Emissioni auto, Biden vara le regole più severe di sempre
Giro di vite che, se non mette al bando le vetture a benzina, sostiene di fatto la produzione e diffusione di vetture elettriche
di Marco Valsania
2' di lettura
Joe Biden fa scattare nuove regole contro le emissioni nocive delle auto, che diventeranno, promette, le più severe mai decise negli Stati Uniti. Il presidente ha fatto sapere che mercoledì prossimo da Detroit, storica patria americana dell’auto, alzerà il sipario su restrizioni destinate a combattere sia l’effetto serra che l’inquinamento.
È un giro di vite che, se non mette al bando le auto a benzina, sostiene di fatto la produzione e diffusione di vetture elettriche e una graduale eliminazione dei motori a carburanti fossili, consentendo a Washington di raggiungere i traguardi sottoscritti nell’ambito dell’accordo Onu di Parigi sul cambiamento climatico.
Nuovi limiti per i modelli prodotti tra il 2027 e il 2032
I nuovi tetti alle emissioni riguarderanno i nuovi modelli prodotti tra il 2027 e il 2032. Il quadro delineato nasce in realtà da compromessi tra le richieste delle grandi case del settore, che hanno invitato a interventi chiari ma più circoscritti per dar tempo allo sviluppo di infrastrutture elettriche e tecnologie, e le pressioni di ambientalisti e protagonisti dell’auto pulita quali Tesla per mosse più aggressive. Ciò detto, rappresenta un significativo passo: prende di mira in particolare le emissioni di anidride carbonica, critiche per il surriscaldamento del pianeta, e di ossidi di azoto, legate a smog e danni alla salute. Su queste ultime potrebbero spingere all’adozione di soluzioni già utilizzate a livello internazionale, a cominciare dall’Europa.
La nuova scelta è stata facilitata dal fatto che la California, mercato leader nell’auto Usa, fin dalla scorsa estate ha approvato una legge che vieta del tutto la vendita di nuove vetture a benzina dal 2035, simile a recenti misure adottate dalla UE.
L’azione di Biden sarà ad ampio raggio. Attraverso l'Agenzia per la Protezione Ambientale Epa darà vita nelle prossime settimane anche a nuove norme per gli autocarri pesanti come per le centrali elettriche. Ma i riflettori sono puntati anzitutto sul giro di vite nell'auto, per il vasto e simbolico impatto. È considerato il pilastro irrinunciabile dei piani per rispettare l’impegno a ridurre del 50% le emissioni americane da effetto serra rispetto al 2005 per la fine del decennio. Le restrizioni sui veicoli a benzina dovrebbero inoltre assicurare che entro allora, obiettivo esplicito della dalla Casa Bianca, almeno metà delle nuove auto vendute siano elettriche.
A disposizione 400 miliardi in 10 anni
L’intervento, per Biden, è parte della ambiziosa transizione energetica iscritta nella legislazione federale Inflation Reduction Act, che ha stanziato quasi 400 miliardi in dieci anni per incentivare le green tech, a cominciare da ingenti sussidi per vetture elettriche. La Epa ha già fatto sapere che sta sviluppando i nuovi standard allo scopo di rafforzare «la transizione a un futuro dei trasporti a emissioni zero». Strumento centrale saranno requisiti di performance, che dettino cioè il massimo di emissioni per miglio percorso, senza prescrivere specifiche tecnologie anche se l’auto elettrica giocherà un ruolo dominante.
Con la strategia l'amministrazione cerca anche un riscatto delle sue credenziali ambientaliste: nelle ultime settimane è stata criticata per il via libera ad un progetto da 8 miliardi che prevede lo sfruttamento del giacimento petrolifero Willow in Alaska, nella più grande area naturale incontaminata del Paese.
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