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Enel sotto i riflettori dopo il piano al 2024 e annuncio spin off EnelX

Enel ha anche anticipato i target di decarbonizzazione di dieci anni, dal 2050 al 2040, fissando l’uscita a livello globale dal carbone nel 2027 e dal gas nel 2040

di Eleonora Micheli

(Reuters)

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Enel sotto la lente a Piazza Affari, mentre la società prepara un riassetto che passerà attraverso lo spin off e l’apertura del capitale della società nella quale verranno scorporate le attività di mobilità elettrica da EnelX, dalle infrastrutture di ricarica, alle jv con le case auto elettriche, alle jv sui bus elettrici. L’ad del gruppo, Francesco Starace, in occasione della presentazione del piano industriale al 2024, ha spiegato che l’azienda elettrica ha creato una piattaforma per l’auto elettrica. «Ora si deve allargare ad altri partner per sostenere lo sforzo dello sviluppo. Ho chiesto ad Elisabetta Ripa (già ad di Open Fiber, ndr) di prendere la guida di questo ramo d’azienda», ha rivelato, aggiungendo che l’ipo potrebbe essere «una buona scelta» per consentire l’ingresso di soggetti terzi.

Quanto alla strategia del colosso elettrico, il manager ha preannunciato che nelle prossime settimane potrebbero arrivare novità sull’esercizio dell’opzione per salire al 100% nel capitale di Ufinet, società della fibra in Sudamerica. E a proposito dei rumors sui negoziati per rilevare una quota di Mooney, la società Fintech controllata da Sisal e partecipata al 30% da IntesaSanPaolo, il cfo Alberto De Paoli, ha ricordato la costituzione di EnelXPay e l’interesse per i pagamenti digitali delle bollette e per le ricariche delle auto.

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Enel ha anche anticipato i target di decarbonizzazione di dieci anni, dal 2050 al 2040, fissando l’uscita a livello globale dal carbone nel 2027 e dal gas nel 2040. Nel complesso il piano prevede investimenti per 210 miliardi tra il 2021 e il 2030, di cui 170 miliardi propri e 40 miliardi attraverso partnership con soggetti terzi. Nel periodo 22-24 gli investimenti saranno pari 45 miliardi, con un aumento del 12% rispetto al precedente piano. L’Ebitda è previsto crescere a 21/21,6 miliardi nel 2024 rispetto a 18,7-19,3 miliardi del 2021 (5,4-5,6 miliardi l’utile netto atteso a fine anno). Il dividendo è destinato salire del 13% all’anno per passare da 0,38 a 0,43 euro nel 2023 e nel 2024. Previsione, quest’ultima, che Starace ha definito «conservativa». L’indebitamento netto a fine piano salirà da 54 a 62 miliardi. Nel periodo sono previste dismissioni per circa 8 miliardi su asset considerati non più core o su quote di jv (rinnovabili e altre attività) che saranno valorizzate per reinvestire.

Alla luce delle indicazioni emerse in occasione della presentazione del piano industriale, gli analisti di Equita hanno confermato la raccomandazione di ‘Buy’ sulle Enel, con target di prezzo a 8,4 euro. «Alziamo inoltre le stime di utile tra il 1,5% ed il 6% nel periodo 2022/24. Riteniamo che, a valle delle difficoltà del 2021 sulle valute, sull’andamento dei prezzi dell’energia e sull’America Latina, la visibilità sulla crescita dei prossimi anni sia elevata grazie al contributo atteso dall`espansione delle rinnovabili», hanno aggiunto gli esperti.

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