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Emergenza Aeroporto Catania, via libera all’uso dello scalo militare di Sigonella

Si corre ai ripari per alleviare i disagi dei passeggeri in transito nell’aeroporto di Catania. Prevista riunione operativa per i dettagli del piano

di Nino Amadore

Ansa

2' di lettura

Il modello esiste già ed è stato sperimentato nel 2012: l’aeroporto militare di Sigonella utilizzato per i voli di linea in partenza e destinati a Fontanarossa. Un modello che torna in campo per far fronte all’emergenza determinata a Catania dall’incendio della scorsa domenica sera che ha danneggiato l’aeroporto etneo: secondo le ultime comunicazioni il Terminal A dovrebbe essere ancora chiuso fino al 25 luglio. Un chiusura che ha creato problemi ai passeggeri in arrivo e in partenza da Catania ma anche a tutti gli altri aeroporti dell’isola che hanno dovuto far fronte all’incremento del traffico aereo (e dunque passeggeri) già abbastanza sostenuto in questo periodo dell’anno.

Una situazione al limite che ha spinto il presidente della Regione siciliana Renato Schifani a chiedere aiuto al ministro della Difesa Guido Crosetto che ha dato il via libera all’utilizzo delle piste dell’aeroporto di Sigonella. «Ho chiamato il ministro Crosetto al quale ho chiesto la possibilità dell’utilizzo dello scalo dell’aeroporto militare di Sigonella, dopo aver rappresentato il grave stato di criticità in cui si trova il sistema aeroportuale siciliano a seguito della ridottissima attività dello scalo di Fontanarossa – si legge in una nota del governatore siciliano –. Il ministro, dopo le dovute consultazioni, mi ha informato circa la possibilità dell'utilizzo dello scalo militare, come già avvenuto in una precedente situazione di inagibilità dell’aeroporto di Catania, a causa della pioggia di polvere vulcanica. Ringrazio a nome dei siciliani il ministro Crosetto per la grande sensibilità dimostrata sulla vicenda, che denota ancora una volta la serietà ed affidabilità del governo Meloni».

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Una riunione operativa scioglierà tutti i nodi organizzativi: secondo le prime informazioni l’ipotesi è quella di effettuare il check in dei passeggeri a Fontanarossa, i quali saliranno a bordo di autobus diretti a Sigonella, dove poi decolleranno gli aerei di linea. Lo stesso avverrà, con la procedura inversa, per i voli di ritorno a Catania.

«L’uso dello scalo militare di Sigonella per fronteggiare l’emergenza determinata dal rogo dell’aeroporto di Catania è una soluzione di buonsenso che potrà aiutare a evitare settimane intere di caos nel sistema aeroportuale siciliano – commenta il presidente della commissione Difesa della Camera, Nino Minardo –. Non avevo dubbi sulla sensibilità del ministro Crosetto e dell’Aeronautica Militare ma è chiaro che non ci potremo lasciare alle spalle questa ennesima emergenza senza prendere finalmente consapevolezza che a Comiso c’è un aeroporto moderno e funzionale che andrebbe utilizzato a pieno e valorizzato in un sistema aeroportuale della Sicilia Orientale. Non si può continuare a trattare l’aeroporto di Comiso come una ruota di scorta».

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