ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùEnergia

Enel, investimento da 1 miliardo per un rigassificatore in Sicilia

Via libera da parte della Regione alla proroga dei termini per la realizzazione dell’impianto di Porto Empedocle.

di Laura Serafini

3' di lettura

Enel ottiene il via libera da parte della Regione Sicilia alla proroga dei termini per la realizzazione del rigassificatore di Porto Empedocle. Un progetto fermo da anni, con un’autorizzazione a suo tempo scaduta, che adesso riprende quota con la possibilità di completare l’impianto entro il 2028. Realizzare un simile progetto (con una capacità di rigassificazione del metano pari a 8 miliardi di metri cubi l’anno) richiede circa 4 anni di tempo e un investimento superiore al miliardo di euro.

La strategia del gruppo

Manca ancora qualche step prima che si possa entrare nella fase realizzativa, ma il passo avanti sancito lunedì scorso durante un incontro tra il presidente della regione Sicilia, Renato Schifani, e l’ad di Enel, Flavio Cattaneo, è notevole. L’aspetto significativo di questo progresso coincide con una correzione di strategia da parte del gruppo elettrico che, con tutta probabilità, verrà formalizzata con la presentazione del nuovo piano industriale a novembre.

Loading...

Fino a poco tempo fa l’impegno del gruppo elettrico per sbloccare e aggiornare l'iter autorizzativo del rigassificatore era finalizzato alla cessione di questa sorta di “licenza” al fine di fare cassa. Ora invece l’Enel si impegnerà direttamente nello sforzo realizzativo, anche se potrebbe avvalersi di un partner finanziario per ridurre l’impegno economico.

Resta, in ogni caso, fondamentale l’intervento diretto per un’opera che viene considerata strategica, perché consente di creare anche nel Mezzogiorno un importante hub di approvvigionamento energetico che può contribuire a rifornire anche il resto del paese. E questo perché la realizzazione del rigassificatore camminerà di pari passo con gli interventi che sta pianificando e mettendo a terra Snam per superare il collo di bottiglia infrastrutturale del gas sul nodo di Sulmona. I lavori per costruire il rigassificatore avrebbero poi un impatto sull’economia locale, sia in termini di indotto che di creazione di posti di lavoro. Per raggiungere l’obiettivo, come si diceva prima, mancano ancora alcuni passaggi.

Verso il dl Energia

Il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, sta predisponendo un nuovo decreto legge Energia – nel quale peraltro dovrebbe essere inserita una proroga di 6-12 mesi del mercato della maggior tutela per le bollette – dove dovrebbe trovare spazio anche l’identificazione del rigassificatore di Porto Empedocle tra le opere nazionali strategiche ai fini dell’autonomia energetica e quindi dovrebbe avere pari valore rispetto ai rigassificatori off shore, realizzati con l’acquisto di navi da parte di Snam.

Investimento sostenibile

Altro aspetto non secondario sarà la garanzia che l’investimento sia sostenibile nel tempo: a questo scopo è in corso un’interlocuzione con l’Arera per poter ribaltare in tariffa (sulle bollette elettriche, nella misura di pochi centesimi al mese su un lungo arco temporale) la quasi totalità del costo dell’investimento, laddove oggi è possibile ribaltare solo una quota parte. L’aumento della capacità di rigassificazione del paese, d'altro canto, accrescerà il potere contrattuale delle società italiane nel momento in cui siglano contratti per le forniture di Gnl, perché maggiori quantitativi acquistati consentono di ridurre il prezzo unitario pagato.

«Lo sviluppo del terminale on shore di Porto Empedocle darà un importante contributo per diversificare gli approvvigionamenti energetici e costituire un’opportunità di sviluppo per il Mezzogiorno, sia in termini di contributo alla creazione di un hub energetico nel mediterraneo sia in termini di ricadute occupazionali e di sviluppo del territorio – ha dichiarato Schifani -. La regione ha fatto la sua parte e prende atto che si conferma con Enel e il suo management di una grande sinergia». In quella sede si è parlato anche «dell’impegno di Enel per un piano di investimenti straordinari sulle reti elettriche regionali per incrementare la resilienza dell’infrastruttura e la sua capacità di rispondere a eventi meteo estremi». Sempre ieri, in occasione di un’audizione in parlamento sul Pnrr, il responsabile Italia di Enel, Nicola Lanzetta, ha affermato che Enel non intende investire in futuro su ulteriori fabbriche di pannelli Italia, dopo l’ampliamento di quella di Catania.

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti