso il suo comitato elettorale. «Per quello che ci riguarda, rispetto alle Politiche, è un primo passo per la ricostruzione», ha aggiunto. «Lascio al Terzo Polo la discussione su di sé, ma mi pare evidente che, se era stato la novità delle elezioni politiche, queste elezioni gli fanno prendere un colpo pazzesco» in Lombardia e a Milano. «Poi è anche vero che magari non avremmo vinto comunque - ha concluso Majorino -, questo è possibile, non cerco facili alibi o vie di fuga. Però la scelta di Letizia Moratti è stata rigettata in maniera significativa dagli elettori».
Bianchi: risultato insoddisfacente, rottura col Pd non per noi
Il risultato elettorale è «insoddisfacente, lontano da quelle che erano le ambizioni e le aspettative» ma la «proposta politica progressista rimane». Lo dice Donatella Bianchi commentando il risultato elettorale. «La nostra proposta progressista rimane», ha aggiunto, ma «aveva bisogno di più tempo per essere comunicata. Non ci sentiamo assolutamente responsabili», ha anche detto rispondendo a una domanda sulla rottura dell’alleanza col Pd.
Fontana: basta delegittimare la politica
«La democrazia c’è, perché nel momento in cui c’è espressione del voto si realizza. Bisogna smettere di delegittimare la politica, credo sia l’aspetto più grave su cui siamo tutti responsabili. La politica deve essere valutata per il ruolo che deve rivestire all’interno di una democrazia». Così il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, commentando la sua vittoria alle regionali. «Dobbiamo cercare di essere più vicini ai cittadini per far capire che il loro voto è comunque importante - conclude - penso che questo buon risultato sia dovuto al fatto che ho sempre dialogato con tutte le componenti della Regione».
Pd: voto iscritti, Bonaccini al 54,35% e Schlein al 33,7%
Stefano Bonaccini al 54,35% (68.950 voti), Elly Schlein al 33,7% (42.758 voti), Gianni Cuperlo al 7,46% (9.469 voti), Paola De Micheli al 4,49% (5.697voti). Sono i dati dei congressi nei circoli Pd diffusi dalla Commissione nazionale. Hanno espresso la loro preferenza 127.289 votanti. A questi dati si aggiungeranno quelli dei congressi di circolo di Lombardia e Lazio che avranno tempo fino al 19 febbraio.
Fontana: è la vittoria di una squadra coesa. Rocca: far tornare la fiducia ai cittadini
È stata una «vittoria di squadra, portata avanti in maniera coesa» da tutta la coalizione: così ha spiegato il presidente della Lombardia Attilio Fontana, commentando il voto. «Sono soddisfatto che i cittadini hanno compreso la nostra capacità di affrontare momenti difficili e complicati», ha aggiunto.
«È stata una corsa breve ma intensa. Prevale ora il senso di responsabilità che è enorme, bisogna risollevare una sanità distante e che mortifica i cittadini. L’astensionismo poi sottolinea che 10 anni di centrosinistra hanno allontanato i cittadini. Ci impegneremo per far tornare fiducia e partecipazione». Così Francesco Rocca, neo presidente della Regione Lazio.
Meloni sente Fontana e Rocca: soddisfatti per il risultato netto
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha telefonato ad Attilio Fontana e Francesco Rocca, vincitori delle elezioni regionali in Lombardia e Lazio. La leader di FdI, a quanto si apprende, si è congratulata con loro e ha espresso a entrambi soddisfazione per un risultato netto.
Bonaccini: aprire nuovo capitolo con Pd centrale. Schlein: ora cambiare volti
«La sconfitta di oggi è in continuità con quella delle politiche del 25 settembre scorso, dove un Pd ridotto e un campo progressista diviso regalano un’altra vittoria alla destra, anche quando è in difficoltà». Lo dichiara il candidato alla segreteria del Pd, Stefano Bonaccini. «Dobbiamo chiudere questo capitolo e aprirne uno nuovo, dove il Pd torna centrale e attrattivo. Credo che il voto degli iscritti di questi giorni sia già un segnale della voglia di cambiamento e sono convinto che dalle primarie del 26 febbraio verrà un’ulteriore spinta in questa direzione».
