L’indicazione

Vaccini, Ema: legami tra AstraZeneca e trombosi molto rare

L’Agenzia europea del farmaco ha aggiornato le sue indicazioni sul vaccino

Vaccino AstraZeneca, l'Oms: al momento i benefici superano rischi

4' di lettura

Forme rare di trombosi «dovrebbero essere elencate come effetti collaterali molto rari del vaccino Vaxzevria di AstraZeneca». Lo ha stabilito il comitato per la sicurezza dell'Ema (Prac) nelle conclusioni della riunione che si è svolta il 7 aprile. «Nel giungere alla sua conclusione - si legge nella nota - il comitato ha preso in considerazione tutte le prove attualmente disponibili, compreso il parere di un gruppo di esperti».

Al tempo stesso, l’Ema conferma che «i benefici del vaccino continuano a superare i rischi per le persone che lo ricevono. Il vaccino è efficace nella prevenzione del Covid-19 e nella riduzione dei ricoveri e dei decessi». In aggiunta, ha sottolineato Ema, «non ci sono rischi generalizzati nella somministrazione del vaccino, quindi non abbiamo ritenuto necessario raccomandare misure specifiche per ridurre il rischio». Spetta ora ai singoli governi decidere se introdurre delle limitazioni per fasce d’età come qualcuno ha già fatto.

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Eventi molto rari

L'Ema ricorda agli operatori sanitari e alle persone «che ricevono il vaccino che devono essere consapevoli della possibilità che si verifichino, entro due settimane dalla vaccinazione, eventi trombotici molto rari associati a bassi livelli di piastrine nel sangue - prosegue la nota - Finora, la maggior parte dei casi segnalati si è verificata in donne con un'età inferiore a 60 anni ed entro 2 settimane dalla vaccinazione. Sulla base delle prove attualmente disponibili, fattori di rischio specifici non sono stati confermati». Secondo gli esperti di Ema «le persone che hanno ricevuto il vaccino devono chiedere immediatamente assistenza medica se sviluppano sintomi».

Serata di riunioni

Il verdetto dell’agenzia era atteso dopo l’ipotesi di un legame fra il vaccino prodotto dall’azienda anglo-svedese e i pur rarissimi casi di trombosi in determinate fasce di età. Ora la palla passa alle autorità nazionali. Alle 18 i ministri della Salute europei si sono riuniti per valutare i propri interventi sulle rispettive campagne vaccinali. Una riunione tra i ministri Roberto Speranza e Mariastella Gelmini e Regioni, Comuni e Province, con il commissario all'emergenza Francesco Figliuolo, si terrà alle 20. Alle 21 si terrà al ministero della Salute la conferenza stampa sulle valutazioni Ema con l’intervento del presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, il direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco Nicola Magrini e il direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza.

La soglia dei 60 anni

La maggior parte dei Paesi europei, secondo quanto scrive l’agenzia Ansa, sarebbero orientati a raccomandare il vaccino a partire dai 60 anni di età. Il Belgio intanto ha annunciato che non sarà più somministrato alle persone con meno di 56 anni, mentre la Corea del Sud ha fissato la soglia a 60 anni.

86 casi totali di trombosi rare dopo AstraZeneca, 18 fatali

Il comitato di farmacovigilanza Prac dell'Ema ha effettuato «un'analisi approfondita su 62 casi di trombosi cerebrale e 24 di trombosi venosa, riportati nel database europeo EudraVigilance fino al 22 marzo. Di questi casi 18 sono stati fatali. Gli eventi rari sono stati riportati nei sistemi Eaa e nel Regno Unito, dove circa 25 milioni di persone hanno ricevuto il vaccino». A riferirlo è l'Ema in una nota diffusa sulle conclusioni del comitato di farmacovigilanza Prac. «La combinazione segnalata di coaguli di sangue e piastrine molte basse è rara - avvertono gli esperti - mentre i benefici complessivi del vaccino nella prevenzione del Covid-19 superano il rischio degli effetti collaterali».

Secondo gli esperti «la combinazione di coaguli di sangue e piastrine basse potrebbe essere collegata alla risposa immunitaria dell'organismo - suggerisce il comitato - che porta a una condizione simile a quella osservata a volte nei pazienti trattati con eparina (trombocitopenia indotta da eparina)». Il comitato ha richiesto nuovi studi e modifiche a quelli in corso «per fornire maggiori informazioni e intraprendere tutte le ulteriori azioni necessarie». I tecnici dell'Ema avvertono dell'importanza di riconoscere in maniera tempestiva i segnali degli eventi avversi legati alle trombosi. «Riconoscendo i segni precoci dei coaguli di sangue e delle piastrine basse e trattandoli precocemente, gli operatori sanitari possono aiutare le persone colpite da questi eventi nel loro recupero ed evitare complicazioni», osservano. Tra le sirene d'allarme il comitato elenca: fiato corto, dolore al petto, gonfiore delle gambe, persistente dolore addominale, mal di testa e vista offuscata.

Cooke (Ema), decisioni Paesi su vaccino considerino situazione pandemica

Emer Cooke, direttore esecutivo dell’Ema, auspica comunque che «ogni decisione nazionale» dei vari Paesi Ue «sull'uso ottimale» del vaccino anti-Covid di AstraZeneca tenga conto «della situazione pandemica di ogni singolo Paese e di altri fattori come ospedalizzazioni e disponibilità di vaccini».L'Ema conferma però «che il bilancio rischi/benefici rimane positivo», sottolineando che «i benefici del vaccino continuano a superare i rischi per le persone che lo ricevono. Il vaccino è efficace nella prevenzione del Covid-19 e nella riduzione dei ricoveri e dei decessi», sottolinea l'agenzia. In aggiunta, ha sottolineato Ema, «non ci sono rischi generalizzati nella somministrazione del vaccino, quindi non abbiamo ritenuto necessario raccomandare misure specifiche per ridurre il rischio».

«L'Ema sta lavorando a stretto contatto con le autorità nazionali competenti degli Stati membri dell'Ue e con l'azienda» AstraZeneca «per garantire che questi rischi» di questi eventi molto rari di trombosi, «siano comunicati in modo proattivo agli operatori sanitari. E' importante che i vaccinati e i sanitari siano consapevoli della possibilità che si verifichino», così da «reagire velocemente per minimizzare ogni possibile rischio», ha proseguito Cooke. «Continueremo a monitorare le evidenze scientifiche disponibili sia su efficacia che su sicurezza su tutti i vaccini autorizzati. Quando milioni di persone ricevono un vaccino possono verificarsi eventi molto rari non riportati negli studi clinici». Ma questi casi «mostrano che la farmacovigilanza sta funzionando», ha assicurato Cooke.

AstraZeneca: in Gb 19 morti, sconsigliato a under 30

Salgono a 76 i casi di trombosi rare e a 19 i morti registrati nel Regno Unito fra le circa 20 milioni di persone che hanno utilizzato finora il vaccino anti Covid sviluppato dall'Univertsità di Oxford e prodotto da AstraZeneca. Lo rende noto oggi in un rapporto aggiornato la Mhra, l'autorità britannica del farmaco, pur ribadendo che al momento non è provato un rapporto di causa-effetto-. Intanto l'organo consultivo del Regno ha comunque raccomandato di offrire un vaccino diverso alle persone con meno di 30 anni.

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