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Emma Villas cresce all’estero e rafforza l’offerta ai clienti

Case vacanza

di Silvia Pieraccini

Ville e dimore. Emma Villas gestisce 550 ville e appartamenti, di cui 200 in Toscana, tutti in esclusiva

3' di lettura

Da più di vent’anni affitta ai turisti stranieri (perlopiù inglesi e americani) casali e ville in campagna, soprattutto quella toscana, e appartamenti al mare e in città (italiane). Ma ora che gli affitti di case-vacanza sono diventati un elemento strutturale dell’offerta turistico-ricettiva internazionale, la società Emma Villas - fondata a Chiusi, in provincia di Siena, da Giammarco Bisogno all’inizio degli anni Duemila (allora si chiamava Rent Tuscany) – ha deciso di fare altri due passi strategici in direzione dello sviluppo.

Il primo è l’allargamento al mercato delle “esperienze”: sempre più spesso gli ospiti chiedono di degustare vini in una cantina, andare a raccogliere tartufi o erbe aromatiche, cenare in mezzo alle vigne, fare un giro in Vespa o in bicicletta alla scoperta del territorio, avere un cuoco che cucina a domicilio. Ecco dunque che il tour operator senese sta mettendo a punto una piattaforma online che servirà per prenotare visite, attività, attrazioni. Il “paniere” sarà pronto in autunno. «Finora cercavamo di soddisfare le richieste dei clienti col passaparola – spiega il presidente Bisogno – ora stiamo costruendo un sistema che permetterà di acquistare i servizi direttamente. Stiamo facendo accordi con diversi operatori che ci aiuteranno a soddisfare le richieste, ma saremo noi i fornitori delle esperienze».

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Giammarco Bisogno. Fondatore della società Emma Villas

I colossi del settore, come Booking o Airbnb, hanno cominciato a farlo ma solo in alcune grandi città. Emma Villas aggiungerà un altro tassello: un luogo fisico, un ufficio-negozio nei più importanti centri turistici, in cui i clienti potranno acquistare i servizi, chiedere informazioni sulle attrazioni del territorio e conoscere l’offerta della società. Il negozio servirà anche ad incontrare proprietari immobiliari e dunque ad “acquisire” nuove dimore da mettere sul mercato. Il primo store è stato aperto nelle settimane scorse a Siena, il secondo a Orbetello, all’Argentario, seguito da Porto Cervo e, presto, dalla Versilia.

Il secondo passo deciso da Emma Villas è l’allargamento dell’offerta: non più solo dimore di livello medio-alto in Italia, come accade oggi, ma anche ville nel bacino del Mediterraneo, dalla Francia alla Spagna, dalla Grecia alla Croazia fino al Portogallo. «L’obiettivo è avere 300 ville per la stagione 2024: vogliamo portare lì i nostri clienti internazionali che hanno già fatto un’esperienza in Italia, ma anche gli italiani», annuncia Bisogno. A differenza di quel che accade nel Belpaese, dove Emma Villas gestisce 550 ville e appartamenti, di cui 200 in Toscana, tutti in esclusiva (il che significa che non ci sono altri operatori che affittano queste stesse case), all’estero le dimore da affittare saranno nella disponibilità anche di altri tour operator. Per lanciare il business estero Bisogno ha creato una società a Londra, Chiara Travel (dal nome della figlia tredicenne, mentre Emma, che ha ispirato la società italiana, è la nipote). Nel 2022 Emma Villas ha messo a segno una crescita-record, passando da 18 a 28 milioni di fatturato (considerando l’intero affitto pagato dai turisti, che poi in larga parte deve essere riversato ai proprietari immobiliari), con un valore dell’intermediazione che si aggira sul 30%. I dipendenti sono 40 e salgono a 100 con i collaboratori (agenti, tecnici, controller).

L’80% del fatturato arriva dagli stranieri, il 20% dagli italiani. Il 70% dell’offerta è costituita da case coloniche e ville di campagna, il prodotto-tipico della Toscana che è la regione leader. La pandemia ha fatto esplodere la richiesta di case indipendenti che assicurano privacy e vita all’aria aperta, anche se nel 2023 questo boom sembra ridimensionarsi: «Nei ponti di primavera è andata bene, per adesso c’è un leggero rallentamento nei mesi di luglio e agosto: in ogni caso prevediamo di confermare gli stessi livelli del 2022», spiega Bisogno che intanto sta acquisendo piccoli operatori e property manager in Sicilia, Puglia, Marche con l’obiettivo di aumentare l’offerta di case da proporre in affitto. Per il futuro le zone su cui Emma Villas intende acquisire nuovi alloggi sono i laghi del Nord Italia e la montagna, in particolare le Dolomiti.

Bisogno è poco toccato dalle polemiche che stanno infiammando alcune città d’arte come Firenze, “invase” dagli affitti turistici brevi in centro storico, stile Airbnb, che allontanano i residenti: «L’unico modo è mettere limitazioni, magari prevedendo un minimo di pernottamenti, e imporre di prendere la partita Iva a chi affitta».

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