«La sconfitta in Lazio e Lombardia è netta, malgrado gli sforzi generosi dei nostri candidati e di chi si è speso per la campagna. Ora bisogna cambiare per davvero, nella visione, nei volti e nel metodo. Solo così si potrà ricostruire un campo progressista e tornare a vincere insieme». Lo ha detto la candidata alla guida del Pd Elly Schlein. «L’astensionismo altissimo è una ferita alla democrazia e temo che come a settembre interessi soprattutto le fasce più impoverite, che non trovano più rappresentanza. La destra si unisce e vince nonostante le sue contraddizioni. Noi dobbiamo fare la sinistra, che si batte per chi fa più fatica».
Majorino: vittoria netta della destra
È stata «una vittoria netta della destra», «il Terzo polo rifletta sulla scelta che ha portato a sostenere Letizia Moratti» e «non aver avuto un leader di partito a livello nazionale non ci ha aiutato»: è quanto ha detto il candidato del centrosinistra e M5s Piefrancesco Majorino alle regionali lombarde. «Non avere una leadership nazionale ci ha costretto a far sempre un di più - ha aggiunto - rimane il rammarico di aver presentato il candidato due mesi prima del voto».
L’affluenza definitiva in forte calo al 40%
I dati definitivi dell’affluenza nei 1.882 comuni al voto per le regionali di Lombardia e Lazio confermano il forte calo della partecipazione: ha votato il 40% (rispetto al 70,63% alle precedenti omologhe, quando si votò in un solo giorno). Lo rende noto il sito del Viminale. In Lombardia (1.504 comuni su 1504) l’affluenza è del 41,67% (nel 2018 era al 73,11). Nel Lazio (378 comuni su 378) è del 37,2% (66,55%).
Santanchè: noi forza trainante della coalizione
«I risultati sono netti per chi è la forza trainante della coalizione e questo ci riempie di gioia»: è quanto ha detto il ministro Daniela Santanchè intervistata dalla Rai, parlando del risultato di Fratelli d’Italia in Lombardia. «Ringrazio i lombardi per il voto in continuità per Fratelli d’Italia che è la forza trainante della coalizione. È un risultato importante, mai scontato, era il primo test dopo il governo Giorgia Meloni e il test è andato benissimo», ha aggiunto. «Un voto che rafforza il governo: la nostra alleanza con Fdi trainante, il destra centro, convince sempre di più. La vicepresidenza della Lombardia è nei fatti. Poi parleremo per fare la giunta, vogliamo che sia competitiva e faremo la nostra parte», ha affermato Santanchè.
Letta: l’opa contro il Pd ha nociuto a chi l’ha fatta
«In un quadro politico per noi particolarmente complicato e con il vento chiaramente contro, il Pd ottiene un risultato più che significativo, dimostra il suo sforzo coalizionale e respinge la sfida di M5S e Terzo Polo. Il tentativo ripetuto di sostituirci come forza principale dell’opposizione non è riuscito. L’Opa contro il Pd ha fatto male a chi l’ha tentata. Ci auguriamo che questo risultato dimostri finalmente a M5S e Terzo Polo che l’opposizione va fatta al governo e non al Pd. Il Pd rimane saldamente seconda forza politica e primo partito dell’opposizione». Lo dichiara il segretario pd, Enrico Letta, commentando il risultato delle elezioni regionali.
D’Amato chiama Rocca, complimenti per la vittoria
Il candidato del centrosinistra alla Regione Lazio Alessio D’Amato ha telefonato al rivale e vincitore delle elezioni Francesco Rocca: «È stata una telefonata cordiale con la quale D’Amato ha riconosciuto il risultato, gli ha fatto i complimenti e ha promesso che la sua sarà una opposizione dura sulle questioni concrete». È quanto si apprende dallo staff di D’Amato.
Meloni, risultato consolida centro-destra e rafforza governo
«Complimenti a Francesco Rocca e Attilio Fontana per la netta vittoria di queste elezioni regionali, sicura che entrambi daranno il massimo per onorare il voto e il mandato ricevuto dai cittadini di Lazio e Lombardia. Un importante e significativo risultato che consolida la compattezza del centrodestra e rafforza il lavoro del Governo». Lo scrive sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni commentando l’esito delle regionali.
Lombardia: proiezione liste, FdI al 25,6%, Lega al 16%
Secondo una prima proiezione Opinio Rai in Lombardia l’analisi delle liste vedrebbe al primo posto Fratelli d’Italia con il 25,6%, seguita dal Pd con il 20,8 e dalla Lega con il 16%. A seguire Forza Italia con il 6,6%, la Lista civica Fontana Presidente al 6,3 e la Lista civica Moratti presidente al 6,2%. La copertura del campione è pari al 12%
Lombardia: dati Viminale (20 sez. su 9.254), Fontana 59,71% Majorino 30,1% Moratti 8,86%
Primi dati del Viminale sulle elezioni regionali della Lombardia. Quando sono state scrutinate 20 sezioni su 9.254 Attilio Fontana, governatore uscente e candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, è al 59,71%, mentre Pierfrancesco Majorino, del centrosinistra, è al 30,10% e Letizia Moratti, appoggiata dal Terzo Polo, è all’8,86%.
Proiezioni Opinio Rai: Rocca in vantaggio al 52,1%
In base alle proiezioni del consorzio Opinio Italia per la Rai, alle regionali per il Lazio il candidato del centrodestra Francesco Rocca raggiunge il 52,1% seguito dal candidato del centrosinistra Alessio D’Amato con il 34,7%. Terza si piazza la candidata M5S Donatella Bianchi, con il 10,6%. Rosa Rinaldi (Unione Popolare) ottiene l’1,4%. La copertura del campione è del 5%
Lombardia: I proiez Opinio-Rai, Fontana 54,4%, Majorino 33,6%, Moratti 10,1%
Secondo la I proiezione «Consorzio Opinio Italia per Rai» alle elezioni regionali per la Lombardia il candidato presidente di centrodestra Attilio Fontana è in testa al 54,4%, il candidato di centrosinistra Pierfrancesco Majorino è al 33,6%, la candidata del Terzo Polo Letizia Moratti è al 10,1% e la candidata di Unione Popolare Mara Ghidorzi è all’1,9%. La copertura del campione è del 5%.
Lombardia: I proiezione La7, c.destra 52.30%, c.sinistra 34.70%, Az-Iv 10.60%
Secondo la prima proiezione per le regionali della Lombardia di Swg per La7 il candidato presidente di centrodestra Attilio Fontana è in testa con il 52.30% dei voti, il candidato di centrosinistra Pierfrancesco Majorino è invece al 34.70% mentre la candidata del Terzo Polo Letizia Moratti è al 10.60%
Lollobrigida, dato superiore a politiche per coalizione unitissima
«Se confermato questo è un dato superiore anche rispetto alle elezioni politiche, conseguito tre mesi fa». Così il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, arrivando al comitato elettorale del candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio Francesco Rocca. «È un apprezzamento che cresce», aggiunge Lollobrigida, sottolineando che «la coalizione del centrodestra è unitissima».
Tajani, successo centrodestra, voto fiducia per il governo
«Se gli exit poll rispondono a verità c’è un successo del centrodestra nel Lazio molto consistente e anche in Lombardia. Questo significa che si tratta anche di un voto di fiducia al governo di centrodestra. Siamo soddisfatti», commenta con il Tg1 il vicepremier e ministro degli Esteri di Forza Italia, Antonio Tajani. Secondo l’esponente azzurro c’è però «un tema sul quale bisogna lavorare, che è quello della scarsa partecipazione al voto. Evidentemente bisogna parlare di più con i cittadini, dobbiamo fare un lavoro forte di confronto con la gente. Ma per come si prefigura, il risultato delle regionali è un risultato assolutamente positivo per il governo», osserva Tajani.
Exit poll, con risultato di oggi 15 regioni al centrodestra
Il governo politico delle regioni vede in gran vantaggio il centrodestra, che al momento, alla luce degli exit poll governerebbe 15 regioni contro le 4 del centrosinistra, grazie al risultato del Lazio. La Valle d’Aosta è considerata come giunta autonomista.
Trend poll Sky, Rocca 48-52%, D’Amato 29-33%
Secondo i primi trend poll di Sky per le elezioni regionali del Lazio il candidato di centrodestra Francesco Rocca è in vantaggio con il 48-52% sul candidato di centrosinistra Alessio D’Amato, fermo tra il 29 e il 33%. Dietro Donatella Bianchi, candidata del M5s tra il 14 e il 18%.
Exit poll Rai: Fontana e Rocca avanti
I primi exit poll della Rai proiettano la destra verso una vittoria agevole sia in Lombardia che nel Lazio. In Lombardia Attilio Fontana sarebbe avanti con il 49,5-53,5% dei voti, seguito dal candidato del centrosinistra Pier Francesco Majorino (33-37%) e da quella del Terzo Polo Letizia Moratti (9,5-13,15%). Nel Lazio Francesco Rocca condurrebbe con il 50,5%-54,5%, staccando il candidato del centrosinistra Alessio D’Amato (30-34%) e quella del Movimento Cinque Stelle Donatella Bianchi (10,5-14,5%).
Bonaccini: la scarsa affluenza è un bel problema
Quello della bassa partecipazione alle elezioni regionali in Lombardia e Lazio che si stanno svolgendo in queste ore «è un bel problema». In Emilia Romagna «la cosa ci riguardò nel 2014: certo, ci furono condizioni particolari che non voglio ricordare, compresa l’elezione anticipata. Io potevo rischiare la depressione, anche per la lettura che voi giornalisti avevate dato comprensibilmente di quella prova. Poi però la volta dopo, nel 2020, è venuto a votare quasi il 70%, un dato incredibile se paragonato a quello che vediamo oggi». Così, il presidente della Regione Emilia Romagna e candidato alla segreteria del Pd, Stefano Bonaccini sulla scarsa affluenza alle consultazioni lombarda e laziale. «Quello del distacco tra i cittadini, gli eletti e gli elettori - ha argomentato a margine di una conferenza stampa - è un problema. Ci si deve dare da fare per recuperare valore alla partecipazione e al confronto e per fare risultare importante quell’esercizio che è stato riconquistato grazie anche a chi ci ha rimesso la propria vita per uscire da un regime e ridarci libertà e democrazia».
Calenda (Azione): “Sparizione politica Berlusconi sarebbe grande risultato”
“Se queste elezioni portassero alla sparizione politica di Berlusconi sarebbe già un grande risultato per il paese. Non se ne può più del discredito che periodicamente porta all'Italia: dai conflitti di interesse al putinismo; dalle gaffe al bunga bunga. Anche basta”. Lo scrive su Twitter Carlo Calenda.
Sondaggista Noto: “Disaffezione al voto tra gli elettori di tutti i partiti”
Quale sarà l’impatto della scarsa affluenza sul voto per le regionali in Lombardia e Lazio? Per Antonio Noto, direttore di Noto sondaggi, “in generale la disaffezione al voto è tra gli elettori di tutti i partiti, non c’e nessun partito nazionale che avrà più voti in valore assoluto rispetto alle politiche”. “Però - prosegue - la disaffezione si concentra in misura maggiore in quei partiti che non sono ritenuti vincenti alle elezioni regionali, insomma una parte di elettorato non fiuta aria di vittoria e non si reca alle urne. Questo accade quando la formazione del consenso non è influenzata da variabili ideologiche. C’è da capire il motivo della scarsa affluenza ma nel corso degli ultimi 10 anni l’affluenza alle elezioni amministrative è stata sempre molto bassa, adesso cala ulteriormente ma il trend viene registrato da tempo”.
Prodi, i leader non parlano più con le persone
L’ex premier Romano Prodi, in un colloquio con La Stampa, commenta la bassa affluenza registrata finora nelle due elezioni regionali: “Prenda la Lombardia: si può avere più o meno simpatia per questo o quel candidato, ma lì c’è stata una battaglia politica - spiega -. E tuttavia a quanto pare sembra che questa battaglia non sia bastata per tenere la partecipazione su livelli dignitosi”. Per Prodi “siamo davanti a due problemi: uno generale, i leader non parlano più con le persone, non le ascoltano e la democrazia è in crisi, perché si sta allontanando dalla gente. In aggiunta bisogna riconoscere che le Regioni non sono nel cuore delle persone! Anche quando sono ben amministrate. E d’altra parte pochi ne conoscono le competenze”.
In Italia “questo continuo calo lo ritengo abbastanza naturale. La politica fatica ad affrontare e risolvere i problemi nostri, di tutti i giorni. Il distacco cresce perché scarseggiano i mediatori. Vai a votare perché conosci il parlamentare che hai eletto, perché hai idea che ci sia in gioco qualche problema particolare, anche tuo, perché riconosci nell’autorità politica una capacità virtuosa di mediazione. Ecco, non ci sono più mediatori credibili, autorevoli”. Quando “comincio ad analizzare i dati, vedo che fanno pochi figli sia i poveri che i ricchi. Se si sta smarrendo il senso della vita e della comunità, perché devo andare a votare? Il problema si sta facendo drammatico”.
Seggi riaperti dalle 7 di questa mattina, si potrà votare fino alle 15
Nel Lazio e in Lombardia i seggi sono stati riaperti alle 7 per le elezioni regionali. Gli aventi diritto al voto potranno recarsi alle urne fino alle 15. Subito dopo avrà inizio lo scrutinio. Sono 9.254 le sezioni per la Lombardia in un totale di 1.504 comuni e 5.306 le sezioni per il Lazio suddivise in 378 comuni. In totale sono circa 12 milioni gli elettori chiamati al voto nelle due regioni.
Regionali in Lombardia e Lazio, alle 23 di domenica 12 febbraio affluenza al 29,72%
Seggi aperti anche dalle 7 alle 15 di oggi, lunedì 13 febbraio, per le elezioni regionali in Lombardia e Lazio. Poi gli exit-poll e i risultati. Alle 23 di domenica 12 febbraio ha votato il 29,72% degli elettori (alle regionali del 2018 era stata 70,63%; allora il voto era concentrato in un solo giorno). In Lombardia l’affluenza è stata al 31,78% (73,11 nel 2018); nel Lazio al 26,28% (66,55% nel 2018). «Sono elezioni importanti, andate a votare», ha detto ieri la Meloni uscendo dal suo seggio a Roma.
Elezioni in Lombardia e Lazio, è eletto governatore chi ottiene il maggior numero di voti validi
In tutte e due le regioni viene eletto governatore il candidato che consegue il maggior numero di voti validi, senza ballottaggio. Per il Lazio si sfidano Alessio D'Amato (centrosinistra e Terzo Polo), Francesco Rocca (centrodestra), Donatella Bianchi (M5s e altre liste di sinistra), Rosa Rinaldi (Unione popolare), Sonia Pecorilli (Partito Comunista Italiano). In Lombardia la sfida è tra l'uscente Attilio Fontana (centrodestra), Pierfrancesco Majorino (centrosinistra e M5s), Letizia Moratti (Terzo Polo), Mara Ghidorzi (Unione Popolare).
La premier Meloni: «Sono elezioni importanti, andate a votare»
Nella prima giornata elettorale quasi tutti hanno rotto il silenzio elettorale solo per ricordare l’importanza della scelta. Monito della premier Giorgia Meloni: «Andate a votare». Lo ha detto lasciando la scuola al Torrino, quartiere di periferia dov’è il suo seggio. La premier ha spiegato: “È un’elezione importante, spero che l’affluenza sia adeguata a una scelta come quella che si deve fare per Regioni così strategiche per una nazione».